"VI SUPPLICO: CONVERTITEVI!" (REGINA DELLA PACE-MEDJUGORJE)

Mese: Maggio 2023 Pagina 1 di 18

🌟🖋️CI SCRIVONO🖋️🌟

L’intelligenza artificiale è un prodotto dell’intelligenza malata dell’uomo moderno

Penso di aver raggiunto – e senza sprecar molto tempo-  la sostanza ideale su questa decantata Intelligenza artificiale. Praticamente è uno strumento che assomiglia a un prodigio, che però annulla i tempi e gli spazi, svuotandoli dell’orizzonte naturale dell’umano. Io la vedo come un cubo, nel quale una volta dentro (in) diventerà molto presumibilmente ” IN-CUBO”. Se non si delimiterà entro regole precise e ferree i disastri che procurerà nell’umano saranno meccanicamente terribili, innanzitutto di ordine ” di libertà” effettiva e naturale, poiché con essa si sfocerà in una specie di dipendenza facente capo a una dittatura sociale mai vista nella storia.

Sarà una dittatura priva di fili spinati e di lager, in connessione costante con la varietà degli atteggiamenti umani. Sarà una specie, lasciatemi passare il termine, di anticristo H24, a cui tutti, in modi diversi, dovranno assoggettarsi, e in cui lo stare fuori controllo da esso sarà come vivere fuori  dalla legge. Sembra un racconto fantastico, ma se leggiamo, per dire, il padrone del Mondo di Benson, potremo capire molte cose riguardo a Julian Felsenburgh, nel come attuerà il suo magnetismo attraverso appunto mezzi (prodigi)  sulle masse da sempre alla ricerca di un salvatore. Ma Signori miei, a prescindere da questi prodigi moderni, la storia è vecchia, potremmo racchiuderla pure nel racconto del grande inquisitore di  Dostoevskij.

Con questa mia carissimo sempre ave Maria (domani parto per Medjugorje, e pregherò anche per te.

giuseppe.

🌟🖋️CI SCRIVONO🖋️🌟

La Madonna ci mette in guardia da un mondo artificiale?

Mi perdoni P. Livio,

ripensando alla frase “cercate Dio nella natura” non è che Maria ci mette in guardia su un argomento specifico e molto attuale?

L’Intelligenza artificiale e il mondo in generale della tecnologia ha invaso il pianeta ed e’ come se sia diventata più che una moda un modo di vivere totalizzante o comunque invadente che non lascia più spazio, soprattutto nelle nuove generazioni, alla spiritualità, alla ricerca di un senso della vita, ad una riflessione esistenziale.

Si preferisce vivere in un mondo parallelo,a propria immagine e somiglianza, virtuale appunto, abilmente manipolato dai potenti di turno.

Dio non è presente se non in qualcosa che ha creato Lui stesso, quindi nella natura, nelle relazioni tra umani, tra umani e il creato, il resto ci può servire come strumento per migliorare queste relazioni, non per chiuderci ad ogni possibilità di incontrarLo!

Potrebbe essere anche questa una chiave di lettura di questa indicazione di Maria ai suoi figli di questo tempo?

Grazie sempre di tutto.

Tommaso.

🌟🖋️CI SCRIVONO🖋️🌟

Il  messaggio  della  Madonna  è una  radicale  contrapposizione  alla religione ecologista

Carissimo Padre Livio

La mia riflessione.

Non so quanto può valere, ma te la sottopongo.

Nel messaggio del 25 Maggio la Madonna invita alla preghiera nella contemplazione della natura opera di Dio.

Per cui, contemplare la bellezza, la ricchezza dei doni, la gratuità, la potenza del Creatore, la sua Provvidenza verso le creature.

Questo è radicale contrapposizione alla religione ecologista, malthusiana, per cui tutto deve essere commisurato e contabilizzato al criterio di costo/utilità.

Fondamentalmente è un criterio che regredisce l’umanità allo stato di usura. Viene attaccato non solo il benessere economico, ma l’essenza integrale dell’uomo e della realtà.

E’ l’empietà di mammona che, con questa menzogna, vuole opporsi alla Provvidenza del Creatore.

Quindi, mi sembra che il messaggio del 25 Maggio, vuol fare alzare lo sguardo e tirare fuori dal cancro intellettuale che ogni giorno viene imposto dalla campagna mediatica assillante, tende a contaminare le menti e portare alla disperazione.

Ave Maria e grazie

Umberto

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La natura degli eventi dei segreti e l’esempio di Giona.

Buonasera caro Padre.

Oggi, volendo riflettere sul significato dei 3 giorni che intercorrono tra l’annuncio dei segreti e il loro accadimento, mi è subito venuto in mente il racconto di Giona.

L’ho quindi riletto, aiutandomi con 

l’enciclopedico commento alla Sacra Scrittura (una trentina di tomi) di Don Dolindo Ruotolo.

Ed infine, dopo essermi anche confrontata con mio marito, ecco quanto ne è risultato.

Giona si era allontanato da Dio, avendo rifiutato la missione affidatagli, così come al tempo attuale il mondo moderno non vuole Dio.

Pertanto il Signore riporta il profeta sulla retta via per mezzo di un evento naturale (la tempesta), di una tale forza e di una tale peculiarità per cui perfino i marinai che sono pagani ne riconoscono la provenienza divina e si rendono immediatamente conto che, umanamente, nulla è possibile fare per contrastarla, tant’è che rivolgono preghiere ai loro dei ed incalzano Giona perché egli stesso preghi il suo Dio.

Giona però dorme… 

Come “le anime che dormono il sonno della morte”, non si rende nemmeno conto di quale pericolo stia incombendo!

Giona, una volta capito il motivo della tempesta, ci dà l’esempio di ciò che dovremmo fare durante l’attesa dei 3 giorni:

abbandonarci completamente e con la massima fiducia alla Divina Volontà nella preghiera, senza mai perdere la speranza.

Perché tre giorni? 

Perché tre è il numero dei giorni in cui la morte di Gesù è stata trasformata in Vita Nuova.

La preghiera e l’abbandono di questi tre giorni di prova, serviranno per trasformare le anime morte in anime vive in Cristo e conformarle alla Divina Volontà.

Questo gesto, moltiplicato per sette (simbolo di completezza), perché sette sono i flagelli,

modificherà completamente le anime, rendendole docili alla volontà di Dio.

Nel racconto di Giona è scritto che i marinai pagani, dopo aver assistito al prodigio della tempesta sedata, “concepirono timore grande del Signore”. 

Tale sarà presumibilmente anche l’atteggiamento dei lontani al tempo dei segreti.

Il libro di Giona dice che è un evento di ordine naturale quello di cui Dio si serve per riconvertire il profeta.

Credo che tali saranno anche gli eventi riguardanti i segreti, perché solo in questo modo sarà possibile capire che è Dio che domina gli elementi e il corso della storia.

Infatti, così come queste piaghe inizieranno improvvisamente e imprevedibilmente, allo stesso modo termineranno e non certo per un intervento materiale dell’uomo, ma perché Dio così ha stabilito!

Ci sarà però una differenza. 

Gli eventi dei segreti pur essendo eventi di origine naturale,  saranno però molto probabilmente scatenati da inusitate azioni di guerra, forse nuove tremende diavolerie che nemmeno riusciamo ad immaginare.

Don Dolindo dà anche una spiegazione del perché sono necessarie le “punizioni” divine e quindi, per noi, i segreti.

“Tutti i peccati ascendono a Dio reclamando la sua giustizia, ma i peccati che sfidano la sua potenza e la sua legge esigono una riparazione a breve scadenza su questa medesima terra, per l’onore che è dovuto a Dio, e per l’esempio degli uomini.

I peccati individuali possono essere puniti anche nell’altra vita, ma quelli sociali, pubblici e nazionali debbono essere puniti in questa vita, giacché le nazioni non sopravvivono al tempo.”

Spero di essere stata un po’ di aiuto per capire il prossimo periodo di prove che ci aspetta.

Ave Maria.

Monica di Baldissero.

UNO SGUARDO DI FEDE SULL’ATTUALITA’

Pensiero Spirituale sulla centralità dell’uomo nella Creazione

Cari amici,

la Parola di Dio include la Creazione in uno schema liturgico di sei giorni più uno di riposo. Il settimo giorno Dio riposò, quindi gli uomini devono dedicare il settimo giorno a Dio. Sotto il profilo della Storia umana, il settimo giorno corrisponde allo sbocco nell’eternità. Non bisogna sottovalutare il fatto che tutta la Creazione è in vista dell’uomo.

La Creazione è orientata all’uomo e l’uomo stesso è orientato a Cristo, cioè all’Incarnazione. L’uomo, infatti, viene creato nel sesto giorno e lo stesso Adamo è ritenuto dai Padri della Chiesa una figura di Cristo. San Paolo nella Lettera agli Efesini spiega che tutte le cose sono state create per mezzo del Verbo e in vista del Verbo.

Nel contesto della Creazione divina l’uomo ha un ruolo preminente, è evidente. La centralità dell’uomo nella Creazione è indiscutibile. L’uomo è il vertice della Creazione, a sua volta questo vertice della Creazione è per l’Incarnazione cioè per l’elevazione alla partecipazione della natura divina. Alla fine, tutto il piano di Dio converge a questo: a far sì che Cristo ricapitoli in sé tutta la Creazione, noi con Lui e veniamo resi partecipi della natura divina, veniamo introdotti nello scambio eterno d’Amore delle tre Persone divine.  

Cristo si è incarnato e ha assunto una natura umana, l’ha legata a sé indissolubilmente.

È bene ribadire questo concetto di centralità dell’uomo nella Creazione perché nel mondo d’oggi l’uomo viene spesso accostato ad altre forme di vita, più o meno intelligenti, più o meno artificiali. Ma l’essere umano è unico, Dio lo ha messo al centro della Creazione!

Una delle cose più serie che abbiamo ereditato dalla Filosofia è la distinzione fra un oggetto e un soggetto. L’oggetto è una cosa, il soggetto è un “io”. L’uomo è a due dimensioni, ha una componente spirituale che non è riducibile alla materia. L’anima spirituale immortale non è materia, si è incarnata nella materia, agisce per mezzo della materia ma alla fine, quando la materia si decompone, l’anima spirituale immortale sussiste da sola. La morte è il distacco dell’anima dal corpo. L’anima sussiste senza il corpo e nella luce di Dio sa quale sarà il suo destino eterno.

Dopo aver creato il mondo (la luce, le tenebre, la terraferma, gli oceani, i mari, le bestie, ecc), Dio crea l’uomo prendendo della polvere dal suolo. Questo significa che il corpo dell’uomo fa parte della “stoffa” dell’universo, che è materiale. Il corpo dell’uomo, allora, è una cosa. Dio infonde il suo soffio divino che è spirituale, significa che è cosciente, ha consapevolezza di sé, è dotato di un’intelligenza che va oltre la materia, tant’è che l’uomo – andando oltre l’universo – si domanda chi lo ha fatto.

L’uomo con la sua intelligenza ascende fino al Creatore, lo adora, lo prega, parla con Lui. Nemmeno l’animale più sviluppato fa questo!

L’antropologia cristiana, allora, è fondamentale per un cristiano. Innanzitutto, perché lo scopo fondamentale della vita è salvare la propria anima. L’anima opera attraverso il corpo, ma conserva la sua alterità rispetto al corpo e conserva le sue attività che sono di carattere spirituale e cioè l’intelligenza che opera oltre le cose visibili, oltre le cose materiali. Attraverso l’intelligenza l’uomo arriva alla conoscenza della Verità. L’anima umana ha una moralità, ha una percezione netta fra bene e male. È una libertà per cui l’uomo può decidere anche contro il suo istinto, lottando contro le sue tendenze psicofisiche.

Questi fondamenti dell’antropologia cristiana devono essere tenuti saldi rispetto alla concezione dell’uomo propria dell’evoluzionismo ateo materialista secondo cui l’uomo sarebbe il risultato dell’evoluzione della materia.

La concezione dell’uomo che oggi viene propagandata è una presunzione scientifica infondata: l’uomo non è il suo corpo! Abbiamo un’anima spirituale immortale unica e irripetibile, di natura, appunto spirituale e di origine divina!

È grazie all’anima spirituale immortale, creata a immagine divina, che l’uomo è capace di parlare con Dio.

L’uomo è capace di Dio, significa che l’anima spirituale immortale rende possibile l’incarnazione del Verbo.

Anche un embrione ha in sé l’anima spirituale immortale. Chiediamoci allora: chi è l’uomo?

Da “La Lettura cristiana della cronaca e della Storia”

“LA GLORIA DI MARIA NELL’ ANNUNCIO DEI SEGRETI” – Puntata 21

🔴LIVE VIDEO🔴LETTURA CRISTIANA DELLA CRONACA E DELLA STORIA

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☕️IL CAFFEINO QUOTIDIANO DI P. LIVIO☕️

🌟🖋️CI SCRIVONO🖋️🌟

I sogni di Don   Bosco e  le rivelazioni della Madonna a  Bruno Cornacchiola illuminano di particolari il tempo dei Segreti di Medjugorje

Carissimo Padre Livio,

più volte lei ci dice che i segreti di Medjugorje riguarderanno soprattutto la prova della Fede e la Chiesa Cattolica in relazione alle visioni di Suor Lucia ,  della mistica Luisa Picarreta, della Beata Caterina Emmerich e della beata Elena Aiello. Di certo, come lei più volte ha fatto presente tutte le profezie dei mistici e le apparizioni della Madonna degli ultimi secoli convergono a Medjugorje. Ora le chiedo, in questo scenario, come colloca i sogni profetici di San Giovanni Bosco con riguardo alla Chiesa? Perché non ne ha parlato?

In particolare, le riporto il sogno del 30 maggio 1862 che Don Bosco raccontò ai suoi ragazzi, quello chiamato dello scontro tra le navi.Si tratta della battaglia in mare aperto tra una schiera di navi nemiche ed una immensa capitanata dal Papa. Riporto di seguito il sogno:

In mezzo all’immensa distesa del mare si elevano dalle onde due robuste colonne, altissime, poco distanti l’una dall’altra. Sopra di una c’è la statua della Vergine Immacolata, ai cui piedi pende un largo cartello con questa iscrizione: “Auxilium Christianorum”; sull’altra, che è molto più alta e grossa, sta un’ostia di grandezza proporzionata alla colonna, e sotto un altro cartello con le parole: “Salus Credentium”.

Nella battaglia il pontefice viene ucciso ma successivamente subentra un altro Papa al suo posto, al timone della nave, che intanto si dirige verso le due colonne. «Il nuovo Papa, superando ogni ostacolo, guida la nave in mezzo alle due colonne, quindi con una catenella che pende dalla prora la lega a un’ancora della colonna su cui sta l’Ostia, e con un’altra catenella che pende a poppa la lega dalla parte opposta a un’altra ancora che pende dalla colonna su cui è collocata la Vergine Immacolata». Da quel momento cambia la storia della battaglia: «tutte le navi nemiche fuggono, si disperdono, si urtano, si fracassano a vicenda. Le une si affondano e cercano di affondare le altre, mentre le navi che hanno combattuto valorosamente con il Papa, vengono anch’esse a legarsi alle due colonne. Nel mare ora regna una grande calma».

Don Bosco commenta sui sogni che: «Le navi dei nemici sono le persecuzioni. Si preparano gravissimi travagli per la Chiesa. Quello che finora fu, è quasi nulla rispetto a quello che deve accadere. Due soli mezzi restano per salvarsi fra tanto scompiglio: Devozione a Maria SS., frequente Comunione». Le chiedo Padre Livio questa visione profetica di Don Bosco può essere messa in relazione con i segreti di Medjugorje?

Ora mi permetto di evidenziare un altro possibile collegamento con le apparizioni avute in vita da Bruno Cornacchiola anche se queste non sono state verificate ed approvate dalle Autorità Ecclesiastiche. Sulle due colonne che Don Bosco vede, vi sono in una  l’ Eucarestia e nell’altra la Vergine Maria li ritroviamo anche nelle raccomandazioni che la Vergine pare abbia  dato a Bruno Cornacchiola, ma con l’aggiunta di un terzo punto bianco: il Papa, così come riportato da Saverio Gaeta nel suo libro “il Veggente”.

Pare che la Vergine della Rivelazione abbia detto a Bruno Cornacchiola in una delle apparizioni quanto riporto: “Siate fedeli ai Tre Punti Bianchi e troverete la salvezza nell’umiltà, nella pazienza, nella verità: l’Eucaristia, l’immacolata, cioè nei dogmi che la Chiesa ha stabilito nei miei riguardi, e la Santità del Padre, Pietro, il Papa. La Chiesa sarà lasciata vedova per le persecuzioni. Ecco!”

Poi la Vergine sembra riferirsi al tempo della grande tribolazione della Chiesa dicendo : Molti dei miei figli Sacerdoti si spoglieranno nello spirito, internamente, e nel corpo, esternamente, cioè gettando i segni esterni sacerdotali. Le eresie aumenteranno. Gli errori entreranno nel cuore dei figli della Chiesa. Vi saranno confusioni spirituali, vi saranno confusioni dottrinali, vi saranno scandali, vi saranno lotte nella stessa Chiesa, interne ed esterne. Pregate e fate penitenza. Amatevi e perdonatevi. Questa è l’azione vera, lucente, piena di Carità. E’ la più bella penitenza. La più efficace penitenza è l’Amore”.

Poi la Vergine continuo a profetizzare quello che oggi sta accadendo e che lei Padre Livio ci ricorda spesso e cioè che: la scienza ha tradito Dio anzi che vuole sostituirsi a Dio. La Vergine infatti dirà questa frase a Bruno Cornacchiola incitandolo a non scoraggiarsi nel rilevare nel rivelare agli altri le apparizioni:“Quando narrerai agli altri quello che hai veduto, non ti presteranno fede alcuna, ma tu non lasciarti deprimere ne deviare (…). La scienza rinnegherà Dio e ne declinerà gli inviti”.

Io credo che il sogno di Don Bosco che le apparizioni avvenute alle Tre Fontane di Roma a Bruno Cornacchiola  siano  da prendere in seria considerazione per il periodo della realizzazione dei dieci segreti.

I tre punti bianchi Eucarestia, Vergine Maria e il Papa devono attualmente essere presi come bussola, come guida ed aiuto nel periodo che viviamo, per rimanere nella strada giusta della retta Fede, ma soprattutto in quello prossimo quando giungeremo al  verificarsi dei 10 segreti di Medjugorje. Tenendo come riferimento questi tre punti bianchi potremmo affrontare la prova dei  segreti che, come ha detto lei Padre Livio, riguarderanno fenomeni della natura, della guerra e della  persecuzione della  Chiesa.  

Tutto porta però a pensare che questi eventi saranno preceduti e accompagnati da forti tensioni sociali, guerre e distruzioni e l’umanità vivrà nella paura e in una forte confusione… Tutto questo, per  chi non conosce i messaggi di Medjugorje o ha rifiutato Dio, potrà sfocerà purtroppo anche nella disperazione per quello che accadrà. Inoltre, come ha detto lei ogni essere umano sarà chiamato a decidersi per Dio e quindi sarà posto da Dio stesso innanzi alla propria coscienza in modo drastico e improvviso, così da generare anche gravi rimorsi che, senza Fede e senza sapere che c’è la Vergine ad aiutarci, sarà molto difficile superali.

Per evitare tutto questo, dovremmo tenere come riferimento i tre punti bianchi e anche Radio Maria quale strumento ( di Misericordia di Dio) che la Madonna userà per farci attraversare il “Mar Rosso” del periodo della grande prova. Ecco l’importa dei 3 giorni dall’annuncio del segreto alla sua realizzazione, quale  Tempo di estrema Misericordia di Dio. 

Padre Livio che ne pensa? Mi scusi se ho scritto troppo vorrei farle altre domande ma per il momento mi fermo qui.

Grazie per quello che ogni giorno fa per servire la Madonna e la Chiesa e  per il grande aiuto che da a tutti noi ascoltatori. Lei Padre Livio, per me  e credo anche per milioni di fedeli, è molto di più che un Padre Spirituale! 

Dio la benedica!

Maurizio di Frosinone 

Caro Maurizio,

innanzi tutto grazie di cuore per davvero. Era  da  tempo che aspettavo che qualcuno mi inviasse  una lettera  come  la  tua, con  i sogni di Don Bosco e  le rivelazioni della  Madonna a Bruno Cornacchiola.  Sono ammonimenti,  profezie ed  esortazioni per  questo nostro tempo che   è   entrato  nel vortice  della  battaglia. Sursum corda! In alto i cuori

Ave   Maria

Padre  Livio

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Le super-intelligenze artificiali possono decidere di eliminarci

La stupefacente progressione dell’IA dice che presto potrebbe superare sé stessa, mentre l’umanità non è preparata e i filosofi morali sono in disaccordo sui principi etici. Grandi rischi per i lavoratori

MATHIAS RISSE – Avvenire 30 Maggio 2023

Viviamo nel secolo digitale e dobbiamo riflettere su come abitare questa fase della vita umana, che potrebbe essere per tutti noi particolarmente favorevole. Gran parte dell’innovazione nel settore digitale è guidata dall’apprendimento automatico (Machine Learning), un insieme di metodi che analizzano la miriade di dati disponibili (Big Data) per individuare tendenze e fare deduzioni. A differenza dei programmi convenzionali, gli algoritmi di apprendimento automatico imparano da soli, attingendo ai dati disponibili.

Questi algoritmi si basano sulle cosiddette “reti neurali”, programmi che imitano il modo in cui le cellule cerebrali interagiscono tra loro. In genere, sono il cuore degli sforzi per creare l’intelligenza artificiale (IA). Grazie alla loro sofisticazione e alle loro vaste applicazioni, queste tecniche sono destinate a modificare radicalmente il nostro mondo. Un modo per capire perché tutto questo potrebbe essere un momento di svolta o di rottura è offerto dal paradosso di Fermi, dal nome del fisico italiano Enrico Fermi. Da un lato, è estremamente probabile che esista vita intelligente nell’universo oltre a quella sulla Terra. Ma allora: dove sono tutti? Nonostante il continuo interesse per gli UFO, non abbiamo prove conclusive dell’esistenza di vita extraterrestre. Questo è il paradosso.

Una possibile spiegazione è che la vita intelligente muoia ovunque esiste prima di potersi mettere in contatto con la vita intelligente su altri pianeti. Ciò, a sua volta, potrebbe essere dovuto al fatto che la tecnologia (un prodotto dell’intelligenza) genera dinamiche che finiscono con il cancellare del tutto la vita intelligente.

 O vviamente, non è necessario che sia così. Molti ingegneri e scienziati sociali che adottano un atteggiamento meno speculativo si spazientiscono di fronte a ipotesi apocalittiche. Ma l’elemento da considerare è che le basi dell’era digitale sono state gettate solo alcuni decenni fa, con il progetto di “intelligenza artificiale”, che risale solo alla metà degli anni Cinquanta. Nel complesso, il ritmo del cambiamento è straordinario.

La produzione di modelli di intelligenza artificiale sembra ora entrare in una sorta di era industriale, ben oltre le fasi precedenti in cui questi modelli erano più artigianali e sperimentali. Questi progressi si fondano sulle scoperte avvenute intorno al 2010, quando i computer sono diventati sufficientemente potenti per eseguire modelli di apprendimento automatico di grandissima portata e Internet ha iniziato a fornire l’enorme quantità di dati per l’addestramento che tali algoritmi richiedono per addestrarsi. Da allora, i progressi concettuali nella programmazione hanno portato alla creazione di software sempre più complessi e sofisticati.

I supercomputer necessari per consentire ai modelli di IA più avanzati di dispiegare tutta la loro potenza sono diventati così costosi che, a meno di strategie governative per finanziare l’IA nei Paesi più ricchi, è probabile che il settore finisca con l’essere dominato dall’agenda di ricerca di poche aziende private con amplissime risorse.

Per quanto riguarda l’IA specializzata, all’estremo più alto vi sono gli algoritmi che vincono a scacchi o a Go. Qui il punto non è solo che l’intelligenza artificiale batte i giocatori umani, ma la stupefacente progressione di come ciò sia avvenuto. Inizialmente l’IA ha tratto lezioni dalla storia del gioco condotto da persone, poi ha giocato contro sé stessa, ma in seguito ha imparato da sola le regole e infine ha creato sistemi in grado di apprendere e vincere in diversi giochi (tutto ciò è avvenuto nel giro di pochi anni).

Sempre nella fascia alta sono compresi il riconoscimento vocale e l’elaborazione del linguaggio naturale, con l’emergere di modelli linguistici di grandi dimensioni in grado di generare prodotti simili a quelli umani (più recentemente Chat-GPT). Ma lasciando da parte queste tecnologie di alto livello, l’IA specializzata opera già in numerosi dispositivi di uso quotidiano.

A differenza delle operazioni specializzate descritte, l’IA generale si avvicina alle prestazioni umane in tutti i settori. Una volta che l’IA generale sarà più intelligente di noi, potrebbe produrre qualcosa di più intelligente di sé stessa, e così via, forse molto rapidamente. Quel momento è noto come la singolarità, un’esplosione di intelligenza che sarebbe probabilmente il più grande evento della storia umana.

 Certo, la possibilità, la natura e la probabilità di una singolarità sono ancora molto controverse e non siamo affatto vicini a qualcosa di simile. Ma “non siamo vicini” potrebbe significare in termini di capacità ingegneristiche piuttosto che di tempo. Alcune scoperte importanti potrebbero trasformare radicalmente il campo. Il nostro cervello si è evoluto per operare in piccoli gruppi di esseri umani che devono cooperare per procurarsi le risorse naturali per sopravvivere. Nel corso del tempo l’innovazione tecnologica ci ha fornito possibilità di gestione per le quali i nostri cervelli non si sono mai evoluti. Anche dal punto di vista filosofico, siamo tristemente impreparati per questo nuovo mondo.

 I filosofi morali continuano a essere in profondo disaccordo sui principi fondamentali dell’etica, al punto che non possiamo essere sicuri che le super-intelligenze troverebbero qualcosa di sbagliato nell’eliminarci. Anche la relazione tra mente e corpo è poco compresa, tanto che non abbiamo una risposta generalmente accettata alla domanda se le macchine, oltre a essere intelligenti, saranno anche coscienti. Inoltre, non è chiaro se una combinazione di intelligenza e coscienza possa dare loro anche un’altra cosa che gli esseri umani apprezzano molto: la razionalità pratica, la capacità di esprimere giudizi validi in modo sensibile al contesto.

In un’epoca di innovazioni tecnologiche è difficile fare previsioni che vadano oltre una finestra di cinque anni. Immaginiamo che le menti più intelligenti dell’epoca si siano riunite nel 1900 per prevedere come sarebbe stato il mondo nel 1920. Alla luce di tutti i cambiamenti provocati dalla Prima guerra mondiale, dobbiamo presumere che si sarebbero sbagliati clamorosamente.

Immaginate come nel 1920 le menti più intelligenti avrebbero previsto il mondo del 1940, quelle del 1940 il mondo del 1960 e così via. Pensare a previsioni di questo tipo è un’esperienza frustrante. Il futuro del lavoro è un argomento molto sentito in questo periodo e probabilmente ci impegnerà molto prima dell’ulteriore esplosione dell’intelligenza artificiale. La maggior parte degli esperti ritiene che, come per le precedenti ondate di innovazione, i cambiamenti sul luogo di lavoro modificheranno molte linee produttive e ne elimineranno alcune – ma tutto sommato, una volta raggiunta la fine del tunnel, le cose andranno meglio di adesso. 

Le persone lavoreranno meno e le occupazioni che rimarranno appannaggio degli esseri umani saranno più interessanti. Ma questa volta potrebbe essere diverso?

Una risposta è che le forme precedenti di creazione di ricchezza sono sempre dipese da un ampio sottoproletariato economico. La proprietà della terra è redditizia solo se le persone affittano la terra per lavorarci. La proprietà delle macchine è redditizia solo se la gente compra gli oggetti che le macchine producono.

Con la creazione di ricchezza sempre più basata sul controllo dei dati, l’esistenza di una tale sottoclasse economica potrebbe cessare di servire il suo scopo a favore dei ricchi. Molti Paesi europei hanno un sistema di welfare tale da non doversi preoccupare troppo di questo aspetto. Ma negli Stati Uniti la solidarietà a livello sociale è poco sviluppata, e questi progressi, insieme alle guerre culturali in corso, potrebbero spaccare il Paese.

U no dei principali creatori e sostenitori della tecnologia nel Ventesimo secolo è stato il matematico John von Neumann. Poco prima di morire, nel 1957, pubblicò “Can We Survive Technology?”, un articolo in cui rifletteva – in qualità di membro della Commissione statunitense per l’energia atomica – sul mondo che la tecnologia stava creando e al cui inarrestabile progresso egli aveva tanto contribuito.

Von Neumann cominciava osservando che il nostro Pianeta è ormai troppo piccolo per assorbire gran parte di ciò che potrebbe andare storto con la diffusione della tecnologia e politicamente troppo decentralizzato per gestire bene il suo avanzamento. E concludeva affermando che tutto ciò che sappiamo con certezza è che per andare avanti abbiamo bisogno di “pazienza, flessibilità e intelligenza”. E aveva ragione anche per la situazione attuale di fronte all’Intelligenza artificiale.

Le forme precedenti di creazione di ricchezza sono dipese da un ampio sottoproletariato economico. Se ora è decisivo il controllo dei dati, l’esistenza di una tale sottoclasse potrebbe cessare di servire il suo scopo a favore dei ricchi

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