"VI SUPPLICO: CONVERTITEVI!" (REGINA DELLA PACE-MEDJUGORJE)

Mese: Luglio 2022 Pagina 1 di 16

🌟🖊️CI SCRIVONO🖊️🌟 

Perché  la  Madonna tarda  con  i   dieci segreti?

Caro p. Livio,

è da un pò di tempo che mi sorge qs. domanda e voglio porla a Lei: faccio bene a pregare la Madonna perché dia inizio ADESSO all’attuazione dei 10 segreti?

Mia moglie mi dice:”Che cosa ne sai tu?”. Ma io dico che è ADESSO che c’è l’allontanamento da Dio, la guerra, la dissoluzione dei valori e dei principi a livello di leggi e di comportamenti (trionfo diffuso dell’ideologia LGBT, non impedimento della droga libera, dell’aborto, della pornografia, dell’eutanasia, della prostituzione, dell’utero in affitto,dei fondamentalismi e della persecuzione violenta dei cristiani ecc…).

Mi domando perché  la Ns. Madre Celeste non incomincia ancora i segreti e perché aspetta che l’umanità precipiti sempre più nell’abisso e nell’indurimento dei cuori.

Sono presuntuoso allora nel chiedere a Maria Santissima che non tardi più nel dare il via ai 10 segreti? La ringrazio molto se mi risponde.

Michele – Camerata

Caro Michele,

la mia  sensazione è  che  il Cielo è livido e che il temporale potrebbe scoppiare  da un momento all’altro.

 Tuttavia  la nostra  preoccupazione  deve  innanzi tutto riguardare  la nostra  conversione,  in  modo tale  che sia  salda nell’imperversare della  tempesta.

In secondo luogo dobbiamo  aiutare  il nostro prossimo a ritrovare  la fede cattolica perduta

 Moltiplichiamo i  gruppi di preghiera  fra familiari, amici e conoscenti, così   potremo aiutarci a vicenda.

In terzo luogo dobbiamo testimoniare e  diffondere  i  messaggi della Regina  della pace, perché  la gente non arrivi impreparata.

La Madonna sa  quali sono i punti deboli e dove la Chiesa  deve   rafforzarsi. Seguiamola con fiducia ed aiutiamola a realizzare  il suo piano.

Siamo comunque  entrati nel tempo delle prove,  come la Madonna ci aveva avvertito  nel messaggio del 25  Luglio 2019.

Sono arrivati flagelli inattesi  come    il virus e  la guerra.  La  situazione del  mondo in poco  tempo è  radicalmente  cambiata in  peggio.

Siamo sull’orlo di  un precipizio.  La  Madonna  è  qui per  salvarci, ma vuole  la fede e la  preghiera. Noi dobbiamo essere quelli che  rispondono. 

Non  dimentichiamo che il soprannaturale sorprende  e   che tutto potrebbe   precipitare da  un  momento all’altro.

Ho notato che i  veggenti di Medjugorje pregano e  tacciano, salvo Marija  che  in questo  tempo è  la voce  della Madonna.

Siamo  in un passaggio  grandioso e  drammatico. Le  potenze  del  male  hanno deciso di sfidare Cristo e  la  sua Chiesa.

In realtà si scaveranno la fossa  e   saranno  umiliate  sotto il  calcagno  della Madre  di Dio. 

Ma  quante  anime   periranno?  Dobbiamo esserne  consapevoli e responsabili.

Ave  Maria

 Padre  Livio

Maria e lo Spirito Santo operano ovunque preparando silenziosamente o tempi nuovi

Buona domenica caro padre Livio.

Volevo ringraziarla per l’editoriale di venerdì (che io sono riuscita ad ascoltare solo oggi)

perché è stato, almeno per me, particolarmente illuminante.

Infatti finalmente ho compreso le parole di Gesù:

Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera.

Questo anche grazie ad un “piccolo ripasso” di cui ho usufruito oggi pomeriggio partecipando ad un Battesimo.

Il fuoco di cui ci parla il Signore è lo Spirito Santo, di cui noi Cristiani abbiamo ricevuto il duplice sigillo (Battesimo e Cresima), che continuamente ci sprona e ci guida alla santità.

Le divisioni, che – mi sono sempre detta – non possono venire da Gesù, al limite dal diavolo, perché è colui che appunto divide, sono invece proprio quelle di cui lei ha parlato venerdì scorso.

Quelle cioè dei Cristiani autentici contro quelli falsi, dei Mariani contro i cristiani di facciata, che di cristiani non hanno più nulla se non il nome.

Ed ho purtroppo constatato che è così anche per i sacerdoti. Quelli devoti alla Madonna, che credono alle apparizioni di Medjugorje, hanno sicuramente una marcia in più rispetto agli altri, riescono ad attirare, a conquistare le anime. Gli altri invece in qualche modo ostacolano, sono d’inciampo, rendono difficile il cammino verso la santità, le loro parole confondono e purtroppo sono la maggior parte.

Abbiamo più che mai urgente bisogno di sacerdoti santi! 

Capisco anche sempre di più le parole della Madonna “siete persi”. 

Molti infatti hanno perso l’orientamento, non seguono più la Via che è Gesù, la Verità che la Parola, la Vita che è lo Spirito Santo e il demonio li conduce a perdersi, alla falsità, alla morte senza che se ne rendano conto.

Infine, per rispondere a Michele, io credo, e spero, che il tempo dei segreti non sia ancora giunto al suo compimento proprio perché c’è ancora molto lavoro da svolgere nelle anime per santificarle e rafforzarle, ma penso che ormai manchino solo pochi anni prima che ciò accada, perché, nonostante le difficoltà che ci saranno nel tempo dei segreti, anche noi possiamo dire con Gesù che non vediamo l’ora che questo fuoco sia acceso! 

In unione di preghiera.

Monica

Cara Monica,

hai scritto delle belle cose. Deve  però testimoniare, per la conoscenza che ho della Chiesa,  che esistono Sacerdoti e Laici straordinari  per fede e santità di vita anche se non hanno ancora conosciuto la grazia della presenza della Regina della  pace. Maria e  lo Spirito Santo operano silenziosamente  ovunque preparando i tempi nuovi.

Ave  Maria

Padre  Livio

🟢LIVE🟢P.LIVIO DALLA NOSTRA CAPPELLA PER   L’OMELIA DOMENICALE E LA BENEDIZIONE🌾🙏

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📖TESTI E DOCUMENTI 📑

LA POLITOLOGA FRANCESE ALEXANDRA GOUJON

«La maturità democratica dell’Ucraina è già una prima vittoria»

DANIELE ZAPPALÀ –  Avvenire

Parigi –  31  Luglio 2022

«Si è molto parlato del ruolo guida di Zelensky, ma si tratta pure di un presidente accompagnato in questo ruolo da una società decisa a resistere». A sottolinearlo è la politologa francese Alexandra Goujon, docente all’Università della Borgogna e autrice d’importanti saggi sulla società ucraina, come il recente “L’Ukraine, de l’indépendance à la guerre” (Le Cavalier Bleu). La studiosa s’è recata in Ucraina anche nei mesi scorsi, come fa da decenni.

L’Ucraina di oggi è unita?

La costruzione nazionale si è aperta nel 1991 e ha conosciuto nel 2014 una tappa drammatica all’insegna d’un compattamento anche attorno ai valori europei. Oggi, c’è un’accelerazione del consolidamento nazionale, come mostrano a mio avviso gli stessi territori occupati, in regioni piuttosto russofone. In proposito, si fa spesso confusione, as- similando la russofonia a una sorta d’adesione ai progetti di Mosca. In Ucraina, molti parlano russo, ma nel Donbass, tanti russofoni non associano la propria lingua materna ai progetti di Vladimir Putin, combattendoli anzi sul campo.

Le istituzioni democratiche reggeranno l’urto alla lunga?

Oggi, c’è innanzitutto un presidente che rifiuta di partire, nonostante gli eventuali commando a Kiev per eliminarlo. La presidenza resta forte e si è anzi consolidata, dato che Volodymyr Zelensky era, prima della guerra, un presidente al contempo molto popolare e molto criticato. Mi pare significativa la condotta di Zelensky, pronto a chiarire più volte di non voler prendere decisioni in modo isolato. Richiami fondamentali che confortano quella che si può ormai definire la tradizione democratica del Paese. In proposito, è fondamentale il fatto che il Parlamento continui a funzionare durante la guerra.

Scorge nondimeno incognite?

Per il momento, lo sforzo bellico consolida patriotticamente l’Ucraina. Ma le cose potrebbero complicarsi nelle fasi successive, in particolare di fronte alla prospettiva di negoziati con Mosca, anche se per il momento non sembrano nelle intenzioni russe. Ciò potrebbe suscitare divisioni fra gli ucraini, attorno al dilemma se negoziare o no. Oggi, i sondaggi in Ucraina mostrano che l’obiettivo resta di continuare a combattere per difendere il Paese ed eventualmente recuperare territori.

Il ruolo di leader assunto da Zelensky la sorprende…

No. Zelensky, eletto come uomo del cambiamento, è pure un pragmatico che si è reso conto, a un certo punto, del livello esorbitante delle richieste russe. Pur trattandosi da sempre d’un patriota, Zelensky, russofono, aveva sostenuto inizialmente una linea di dialogo con Mosca, ma è poi divenuto molto meno conciliante, adattandosi ai nuovi scenari. Del resto, è pure un “presidente specchio”, nel senso che è trascinato da una popolazione decisa a resistere e che gli ha chiesto di divenire un trascinatore. Una galvanizzazione reciproca.

Gli ucraini paventano la rinascita dell’Urss?

Il progetto civile e politico espresso dagli ucraini non può essere definito antirusso. Ma si tratta d’un progetto contro il ritorno d’una dominazione russa. Se gli ucraini non hanno mai aderito al progetto russo d’unione euroasiatica è perché sanno che in un simile quadro Mosca tornerebbe egemonica. In quest’ottica, per molti ucraini, quella in corso resta soprattutto una guerra d’indipendenza, tanto più dopo i massacri via via rivelati. Così va interpretato pure il desiderio d’una de-sovietizzazione della storia ucraina e quello dell’ingresso nell’Unione Europea, uno spazio politico dove nessuno Stato domina gli altri. Dietro al patriottismo ucraino, c’è questo sentimento ormai radicato d’indipendenza maturato lungo un arco di tempo molto lungo.

«Dietro al patriottismo ucraino c’è un sentimento d’indipendenza consolidato in un arco di tempo molto lungo»

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PAPA FRANCESCO POPOLO UCRAINO AGGREDITO E MARTORIATO

“Anche durante il viaggio non ho mai smesso di pregare per il popolo ucraino, aggredito e martoriato, chiedendo a Dio di liberarlo dal flagello della guerra”.

Se si guardasse la realtà obiettivamente, considerando i danni che ogni giorno di guerra porta a quella popolazione ma anche al mondo intero, l’unica cosa ragionevole da fare sarebbe fermarsi e negoziare. Che la saggezza ispiri passi concreti di pace. (Angelus 31 Luglio 2022).

BUONA DOMENICA

DOMENICA 18.MA DEL TEMPO ORDINARIO

“ Stolto questa  notte  stessa ti sarà  richiesta  la tua vita”

Cari amici,

Buona Domenica ! Che  la luce  di Cristo risorto illumini i vostri volti e li renda  belli e radiosi. Il suo amore accenda i vostri cuori e li renda capaci di  un grande  amore.

Non dimenticate quello che  ci ha detto la Regina della  pace: “La Chiesa è indistruttibile perché  mio Figlio le ha dato un cuore:  l’Eucaristia.”

Nulla vi  impedisca di partecipare  alla S.  Messa,  che è il dono della Redenzione che Gesù  ha lasciato in eredita alla  Chiesa. Nulla vi induca  a  rimandarla o a sostituirla con qualche altra forma di devozione.

Partecipare  alla S. Messa  è  la risposta a  un invito,  una grazia che arricchisce, una  gioia che  non tradisce.

Nel  Vangelo di oggi Gesù ci  racconta  la  parabola del  ricco stolto, che  ha avuto un raccolto abbandonante  e  che su di  esso fa il   programma  di vita:  mangiare, bere, divertirsi per tutto il resto degli anni.

Ma Dio gli disse:  “Solto,  questa  notte  stessa ti sarà  richiesta  la tua vita.  E quello che hai preparato di chi sarà? Così  è di chi accumula tesori per sé e non arricchisce davanti a  Dio”.

Arricchiamoci della Sapienza  di Dio e del suo Amore,  e  non facciamoci invischiare dal nuovo paganesimo, con i suoi idoli,   le sue  banalità,  le sue  cattiverie. Decidiamoci per una fede cristiana  forte e coerente.

“Io vi  guido a  mio Figlio affinché  Lui  sia per  voi Via, Verità e Vita”

Vostro Padre  Livio

PS: Alle 11.15 in  diretta su Facebook e  alle  h 12,50 su Radio Maria Omelia di Padre  Livio

IL COMBATTIMENTO SPIRITUALE

INTERVISTA  A JACOK SUL SUO VIAGGIO NELL’ALDILA’ (Prima parte)

Padre Livio: Quello che abbiamo sentito da Vicka, vorremmo ascoltarlo ora anche dalla tua viva voce. Credo che le due testimonianze insieme diventeranno non solo più credibili, ma anche più complete.

Vorrei però prima osservare che mai era successo, in due millenni di cristianesimo, che due persone fossero state portate nell’aldilà col loro corpo e poi riportate fra di noi, affinché ci riferissero quanto avevano visto.

 Indubbiamente la Madonna ha voluto dare un forte richiamo all’uomo moderno, che spesso pensa che con la vita finisce tutto.

 Questa testimonianza sull’aldilà è indubbiamente una delle più forti che Dio ci abbia mai rivolto, ed è da ritenere a mio giudizio un atto di grande misericordia nei confronti della nostra generazione.

Vorrei sottolineare il fatto che qui ci troviamo di fronte a una grazia straordinaria che avete ricevuto e che a noi credenti non è lecito sottovalutare.

Infatti lo stesso apostolo Paolo, quando vuole ricordare ai suoi denigratori i carismi che ha ricevuto da Dio, menziona proprio il fatto di essere stato trasportato in paradiso, non sa dire però se col corpo o senza corpo. Si tratta indubbiamente di un dono rarissimo e straordinario, dato da Dio a voi, ma soprattutto a noi.

Ora noi chiediamo a Jakov di raccontarci questa incredibile esperienza nel modo più completo possibile. Quando è avvenuto? Quanti anni avevi allora?

Jakov: Avevo undici anni:

Padre Livio: Ti ricordi che anno era?

Jakov: Era il 1982:

Padre Livio: Non ti ricordi in che mese?

Jakov: Non mi ricordo:

Padre Livio: Neanche Vicka si  ricorda il mese. Forse era Novembre?

Jakov: Non posso dirlo.

Padre Livio: Comunque eravamo nel 1982?

Jakov: Sì.

Padre Livio: Il secondo anno delle apparizioni, dunque.

Jakov: Io e Vicka eravamo nella mia casa vecchia.

Padre Livio: Sì, mi ricordo di averla vista. Ma c’è ancora adesso?

Jakov: No, non c’è più adesso. C’era mia mamma dentro. La mamma è uscita fuori un attimo, mentre io e Vicka abbiamo parlato e scherzato..

Padre Livio: Dove eravate stati prima? Ho sentito dire che eravate andati a Citluk.

Jakov: Sì…Penso che altri erano rimasti là, mentre noi siamo tornati a casa. Non mi ricordi bene adesso.

Padre Livio: Dunque voi due eravate nella casa vecchia, mentre tua mamma era uscita un momento.

Jakov: Io e Vicka abbiamo parlato e scherzato.

Padre Livio: Che ore erano più o meno?

Jakov: Era pomeriggio. Ci giriamo e vediamo in mezzo alla casa la Madonna e subito ci inginocchiamo. Lei ci saluta come sempre e dice…

Padre Livio: Come saluta la Madonna?

Jakov: Saluta dicendo” Sia lodato Gesù Cristo”. Subito ci dice: Adesso vi porto con me. Io ho subito detto di no.

Padre Livio: “ Vi porto con me” …Dove?

Jakov: A farci vedere il paradiso, l’inferno e il purgatorio.

Padre Livio: Vi ha detto: “ Adesso vi porto con me a farvi vedere il paradiso, l’inferno e il purgatorio, e tu ti sei spaventato?

Jakov: Io le ho detto: “ No, io non vado”. Ho pensato infatti che io avevo già accettato la Madonna, le sue apparizioni e i suoi messaggi. Ma adesso ti dice: “ Ti porto a vedere il paradiso, il purgatorio e l’inferno”, per me è già un’altra cosa…

Padre Livio: Un’esperienza troppo grande?

Jakov: Sì e le ho detto: “ No, Madonna, no. Tu portati Vicka. Loro sono otto, mentre io sono figlio unico. Anche se di loro ne rimane uno in meno…

Padre Livio: Tu pensavi che…

Jakov: Che non sarei tornato più giù. Ma la Madonna ha detto: Non dovete avere paura di niente. Io sono con voi”.

Padre Livio: Certo che la presenza della Madonna dà grande sicurezza e serenità

Jakov: Ci ha preso per mano…è durato proprio..

Padre Livio: Senti Jakov, vorrei una precisazione. Ti ha preso per la mano destra o per quella sinistra?

Jakov: Non mi ricordo:

Padre Livio: Sai perché te lo chiedo? Vicka dice sempre che la Madonna ha preso lei per la mano destra.

Jakov: E allora ha preso me per la mano sinistra.

Padre Livio: E poi che cosa è successo?

Jakov: Dopo è proprio durato pochissimo…Abbiamo visto subito il cielo…

Padre Livio: Senti, ma come avete fatto ad uscire di casa?

Jakov: La Madonna ci ha preso e si è aperto tutto.

Padre Livio: Si è aperto il tetto?

Jakov: Sì, tutto. Poi subito siamo arrivati in paradiso.

Padre Livio: In un istante?

Jakov. In un istante.

Padre Livio: Mentre andavate su in paradiso, guardavate giù?

Jakov: No.

Padre Livio: Tu non hai guardato giù?

Jakov: No.

Padre Livio: Non hai visto niente mentre salivate in alto?

Jakov: No, non, no. Entriamo in questo spazio immenso…

Padre Livio: Un momento. Ho sentito dire che prima siete passati da una porta. C’era una porta o non c’era?

Jakov: Sì, c’era. Vicka dice che lei ha visto anche…, come si dice….

Padre Livio: San Pietro.

Jakov: Sì, S. Pietro.

Padre Livio: Tu, l’hai visto?

Jakov: No, io non ho guardato. Ero così spaventato in quel momento che nella mia testa non so cosa….

Padre Livio: Vicka invece guardava tutto. Per la verità lei vede sempre tutto, anche su questa terra…

Jakov: Lei era più coraggiosa.

Padre Livio: Lei dice di aver guardato giù e di aver visto la terra piccola e dice anche che, prima di entrare in paradiso, c’era una porta chiusa. Era chiusa?

Jakov: Sì e dopo man mano si è aperta e siamo entrati.

Padre Livio: Ma chi l’ha aperta?

Jakov: Non so. Solo…

Padre Livio: Si è aperta da sola?

Jakov: Sì, sì:

Padre Livio: Sì è aperta davanti alla Madonna?

Jakov: Sì, sì, proprio così. Entriamo in questo spazio….

Padre Livio: Senti, camminavate su qualcosa di solido?

Jakov: Cosa? No, io non sentivo niente.

Padre Livio: Eri proprio preso da una grande paura.

Jakov: Eh, non sentivo proprio né i miei piedi, né le mie mani, niente in quel momento.

Padre Livio: Vi ha tenuto per mano la Madonna?

Jakov: No, dopo non mi ha più tenuto per mano.

Padre Livio: Lei vi precedeva e voi la seguivate.

Jakov: Sì.

Padre Livio: E’ ovvio che fosse lei a precedervi in quel regno misterioso.

Jakov: Entriamo in questo spazio…

Padre Livio: Anche se c’era la Madonna, avevi lo stesso paura?

Jakov: Oh!

Padre Livio: Incredibile, avevi paura!

Jakov: Perché, come ho detto prima, pensi…

Padre Livio: Si trattava di un’esperienza tutta nuova.

Jakov: Tutta nuova, perché non avevo mai pensato…Io lo sapevo, perché ce lo hanno insegnato fin da bambini, che c’è il paradiso, come pure l’inferno. Ma sai, quando a un bambino parlano di queste cose, ha una paura grandissima.

Padre Livio: Non dobbiamo dimenticarci che Vicka aveva sedici anni, e Jakov soltanto undici. Una diversità di età importante.

Jakov: Eh, infatti.

Padre Livio: Certo, è perfettamente comprensibile.

Jakov: E tu quando dici a un bambino: “ Adesso ti porto a vedere quelle cose là”, penso si spaventi.

Padre Livio ( rivolto ai presenti): C’è un bambino qui di dieci anni? Eccolo. Guardate com’è piccolo. Portatelo nell’aldilà e vedrete se non si spaventa.

Jakov( rivolto al bambino): Non te lo auguro.

Padre Livio: Hai provato dunque un’emozione grandissima?

Jakov: Sicuramente.

Padre Livio: Che cosa hai visto in paradiso?

Jakov: Entriamo in questo spazio immenso.

Padre Livio: Uno spazio immenso?

Jakov: Sì, una luce bellissima che si vede dentro….Gente, tanta gente.

Padre Livio: E’ affollato il paradiso?

Jakov: Sì, c’è tanta gente.

Padre Livio: Per fortuna sì.

Jakov: Gente che era vestita con vesti lunghe.

Padre Livio: Vesti, nel senso di tuniche lunghe?

Jakov: Sì. La gente cantava.

Padre Livio: Cosa cantava?

Jakov: Cantava delle canzoni, ma non abbiamo capito che cosa.

Padre Livio: Immagino che cantassero bene.

Jakov: Sì, sì. Le voci erano bellissime.

Padre Livio: Voci bellissime?

Jakov: Sì, voci bellissime. Però la cosa che più mi ha colpito è stata proprio quella gioia che vedevi sul viso di quella gente.

Padre Livio: Si vedeva la gioia sul volto delle persone?

Jakov: Sì, sul viso della gente. Ed è quella gioia che senti dentro, perché finora abbiamo parlato della paura, ma quando siamo entrati in paradiso, in quel momento tu sentivi solo la gioia e la pace che senti dentro nel paradiso.

Padre Livio: Anche tu nel tuo cuore la sentivi?

Jakov: Anch’io nel mio cuore.

Padre Livio. E quindi hai in un certo senso gustato un po’ di paradiso.

Jakov: Ho gustato quella gioia e quella pace che si sente in paradiso. Per questo tutte le volte che mi chiedono com’è il paradiso, non mi piace molto parlarne.

Padre Livio: Non è esprimibile.

Jakov: Perché io ritengo che il paradiso non è quello che noi vediamo veramente con i nostri occhi.

Padre Livio: Interessante quello che stai dicendo…

Jakov: Il Paradiso è quello che vediamo e che sentiamo nel nostro cuore.

Padre Livio: Questa testimonianza mi pare eccezionale e molto profonda. Infatti Dio deve adattarsi alla debolezza dei nostri occhi di carne, mentre è nel cuore che può comunicarci le realtà più sublimi del mondo soprannaturale.

Jakov: E’ quello che si sente dentro la cosa più importante. Per questo, anche se volessi descrivere quello che ho sentito in paradiso, non potrei mai, perché non è esprimibile quello che ha sentito il mio cuore.

Padre Livio: Il paradiso quindi non era tanto quello che hai visto quanto quello che per grazia hai sentito dentro di te.

Jakov. Quello che ho sentito, sicuramente.

Padre Livio: E che cosa hai sentito?

Jakov: Una gioia immensa, una pace, una voglia di rimanere, di stare sempre lì. E’ uno stato in cui non pensi a niente e a nessun altro. Ti senti rilassato in tutti i modi, una esperienza incredibile.

Padre Livio: Eppure eri un bambino.

Jakov: Ero un bambino, sì.

Padre Livio: Ma sentivi tutto questo?

Jakov: Sì, sì.

Padre Livio: E che cosa ha detto la Madonna?

Jakov: La Madonna ha detto che in paradiso va la gente che è rimasta fedele a Dio. E’ per questo che ora possiamo, quando parliamo del paradiso, richiamare questo messaggio della Madonna quando dice: “ Io sono venuta qui per salvarvi tutti e portarvi tutti un giorno da mio Figlio”. Così tutti possiamo conoscere quella gioia e quella pace che si sente dentro. Quella pace e tutto ciò che Dio ci può dare si sente dentro in Paradiso.

Padre Livio: Senti Jakov: In paradiso avete forse visto Dio?

Jakov: No, no, no.

Padre Livio: Avete solo gustato la sua gioia e la sua pace?

Jakov: Sicuramente.

Padre Livio: La gioia e la pace che Dio dà in paradiso?

Jakov: Sicuramente. E dopo questo…

Padre Livio: C’erano anche gli angeli?

Jakov. Io non li ho visti.

Padre Livio: Tu non li hai visti, ma Vicka dice che in alto c’erano dei piccoli angeli che volavano. Osservazione assolutamente giusta, visto che in paradiso ci sono anche gli angeli. Solo che tu non guardi troppo ai particolari e vai sempre all’essenziale. Sei più attento alle esperienze interiori che alle realtà esteriori. Quando hai descritto la Madonna, non hai fatto tanto riferimento ai tratti esterni, ma hai subito colto il suo atteggiamento di madre. Allo stesso modo per quanto riguarda il paradiso, la tua testimonianza riguarda in primo luogo la grande pace,  l’immensa gioia e il desiderio di restare lì che si prova in paradiso.

Jakov: Sicuramente.

Padre Livio: Ecco, che altro puoi dire del paradiso, Jakov?

Jakov: Nient’altro del paradiso.

Padre Livio: Senti, Jakov, quando tu vedi la Madonna non senti già un po’ di paradiso nel cuore?

Jakov: Sì, ma è diverso.

Padre Livio: Ah sì? E qual è la diversità?

Jakov: Come abbiamo detto prima, la Madonna è Madre. Però nel paradiso non sentì quella gioia lì, ma un’altra gioia.

Padre Livio: Vuoi dire una gioia diversa?

Jakov: Si sente un’altra gioia, diversa da quella che si prova quando si vede la Madonna.

Padre Livio: Quando si vede la Madonna che gioia si prova?

Jakov: Una gioia di madre.

Padre Livio: Invece in paradiso com’è la gioia: è maggiore, minore o uguale?

Jakov: Per me è una gioia più grande.

Padre Livio: Quella del paradiso è più grande?

Jakov: Più grande. Perché io penso che il paradiso è il massimo che si possa avere. Però anche la Madonna ti dà tantissima gioia. Sono due gioie diverse.

Padre Livio: Si tratta di due gioie diverse, ma quella del paradiso è proprio una gioia divina, che nasce dalla contemplazione di Dio faccia a faccia. A voi ne è stato dato un anticipo, nella misura in cui potevate sostenerlo. Personalmente posso dire che, nei molteplici testi mistici che ho letto durante la mia vita, non ho mai sentito descrivere il paradiso in termini così sublimi e coinvolgenti, anche se improntati alla più grande semplicità e veramente comprensibili da tutti. (Segue 2 parte)

Erba, sede di Radio Maria, 24 Settembre 1999

☕IL CAFFEINO QUOTIDIANO DI P. LIVIO☕   

🌟🖊️CI SCRIVONO🖊️🌟 

Esperienza al capezzale  di malati e  moribondi

Caro padre Livio,

ho letto la lettera di Giancarlo da Siracusa, che si domanda cosa ne sarà di chi non si può pentire perché in stato di incoscienza.

Io sono un accolito, ministro straordinario dell’Eucaristia dal 2007, in tutti questi anni, portando la Santa Comunione ad ammalati ed anziani ho potuto vedere come questi nostri fratelli, si avvicinano a questo Dono d’amore così grande.

Ricordo con molta dolcezza, tutte le chiacchierate che facevo con questi nostri cari e dolci Amici, le preoccupazioni condivise, le speranze i sorrisi e quegli sguardi sempre sinceri di chi aveva vissuto in tempi molto più semplici sotto l’aspetto della tradizionalità, ma complicati nel vivere giorno per giorno.

Con simpatia ricordo una signora, che mi ha baciato le mani ed io con una battuta ” Teresa, non sono mica il papa”, ma poi ho capito, che quel gesto in realtà era l’ammirazione per quel Gesù che attraverso le mie mani arrivava a quel cuore, affaticato ma sereno. 

Ricordo la cara mamma di un mio amico d’infanzia, con l’alzaimer e che non riconosceva quasi più nessuno se non pochi della famiglia ma quando portavo l’Eucaristia e si pregava assieme, incredibilmente il Suo volto sembrava più luminoso con un sorriso sereno e le Sue preghiere sussurrate con un filo di voce.

Ricordo un caro fratello da anni infermo in un letto, che attendeva silenzioso con quel rispetto che tutto si deve in Colui che è Tutto in tutti anche in chi sembra non essere più.

Sono solo alcune di quelle esperienze che mi hanno fatto comprendere, che la dignità dell’uomo è così grande ed è tutta immersa nella misericordia di un Dio che è sempre lì pronto ad attenderci anche la dove sembra che l’attesa sia inutile. 

Lui, tutto sa e tutto riempie anche in quei vuoti di coscienza apparente, perché in quei silenzi c’è tutto l’amore di Dio e magari, anzi sicuramente quel pianto che che fa chiedere perdono di non averlo cercato prima, in quei silenzi il grande cuore di Dio parla al povero cuore dell’uomo. 

Grazie a Giancarlo perché mi ha fatto ricordare questi momenti, che mi hanno dato tanto e che trovo giusto condividere con chi vorrà trovare il tempo di ascoltare. 

Siano lodati Gesù e Maria 

Un caro saluto ed abbraccio 

Stefano 

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Una bella citazione di Papa Francesco

Buonasera Padre Livio.

Certo lei avrà gia letto il resoconto del discorso che Papa francesco ha fatto ospite dell’arcivescovado di Quebec, parlando ad un gruppo di indigeni. Se così fosse, non tenga conto di questa mail.

In ogni caso ho pensato di inviarle questo piccolo stralcio per condividere queste poche, ma belle parole del Santo Padre in riferimento alla Santa Vergine e che mi sembrano così in sintonia con il messaggio di Medjugorje.

Così dice Papa Francesco:

“ Penso alla Santa Madre di Dio.

Nessuna creatura merita più di Lei di essere definita Pellegrina, perché sempre, anche oggi, anche ora, è in cammino, in cammino tra cielo e terra, per prendersi cura di noi per conto di Dio e per condurci per mano a suo Figlio.

Proprio le parole che lei Padre Livio ripete senza stancarsi da tanti anni.

Grazie ancora della sua testimonianza e che Dio la benedica e la assista nella sua missione.

Gianpaolo

🌟🖊️CI SCRIVONO🖊️🌟 

I DUE ASSOLUTI

Reverendo, 

grande il suo intervento di questa mattina.

Questa si che è una evangelizzazione forte, che ricorda inni cristiani, ma virili, come ad esempio “Non nobis Domine”.

Tanti di noi sono ormai rassegnati, ma anche pronti e decisi al martirio, pur di non rinnegare Cristo. 

Che Dio ce ne dia la forza, assistiti dalla Madonna.

Radio Maria è oggi la più potente voce cristiana del mondo, la Madonna sicuramente la assiste, ma lei padre Le ha messo a disposizione le sue devote braccia. 

Ne sia fiero!

Grazie, grazie, grazie

W Cristo e W la sua Santa Madre

Giovanni

IL COMBATTIMENTO SPIRITUALE

INTERVISTA  A  VICKA SUL SUO VIAGGIO NELL’ALDILA’

Padre Livio: Quando è venuto Jakov a Radio Maria per rendere la sua testimonianza, ha fatto una affermazione che mi ha fatto riflettere. Quando la Madonna ha detto a te e a lui che vi avrebbe portato a vedere il paradiso, il purgatorio e l’inferno, Jakov  ha sostenuto che lui non voleva venire non soltanto perché era figlio unico, ma anche per un’altra ragione molto diversa. 

Lui dice che aveva accolto con molta gioia le apparizioni della Madonna con tutto quello che esse comportano, ma andare anche nell’aldilà gli sembrava una cosa troppo grossa per lui, che era così piccolo. In altre parole aveva timore per questo nuovo dono.

Vicka: La mia reazione è stata diversa. Ricordo che io e Jakov eravamo nella sua casa quando è venuta la Madonna che ci ha detto che ci avrebbe portato a vedere il paradiso, il purgatorio e l’inferno.

Jakov allora ha risposto alla Madonna di portare Vicka, perché lei aveva tanti fratelli e sorelle, mentre lui era figlio unico. Lui forse aveva paura di non ritornare più. Io invece pensavo fra me a quanto tempo, ore, giorni, settimane,   ci sarebbe voluto.

Padre Livio: Tu non hai avuto paura?

Vicka: No, no, non ci ho neppure pensato. Mi sono detta: “ Se la Madonna lo vuole, se è qualcosa che Lei desidera, io obbedisco”. 

Padre Livio: Si deve fare sempre quello che lei dice.

Vicka: Poi la Madonna ha detto: “Venite con me” e ha preso me per la mano destra e Jakov per la mano sinistra, mentre il tetto si è aperto per lasciarci passare.

Padre Livio: E’ stata un’esperienza assolutamente unica.

Vicka: In un momento siamo giunti in paradiso, dove abbiamo visto una grande luce.

Padre Livio: Tu Vicka hai trovato il tempo di guardare in giù, vedendo la terra dall’alto?

Vicka: Certo che ho guardato. Si vedevano le cose molto piccole, come quando si guardano da un aereo.

Padre Livio: Sicché tu in quel momento non ti sei fatta prendere dal panico e hai guardato tutto?

Vicka: Sì, sì, ho guardato tutto.

Padre Livio: Jakov non ha guardato forse perché era spaventato. In fondo era ancora un bambino di undici anni, mentre tu ne avevi già diciotto.

Vicka: Quando siamo entrati in paradiso ho visto un grande spazio e una luce che non esiste qui sulla terra.

Padre Livio: E’ la luce di Dio? Si potrebbe dire che quella luce è Dio?

Vicka: E’ una luce che può arrivare solo da Dio. Non ho mai visto una luce come quella.

Padre Livio: Ciò che è soprannaturale è inesprimibile con le nostre parole.

Vicka: E ho visto un grande numero di persone, tutte uguali, non grasse, non magre, e vestite con tre colori diversi: grigio, giallo e rosso. Tutti camminano, cantano e pregano, mentre dei piccoli angeli volano.

La Madonna ci ha detto: “ Guardate come sono felici e contente le persone che sono qui in paradiso”. Si vedeva in loro una gioia che non si può descrivere e che non esiste qui sulla terra.

Padre Livio: Senti Vicka, vorrei farti una domanda un po’ particolare: “ Hai provato più gioia  quando sei stata in paradiso, o quando vedi la Madonna?”

Vicka: Quando vedo la Madonna.

Padre Livio: Invece Jakov ha provato qualcosa di ancora più grande in paradiso

Vicka: Io di più quando vedo la Madonna.

Padre Livio: Quindi è possibile che anche voi veggenti  possiate sentire diversamente la medesima cosa?

Vicka: Certamente. Ognuno di noi è diverso dall’altro.

Padre Livio: Ognuno di noi ha una sua recettività spirituale propria.

Vicka: E’ vero, ognuno ha una sua sensibilità interiore.

Padre Livio: Per esempio tu, se mi ricordo bene, dici di sentire molto la Madonna come amica.

Vicka: Sì, ma…più che amica.

Padre Livio: Forse come madre?

Vicka: La sento anche come madre, ma ancora più come amica, anche se non ci sono parole per descrivere.

Padre Livio: Ritorniamo in paradiso. E’ un luogo?

Vicka:  Certamente. Si entra attraverso una grande porta.  Noi siamo entrati e siamo avanzati solo di qualche metro.

Padre Livio: Questa mattina ho sentito che hai dato una bella risposta a un gruppo di pellegrini che ti avevano chiesto se c’è più gente in paradiso o all’inferno.

Vicka: Oh, in paradiso!

Padre Livio: C’è molta più gente in paradiso?

Vicka: Molta di più, grazie a Dio.

Padre Livio: Si può vivere già un anticipo di paradiso qui su questa terra?

Vicka: Sì, anche la Madonna dice che qui sulla terra si può già anticipare il paradiso, il purgatorio e l’inferno. Dipende da quello che noi scegliamo.

Padre Livio: In che modo si può sperimentare il paradiso già qui sulla terra?

Vicka: Dio non ci chiede così tanto. Si tratta di vivere il suo messaggio, di trasmettere la gioia e l’amore e fare tutte queste cose semplici.

Padre Livio: Insomma basterebbe mettere in pratica i comandamenti.

Vicka: Certo, vivere i comandamenti e condurre una vita cristiana normale, senza cose particolari.

Padre Livio: Adesso parliamo del purgatorio

Vicka: Anche il purgatorio è un grande spazio, ma lì non si vedono le persone, ma soltanto una grande nebbia, dove si sente che le persone soffrono. La Madonna ci ha detto che le persone che si trovano in purgatorio aspettano le nostre preghiere per poter entrare presto in paradiso.

Padre Livio: Secondo te questa grande nebbia, che è né buio né luce, che cosa potrebbe significare?

Vicka: Vedo una speranza.

Padre Livio: Ci sono dei mistici, come ad esempio S. Caterina da Genova, che affermano che in purgatorio c’è sofferenza e gioia insieme. C’è sofferenza perché le anime sono lontane da Dio, ma c’è anche gioia perché sanno che un giorno lo vedranno.

Vicka: A noi la Madonna ha fatto vedere la loro sofferenza.

Padre Livio: Però una sofferenza con la speranza.

Vicka: La Madonna ha detto che noi possiamo aiutarle con le nostre preghiere. Dipende dalle nostre preghiere se possono entrare prima in paradiso.

Padre Livio: Mi pare molto importante sottolineare che aiutare le anime del purgatorio con le preghiere è una grande carità.

Vicka: Sì, è vero, è una grande carità.

Padre Livio: La Madonna vi ha detto chi va in purgatorio?

Vicka: No, non lo ha spiegato. Ci ha dato solo la possibilità di vedere.

Padre Livio: E’ un luogo di purificazione, dove vanno le persone ancora imperfette, che non sono ancora pronte per andare in paradiso.

Vicka: Sì.

Padre Livio: Anche il purgatorio è un luogo?

Vicka: Sì è un luogo, ma diverso dal paradiso.

Padre Livio: Adesso parlaci dell’inferno.

Vicka: L’inferno è un grande spazio con un mezzo un grande fuoco.  Si vedono le persone che prima di precipitare nel fuoco sono normali, ma quando entrano nel fuoco si trasformano in orribili animali. E’ una cosa  così spaventosa che non è possibile descriverla.

Padre Livio: Si sentono bestemmie?

Vicka: Sì, tantissime bestemmie, diverse, che tutti gridano nello stesso momento…

Padre Livio: Odiano Dio?

Vicka: Odiano Dio con tutti se stessi.

Padre Livio: Ci sono alcuni che sostengono che all’inferno c’è ancora possibilità di conversione.

Vicka: I peccatori qui sulla terra hanno la possibilità di convertirsi. Ma per quelli che sono all’inferno non si può fare niente. Per loro non c’è più possibilità perché le persone che si trovano all’inferno sono andate di loro propria volontà, perché hanno voluto.

Padre Livio: Senti, Vicka, mi permetto di farti una domanda un po’ particolare…

Vicka: Fai pure, per me non c’è problema.

Padre Livio: In che modo la Madonna guarda a quelli che si trovano all’inferno: con pietà?

Vicka: La Madonna guarda sempre con pietà, ma sono loro che guardano con odio.

Padre Livio: Questo odio è una sofferenza per Dio?

Vicka: Certo, per Dio è una sofferenza. Dio ha dato la libertà e loro hanno scelto contro di Lui. Dio non manda nessuno all’inferno, ma ci va chi vuole andarci.

Padre Livio: Alcuni dicono che un inferno eterno sarebbe una punizione troppo grave…

Vicka: L’inferno è eterno.

Padre Livio: Perché, a tuo parere, La Madonna ha portato te e Jakov a vedere l’aldilà?

Vicka: Perché tantissimi non ci pensano o pensano che con la morte finisce tutto. La Madonna ha detto che questo è un grande sbaglio, perché noi qui sulla terra siamo solo passeggeri e dopo la morte continua un’altra vita.

Padre Livio: Purtroppo oggi ci sono molte persone che muoiono senza fede e senza preghiera e anche i loro parenti, che magari si trovano in casa con loro, non li aiutano spiritualmente e li lasciano morire come se fossero degli animali….Come dobbiamo aiutare i nostri malati ad affrontare la morte?

Vicka: Dobbiamo stare loro vicino con tanto amore. E’ importante la nostra presenza e la nostra preghiera. Anche se la nostra preghiera è fatta in silenzio, Dio la ascolta.

(Intervista di Padre  Livio a  Vicka in diretta su Radio Maria

Medjugorje 4 Gennaio 2000)

UNO SGUARDO DI FEDE SULL’ATTUALITA’

Pensiero Spirituale sul tempo che siamo vivendo

Cari amici,

dal punto di vista dell’evangelizzazione e della predicazione della Chiesa, oggi è fondamentale fare una vera è propria teologia della Storia per comprendere il mondo d’oggi nella luce della fede.

La Madonna, nelle sue apparizioni, ha sviluppato la sua presenza materna come Madre della Chiesa e dell’intera umanità intervenendo proprio nei fatti storici. Le apparizioni mariane corrispondono a una strategia di intervento in soccorso della Chiesa e della Storia umana. Possiamo dire che in modo particolare da Rue du Bac in poi, la Madonna è intervenuta per guidare la Storia e per correggerla. La Madonna interviene in occasione di momenti storici rilevanti. La Madonna interviene quasi sempre quando è imminente il pericolo della guerra o della persecuzione della Chiesa.

Il Cristianesimo non è una serie di verità astratte, è una grande battaglia iniziata fin dalle origini, quando l’angelo ribelle si è ribellato trascinando con sé una schiera di angeli. Questa battaglia continua nel corso della Storia, ha avuto il suo punto focale con l’Incarnazione, quando Cristo ha strappato il mondo al maligno che con la caduta dei progenitori se ne era impossessato (fino a un certo punto, ovviamente).

È necessario capire in quale fase della Storia della salvezza ci troviamo. Se non capiamo questo rischiamo di darci da fare ma inutilmente perché non sapendo in che tempo stiamo vivendo, non conoscendo i termini della battaglia, non vedendo prospettive né pericoli, si vaga senza meta e si rischia di sprofondare.

Esiste un piano soprannaturale. La Madonna ha tracciato un piano per affrontare quello che è un evento previsto dalle Sacre Scritture che è il tentativo di satana di mettere a rischio l’opera della Creazione e della Redenzione distruggendo il mondo, le nostre vite e la fede cristiana.

Siamo entrati nella fase di questa grande battaglia.

Bisogna capire questo per comprendere il tempo nel quale viviamo e per prepararci.

A mio parere la battaglia dei giorni nostri si combatte nell’ambito della fede stessa.

Il Cristianesimo che crede in Dio Santissima Trinità, la cui seconda persona si è fatto Uomo per elevare l’uomo stesso alla dignità di figlio di Dio, viene contestato da chi è nato in questa fede ma non la accetta. Questa contestazione, che è propria di molte culture moderne occidentali, confluisce nell’emancipazione da Dio. Da qui è nata una nuova religione che ha come pensiero fondante il fatto che Dio non esiste e che l’uomo è Dio.

Questa è la religione che brama all’egemonia in occidente nel nostro tempo. Il mondo nuovo senza Dio, di cui parla la Madonna e che è stato oggetto di riflessioni di molti Papi, è passato dall’essere un’ideologia all’essere una vera e propria religione e concezione della vita grazie alla nuova società massmediatica. Di fatto questa nuova concezione della vita è diventato il modo di pensare della gente comune.

Esistono due religioni che polarizzano le persone (in occidente e dove c’è l’influenza occidentale): chi crede nella presenza di Dio e chi ne nega l’esistenza, mettendo al suo posto l’uomo, padrone assoluto del bene e del male.

Viviamo nel tempo della coesistenza di due assoluti nati in seno alla fede cristiana. Il cristianesimo e i suoi credenti da una parte, le schiere di chi crede nella nuova religione che mette l’uomo al posto di Dio dall’altra.

Oggi più che mai è fondamentale analizzare la storia in questa luce, altrimenti rischieremmo di perderci nelle tenebre con cui vuole offuscarci la vista il maligno

Dall’editoriale “I due assoluti che dividono il mondo”

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