L’URGENZA DELLA CONVERSIONE
Cari amici, la Madonna a Medjugorje ci ha supplicato di convertirci perché, se aspettiamo il tempo dei segreti, per molti sarà troppo tardi. Con questa nuova iniziativa del Blog offriamo la possibilità di fare un cammino di conversione con delle riflessioni settimanali da meditare e da vivere. (Le troverai man mano nella sezione: “Il Combattimento spirituale”).

18. La confessione completa il cammino di conversione
Ti sei mai chiesto perché nel cristianesimo la croce ha un importanza fondamentale? Guarda a colui che vi è crocifisso e chiediti chi è. Chi è appeso alla croce è il Figlio di Dio, che si è fatto uomo, in tutto simile a noi, eccetto il peccato. “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna” ( Gv 3,16).
E’ dalla croce che sgorga la grazia che sta operando nella tua anima, infondendo una nuova vita. Dal cuore di Gesù sgorga il sangue che ti lava e ti fortifica. Nel momento supremo del suo sacrificio Gesù implora sul mondo il perdono dei peccati. Anche tutti i tuoi sono compresi. L’Agnello immolato li ha espiati al tuo posto e per la tua salvezza.
Caro amico, nessuno avrebbe potuto liberarci dal male, se il Figlio di Dio non si fosse fatto uomo e non lo avesse espiato col suo sacrificio e consumato nel suo amore. E’ giunto il momento che tu accolga nella tua vita l’ immensa grazia del perdono dei peccati, accostandoti al sacramento della confessione. E’ un momento chiave del tuo cammino di conversione, senza il quale rischieresti di segnare il passo.
La Chiesa, che è madre, ha reso questo sacramento semplice e umano, breve ed efficace. Se tu, con l’aiuto della grazia, avrai preparato il cuore, sperimenterai quanto è buono e soave il Signore con coloro che confidano nella sua infinita misericordia.
Potrai comprendere la grandezza di questo sacramento se lo guarderai alla luce della croce. Medita soprattutto sulla grazia del perdono che ti viene concesso, alla sola condizione che ti penta e decida di cambiare vita, anche se ti sei macchiato dei peccati più gravi. Considera, caro amico, quanto è vasto l’oceano di iniquità che sommerge il mondo. Chi lo potrebbe svuotare?
Il peccato, in quanto offesa fatta a Dio, non può essere riparato dall’umanità peccatrice. L’uomo, nella sua situazione di accecamento, è incapace persino di rendersi conto del male che ha fatto. E’ infatti proprio dei santi considerarsi peccatori ed è tipico dei peccatori ritenersi senza peccato.
Il Figlio di Dio, divenendo uomo, ha assunto una natura umana esente dal male. Egli è senza peccato e la sua eccelsa santità ha stupito i suoi contemporanei, i quali non potevano accusarlo di nulla (Gv 8,46). Egli, il Santo, ha preso su di sé i peccati degli uomini di tutti i tempi. Lo ha fatto perché c ci ama, anche se siamo creature degeneri.
Lo ha fatto per ridonarci la libertà e la dignità dei figli di Dio.Il Padre ha inviato il Figlio sulla terra perché con la sua vita, passione e morte ci liberasse dal potere delle tenebre e dalla perdizione eterna e ci introducesse nel regno della luce e della pace.
Se Dio, spinto dall’amore, non avesse preso questa iniziativa, l’umanità sarebbe stata per sempre schiava del diavolo. Poteva un uomo prendere su di sé i peccati dell’intera umanità ed espiarli?
Non poteva, se non fosse stato il Figlio di Dio. Egli nel suo cuore umano e divino ha espresso per il Padre un’obbedienza e un amore così grandi da bruciare e distruggere l’orgoglio e il disamore presenti in tutti i peccati del mondo. Mentre Egli muore in croce, colpito da un’ondata di malvagità senza eguali, implora dal Padre quel perdono che purifica le anime fino alla fine dei secoli.
Ora comprendi perché, mentre tu, accecato, correvi sulla via della perdizione, la grazia ti ha toccato il cuore e qualcuno è venuto a visitarti. Tu non avevi fatto nella per meritarlo. Al contrario puntavi i piedi e resistevi al richiamo, mostrandoti infastidito. Un amore più grande del tuo peccato ti ha preceduto.
Il Sacramento della confessione sgorga dalla croce dove è stato inchiodato il Figlio di Dio, che ti ha amato e ha dato se stesso per te ( cfr Gal 2,20). Attraverso di esso ti viene concesso il perdono dei peccati che Gesù ha ottenuto col suo sacrificio. In ogni peccato commesso vi è una miscela mortale di egoismo e di rifiuto di Dio.
Puoi immaginare quale forza negativa sia la somma dei peccati degli uomini di tutti i tempi? Nel tuo esame di coscienza passa in rassegna gli sbandamenti, i tradimenti, le cattiverie e le innumerevoli proliferazioni del male che hanno macchiato la tua vita.
Ebbene, tutto è stato distrutto nella fiamma ardente del cuore di Gesù. La sua umiltà, la sua obbedienza e il suo amore sono il braciere ove ogni iniquità viene consumata . Non puoi comprendere la grandezza e la bellezza della confessione se non guardi il Crocifisso. Da quel Cuore trafitto scaturisce la grazia del perdono che ristabilisce l’uomo nell’amicizia con Dio.
Ora comprendi perché Gesù abbia rivendicato per sé il potere di rimettere i peccati (Mt 9,6). Questa potestà gli è stato dato dal Padre, perché Egli è l’Agnello di Dio che ha espiato i peccati del mondo. Solo Lui ha la capacità di perdonare e di riconciliare.
E’ un potere di misericordia e di amore che proviene dal sacrifico della croce. Nel medesimo tempo ti rendi conto di quanto sia grande l’amore di Dio per gli uomini. Dio infatti non solo è l’offeso, ma è anche colui che ripara l’offesa. Il male che tu ti sei fatto peccando, Lui l’ha preso su di sé. Con le ferite che gli abbiamo arrecato siamo stati guariti (Is 53,5).
Ha preso su di sé la nostra morte, per donarci la vita eterna. Grazie alla croce, la maledizione del peccato è divenuta la benedizione della grazia. Tu stai sperimentando la verità di tutto questo. Non si tratta di enunciazioni astratte, ma di una esperienza di liberazione che riguarda la tua vita.
Anche tu, grazie al sacramento della riconciliazione, stai morendo e risorgendo con Gesù. Muori al peccato e risorgi alla vita nuova della grazia. Non dimenticherai mai più momenti come questi.
Non ti sei mai chiesto per quale motivo, quando ti confessi, vieni assolto da ogni peccato di cui ti sei pentito? Anche se avessi compiuto i delitti più abominevoli, se ti presenti con un cuore contrito, ricevi un’assoluzione completa.
Non avviene così nei tribunali umani, i quali infliggono sempre una pena proporzionata, anche in presenza dell’ammissione di colpa e del pentimento. La ragione per cui il sacerdote assolve sempre chi si pente dei suoi peccati è da ricercare nel sacrificio della Croce, dove Gesù ha già espiato al nostro posto e a nostro favore.
Per essere liberati dal male spirituale che ci affligge, basta accogliere il perdono che il Crocifisso ci offre attraverso la persona del sacerdote. La migliore preparazione alla tua confessione è dunque quella di inginocchiarti davanti alla Croce, sulla quale l’Agnello di Dio si è offerto in sacrificio per distruggere col suo amore tutte le iniquità del mondo. Ha conosciuto e riparato anche le tue e ora ti chiede di presentarle alla sua infinita misericordia.
Compi questo passo decisivo con fiducia, con umiltà e con immensa gratitudine.