"VI SUPPLICO: CONVERTITEVI!" (REGINA DELLA PACE-MEDJUGORJE)

Mese: Giugno 2023 Pagina 1 di 17

🌹STORIE DI MEDJUGORJE🌹

LE INTERVISTE DI VICKA DI MEDJUGORJE SU RADIO MARIA (3,2)

Vicka di Medjugorje ha tenuto in diretta   su  Radio Maria cinque interviste che sono un importante documento  storico sulle  apparizioni di Medjugorje e una testimonianza di profonda spiritualità mariana. Le pubblichiamo suddividendole in puntate.

(Terza  intervista- Medjugorje 3 Agosto 2000)


“ La  preghiera  deve  animare  l’intera  nostra vita”

Padre Livio: Secondo te quali sono oggi le malattie spirituali più gravi che affliggono la gente?

Vicka: Tutte le malattie interiori sono gravi e pericolose, ma noi non diamo ad esse molta importanza, preoccupati come siamo della nostra salute. Quando al mattino ci alziamo e ci mettiamo davanti allo specchio, guardiamo  a come siamo di fuori, ma non ci chiediamo come siamo di dentro. Dovremmo invece metterci davanti allo specchio della nostra anima e chiederci in che cosa nella giornata dobbiamo cambiare. Dobbiamo interrogare il nostro cuore e capire che dobbiamo cercare Dio e chiedere la sua grazia perché ci purifichi dal male e perché tolga ogni disturbo e ci dia quella pace che è la cosa più importante. Tantissime volte la Madonna parla della pace del cuore. Quando abbiamo la pace del cuore abbiamo tutto. Noi dobbiamo chiedere a Dio questa grazia di donarci la pace del cuore in modo tale che possiamo trasmetterla anche agli altri.

Padre Livio: La Madonna molte volte dice che questo mondo è senza pace e in messaggio afferma: “ Volete costruire un mondo senza Dio, per questo siete infelici”.

Vicka: La Madonna ci ha invitato tantissime volte a pregare per la pace. Anche prima che incominciasse la guerra qui da noi la Madonna ci aveva invitato in più occasioni a pregare per la pace. “ Con la preghiera e il digiuno potete allontanare anche le guerre”, ripeteva nei suoi messaggi. Ma noi pensavamo a qualche guerra in luoghi lontani e nessuno pensava che  potesse arrivare proprio qui nella nostra terra.

 E quando la guerra è arrivata, la Madonna non mi ha detto che stava arrivando, ma l’ho visto dal suo viso, dove si vedeva una sofferenza del cuore, anche se lei col suo sorriso ci dava speranza, forza e coraggio. Noi invece, quando ci invitava a pregare per la pace, ci domandavamo il perché e nessuno ascoltava e prendeva sul serio quel messaggio. Ma lei chiedeva le nostre preghiere perché non venisse quella guerra.

Padre Livio: Mi è sembrato di capire che quando non c’è la pace dentro è facile che arrivino le guerre fuori.

Vicka: Ma guarda Padre Livio, questo è sicuro. Ognuno di noi deve incominciare da se stesso. La Madonna ci vuole dire che il mondo è senza pace perché noi cerchiamo le cose che passano, le cose materiali, che sono sempre al primo posto nei nostri desideri. Dio invece è messo da parte e dimenticato. Ma la Madonna ci ha detto che fino a quando nelle nostre case Dio non è al primo posto, di sicuro il mondo continua senza pace. Quando poi non abbiamo la pace nel cuore, ma l’inquietudine  e la guerra, allora si va sempre avanti così e ognuno di noi è una parte di questo mondo senza pace.

Padre Livio: Senza dubbia la Madonna vuole fare capire alla nostra generazione che senza Dio non avremo mai la pace.

Vicka: Per questo la Madonna è venuta, per dirci che ci ama e che Dio è con noi. Vuole farci aprire pian piano gli occhi del nostro cuore perché possiamo scoprire Dio e il suo amore.

Padre Livio: Quello che fa impressione oggi, rispetto a qualche decennio fa, è il fatto che molta gente vive assolutamente senza Dio e senza preghiera. In molte case non si prega più, non ci sono più i segni sacri, come il crocifisso o un quadro della Madonna, e spesso si muore senza pentimento e senza speranza.

Vicka: Proprio per questo la Madonna ha detto che Dio deve ritornare in mezzo a noi, nelle nostre case e nelle nostre famiglie, così che sia lui il capo della famiglia. La Madonna raccomanda che nelle famiglie si preghi insieme la preghiera del santo rosario e che i genitori preghino con i figli e i figli con i genitori, in modo tale che si possa andare avanti uniti nell’amore di Dio.

Padre Livio: Possiamo allora dire che, affinché Dio sia presente nella famiglia, è necessario che vi sia presente la preghiera?

Vicka: Ma certo. Quando ognuno di noi incomincia a pregare, Dio gli si presenta ogni giorno di più e risponde di cuore a tutti quelli che lo pregano.

Padre Livio: Infatti la Madonna in un messaggio ha detto: “ Nella preghiera scoprirete Dio”. Anche tu hai fatto queste esperienza?

Vicka: Ma questa è una esperienza che tutti noi facciamo quando preghiamo col cuore. La Madonna, quando ha incominciato a insegnarci a pregare, ha detto che la cosa più semplice e più bella è la preghiera del cuore. Per spiegarla ha portato l’esempio di un vaso di fiori che ha bisogno dell’acqua.

“Tutti voi, ha detto la Madonna, avete nelle vostre case un vaso di fiori nel quale versate ogni giorno qualche goccia d’acqua e così la pianta cresce e fiorisce. La stessa cosa avviene anche per il vostro cuore. Se ogni giorno lo nutrite con qualche preghiera, allora cresce come un fiore. Quando invece non date acqua alla pianta di fiori, allora secca e muore. Così avviene anche per il vostro cuore quando non pregate.

Tante volte, dice la Madonna, quando viene il momento di pregare, voi trovate delle scuse, dicendo che siete stanchi o avete altre cose da fare e così rimandate al giorno dopo. Ma in questo modo pian piano vi allontanate dalla preghiera e nel vostro cuore entra il male. Come un fiore non può vivere senza acqua, dice la Madonna, così noi non possiamo vivere senza la grazia di Dio” 

Padre Livio: Esiste un metodo facile e accessibile a tutti per imparare la preghiera del cuore?

Vicka: La preghiera del cuore, dice la Madonna, la si impara non studiando, ma vivendola giorno per giorno e andando avanti nel cammino spirituale.

Padre Livio:  A una persona che non è capace di pregare ( e oggi esistono tante persone che non pregano più da quando sono bambini) quali suggerimenti potresti dare?

Vicka: Ma guarda Padre Livio, qui arrivano tante persone che dicono che è tanto tempo che non pregano e che sono alla loro prima esperienza spirituale. Sono venute qui per rispondere a una chiamata interiore della Madonna e questo è già un primo passo che hanno fatto. Adesso devono andare avanti pian piano, chiedendo a Dio la grazia di imparare a pregare. Dio dà questa grazia che fa crescere, senza fare cose forzate.

Padre Livio: Imparare a pregare è quindi una grazia che va chiesta a Dio?

Vicka: Certamente. Quando noi chiediamo, lui è sempre pronto a rispondere ed è sempre vicino. Quando noi non chiediamo niente, lui ci lascia liberi di fare quello che ci sentiamo e non ci forza. Lui lascia che sia tu a volere e ognuno di noi sceglie come a lui piace

Padre Livio: In tutte le apparizioni moderne la Madonna ha chiesta preghiera e penitenza. Ma mentre a Lourdes e a Fatima è risuonato il triplice “ Penitenza, penitenza, penitenza”, qui a Medjugorje è risuonato il triplice: “ Pregate, pregate, pregate”.  C’è come una sottolineatura dell’urgenza della preghiera.

Vicka: Certamente qui a Medjugorje la Madonna ha messo al primo posto la preghiera, ma con la preghiera noi possiamo fare tutto il resto. Senza preghiera non possiamo fare nulla. La preghiera deve animare l’intera nostra vita.

“LA GLORIA DI MARIA NELL’ ANNUNCIO DEI SEGRETI” – Puntata 33

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Chi perseguiterà la  Chiesa  nel tempo dei segreti? Le rivelazioni della  Madonna a  Bruno Cornacchiola

Carissimo padre Livio,

le scrivo per ringraziarla del lavoro che sta compiendo per la preparazione al tempo dei segreti. Concordo con la tesi che lei sostiene circa il fatto che la Russia sarà protagonista nel tempo dei segreti perché è supportata anche dall’apparizione del 12 Aprile 1947, della Vergine della Rivelazione alle Tre Fontane a Roma contenente il segreto che, a detta del veggente Bruno Cornacchiola, completa quello di Fatima.

Lo stesso veggente sostiene: <<Il messaggio Lucia non lo ha completo, per completarlo deve leggere quello del 12 Aprile 1947 e i successivi che indegnamente ho ricevuti. E’ grande responsabilità il vedere e ricevere dal cielo editti per il mondo che perirà>>, inoltre nel Giugno 1948 aveva scritto <<La Vergine ha fatto capire che il Messaggio di Fatima continua alle Tre Fontane>>. (Libro di Saverio Gaeta, Il Veggente, 2016).

La Madonna a Medjugorje sappiamo rimanda a quell’apparizione citando una frase significativa del messaggio a Cornacchiola circa l’invito a raccogliere le croci frantumate.

La Regina della Pace disse così a Mirjiana il 2 Maggio 2016: Perciò invito voi, miei figli, a osservare bene i segni dei tempi, a “raccogliere le croci frantumate” e ad essere apostoli della Rivelazione. Vi ringrazio”.

Nel segreto di Cornacchiola, si dice: <<Dalla parte d’Oriente un popolo forte, ma lontano da Dio, sferrerà un attacco tremendo e spezzerà le cose più sante e sacre, quando gli sarà dato di farlo>>.

Mentre in precedenza la Vergine della Rivelazione aveva detto: <<Momenti duri si preparano per voi, e prima che la Russia si converta, e lasci la via dell’ateismo, si scatenerà una tremenda e grave persecuzione. Pregate, si può fermare>>. Non ci resta che pregare e confidare nella Regina della Pace.

Marco

Caro Marco,

ti ringrazio per i preziosi riferimenti che mi hai inviato riguardanti le  parole della  Vergine della Rivelazione a  Bruno Cornacchiola,  a  partire  dalla  prima  apparizione  il  12 Aprile 1947.

Innanzi tutto va  detto che  le  apparizioni della  Madonna alle  tre Fontane a Roma  sono rilevanti dal  punto di vista spirituale ed ecclesiale,  come testimonia il  luogo di preghiera vivo e frequentato.

Inoltre  la  stessa  figura del veggente ha lasciato dietro di sé una scia  di luce  per come ha testimoniato e per quello che ha  scritto.

Che cosa ha   aggiunto  la Vergine della  Rivelazione al segreto di Fatima? Dalle  parole che hai riportato vedo due  precisazioni:

Innanzi tutto la Madonna afferma  esplicitamente che  sarà  la Russia,  prima della  sua conversione,  a sferrare contro la Chiesa” una tremenda e  grave  persecuzione”. E’ ciò che  abbiamo sostenuto in questi giorni  sul  ruolo della  Russia nel  tempo dei segreti.

Inoltre  c’è la  chiamata  in  campo di un nuovo soggetto accanto alla Russia:

“Dalla parte d’Oriente un popolo forte, ma lontano da Dio, sferrerà un attacco tremendo e spezzerà le cose più sante e sacre, quando gli sarà dato di farlo>>.” Non  è  difficile identificare questo  nuovo protagonista con la Cina.

Infine c’è anche un esplicito legame profetico con Medjugorje,  perché la  Regina della pace,  in un messaggio a   Mirjana fa riferimento alla “Croci frantumate” che  la Vergine  della Rivelazione  aveva indicato al Cornacchiola  perché  le   raccogliesse.

E’ importante  fare  anche un  richiamo a Civitavecchia,  in quanto  la Madonna lì ha preannunciato, in un messaggio, una guerra  mondiale fra  l’Occidente   e l’Oriente.

A sua  volta  Civitavecchia è collegata  con Fatima, come dimostra  il fatto che Suor lucia ha voluto parlare riservatamente con la  piccola  veggente  Jessica Gregori.

Ciò  che impressiona,  in questa  tela di relazioni tessuta  dalla  Madonna, è un  futuro in cui Roma  è particolarmente  coinvolta,  come d’altra  parte  viene ampiamente confermato  dalle  rivelazione della  Beata Maria  Elena Aiello.

Si  tratta  di Roma  come sede del  Papa e come oggetto dell’attacco delle “Porte dell’inferno”,  che  però   non  prevarranno perché  la  Santa Vergine  lo impedirà.

Ave  Maria

Padre  Livio

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🌟🖋️CI SCRIVONO🖋️🌟

L’anno del  Giubileo 2025 aprirà  la  porta  all’inizio dei segreti?

Carissimo Padre Livio,

Mi permetta una  domanda forse  un  po’ ingenua.  Non potrebbe essere  l’anno del Giubileo 2025 la porta  che  introduce  al  tempo dei segreti?

Grazie  per  tutto

Giuseppina  di  Foggia.

Cara Giuseppina,

non mi  voglio sbilanciare  sull’inizio dei segreti  perché  si rischia di essere  smentiti.  Detto questo  si  sono  due   ragioni per   poter sostenere  una ipotesi del  genere.

Innanzi tutto il  numero 25,  col  quale la Regina della  pace ha  un rapporto preferenziale  di solida  origine biblica.

Inoltre  il  Giubileo   è un anno di  preghiera  e di penitenza e  quindi sarebbe un’ottima preparazione spirituale  per  le  prove che  dovranno  arrivare.

Tuttavia non bisogna dimenticare che il soprannaturale non si presta a  previsioni e arriva quando meno ce  lo  aspettiamo.

Ave  Maria

🌟🖋️CI SCRIVONO🖋️🌟

La scintilla russa.

Carissimo,

espongo qui, in merito ad alcune Email che ho letto sul  blog, le ragionevoli considerazioni per le quali la Russia potrebbe essere la scintilla da cui escano propagandosi per il mondo i segreti di Medjugorje.

Non ci sono dubbi, Se prendiamo Fatima è ragionevole pensare che oltre al Portogallo, citato però in modo benefico, è la Russia che viene indicata come epicentro di errori catastrofici. La Vergine non cita nomi a caso, ma indica e precisa il cuore della questione. Ha scelto Medjugorie come luogo della sua venuta, in una terra slava ai prossimi confini occidentali, è chiaro che allo stesso tempo non demonizza nessun popolo, compreso quello russo ( alla fine la Russia si convertirà) .  Allora bisogna leggere fra le righe, non sono i popoli in sé, ovviamente, ma I LORO LEADER, la loro influenza politico-economica- finanziaria con tutta l’architettura mediatica sociale che ne consegue che svela il nocciolo del problema.

I segreti coinvolgeranno tutti, sia il mondo ateo laico occidentale, sia i protagonisti più a oriente, poiché la questione è la conversione e la salvezza non di un pezzo di mondo, ma di tutto il pianeta. Tuttavia, siccome la Gospa  cita la Russia, mostrando di avere a cuore i suoi figli in modo speciale, ci dà un’indicazione importante, anzi fondamentale, e visto che Medjugorie è incastonata in Fatima, anche non conoscendo l’esatto evolversi delle prossime cose future possiamo intuire come e da dove potrà accendersi la scintilla di importanti sconvolgimenti cruenti.

Bisogna poi conoscere bene l’evolversi di questi ultimi 42 anni Medjugoriani, i fatti del 1990, del crollo dell ‘URSS, la guerra dei Balcani ( già indicata dalla Vergine fin dai primi momenti ben 10 anni prima che scoppiasse) dove tutti non ne vedevano una ragione.

La Madonna, non parla di Russia a caso, e nemmeno la cita per un periodo storico momentaneo, ma è anzi chiaro che questo Paese avrà in sé una fondamentale chiave di svolta per le sorti future del mondo, la storia passerà dalla Russia, e sarà la Russia IL CAMPO DI BATTAGLIA PRICIPALE  conteso fra il cielo e l’inferno dove verrà giocata la partita in diretta connessione a Roma, sede Papale, su questo non ho dubbi e posso aspettarmi di tutto, tipo che il primo popolo al mondo dove nascerà la conversione e la fede più profonda sarà proprio quel luogo da dove partirà l’inferno ( d’altronde è già successo, il cristianesimo ha preso piede nel mondo da Roma antica, l’impero più anticristiano dell’antichità)

Sempre Ave Maria caro P.Livio

Giuseppe.

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Che succede al Cremlino? Alcuni punti fermi

28 Giugno 2023 ore 11:59

di Roberto de Mattei– Corrispondeza Romana

La nebbia che avvolge il Cremlino è diventata più fitta dopo il bizzarro “ammutinamento”, del capobanda Yevgeny Prigozhin. La comunità degli analisti specializzati nell’osservare gli sviluppi interni in Russia non è ancora in grado di spiegare quanto è accaduto, come, ammette uno dei più noti osservatori, Mark Galeotti, della UCL School of Slavonic and East European Studies (“Il Tempo”, 26 giugno 2023). Ma se la celebre definizione di Winston Churchill, che in un discorso alla BBC del 1° Ottobre 1939, definì la Russia: «un rebus avvolto in un mistero che sta dentro un enigma», sembra mantenere la sua attualità, non bisogna ignorare alcuni punti chiari ed oggettivi, che ci possono aiutare a comprendere gli eventi.

Il primo punto riguarda il modo di governare di Putin. L’antico principio del «divide et impera», che i romani usavano contro i propri nemici esterni, è applicato da Putin per combattere i suoi nemici interni. Il risultato è che oligarchie finanziarie, compagnie di ventura, gruppi mafiosi, servizi segreti ed altri apparati geopolitici e militari detengono ognuno una porzione di potere senza che nessuno sia in grado di imporsi all’altro. Senza dimenticare il ruolo del Patriarcato di Mosca, che costituisce un puntello di Putin finché il dittatore è al potere, ma che è pronto a servire il prossimo padrone del Cremlino, come lascia capire l’archimandrita Tikhon di Pskov, in una sua dichiarazione all’agenzia Novosti del 24 giugno (https://ria.ru/20230624/mitropolit-1880194802.html):

 «Che cosa è necessario per evitare una divisione che è fatale per il Paese e per le persone in situazioni critiche? Mantenere la fede e le convinzioni, mettere da parte le lotte e le discordie, per quanto importanti possano sembrare alle parti in conflitto, ed essere in unità con coloro che la Provvidenza di Dio ha messo a governare la Russia, indipendentemente da come questa persona viene chiamata nella storia: Granduca, Zar, Imperatore o Presidente del Comitato di Difesa dello Stato e Comandante Supremo delle Forze Armate dell’URSS… Oggi il Presidente Vladimir Putin porta questo fardello, questa croce e questa responsabilità». E domani? 

I mezzi di cui Putin si serve per mantenere questo complesso equilibrio di poteri, sono spregiudicati, ma coerenti con la sua esperienza giovanile, che è quella di un ufficiale del KGB, formato alla più rigorosa ortodossia comunista. Nella concezione del mondo marx-leninista la dialettica non è solo un principio filosofico, ma uno strumento per creare contraddizioni e conflitti nella realtà che ci circonda. L’arte di neutralizzare i propri nemici non affrontandoli direttamente, ma mettendoli l’uno contro l’altro, fu utilizzata da Lenin, da Stalin e da tutti i loro successori. Se i mezzi non cambiano, muta però il modello politico che viene proposto come fine. Per Putin non è più l’internazionale proletaria, ma la ricostituzione dell’Impero sovietico entro e oltre i confini precedenti al 1991, l’anno in cui l’Unione Sovietica si dissolse. Questo mito unificatore è tanto più necessario, quanto più il sistema di potere è frammentato e policentrico.

Il mito della “Grande Russia” di Putin è analogo a quello della “Guerra patriottica” di Stalin. In entrambi i casi il richiamo ai valori tradizionali è l’elemento di coagulo per giustificare un appello alle armi, che serve anche a eliminare ogni forma di opposizione interna. Putin in questo senso è costretto a combattere ad oltranza l’Occidente, per evitare la guerra civile. Mentre Putin ritrova in maniera strumentale i simboli della vecchia Russia, l’Occidente abbandona le sue radici per sprofondare nel nichilismo. A meno di non immaginare che la Civiltà cristiana, e con essa la Chiesa cattolica, sia definitivamente tramontata e destinata ad essere sostituita dalla “Terza Roma” moscovita. 

La superiorità tecnologica e militare dell’Occidente sulla Russia è schiacciante, ma Putin conta sulla debolezza culturale e morale del nemico, che contribuisce ad alimentare attraverso una sofisticata campagna di intossicazione psicologica. Le prime vittime di questa guerra “guerra ibrida” sono gli ambienti conservatori e tradizionalisti, che riconoscono in Putin il difensore di quei valori a cui l’Occidente ha voltato le spalle. «Non vogliamo combattere per i disvalori dell’Occidente», ripetono questi ambienti, senza comprendere che l’Occidente merita di essere difeso non in nome dei suoi pseudo-valori liberali, ma a causa dei suoi valori autentici, che sono le sue radici cristiane.

John Lamont, uno studioso a cui si deve un’accurata analisi del conflitto russo-ucraino, ha osservato comel’acceso sostegno all’Ucraina da parte dei liberali ha indotto i conservatori a reagire, per reazione dialettica, contro la causa ucraina. Essendo i conservatori impegnati in una “lotta esistenziale” contro i liberali, essi sospettano istintivamente di tutte le cause, giuste o sbagliate, che i loro nemici abbracciano. E’ su questo accecamento dei conservatori che Putin sta facendo leva per vincere mediaticamente, ciò che perde sul campo di battaglia. In realtà sia i “liberali” occidentali che Putin, si sono trovati invischiati in una guerra di cui non avevano previsto le conseguenze

Ha ragione John Lamont, quando osserva che la strategia della maggior parte delle potenze della NATO è di non far vincere né i russi né gli ucraini, al fine di mantenere lo pseudo-ordine geopolitico in Russia e in Occidente. Infatti, osserva Lamont, «le forniture militari fornite all’Ucraina sono sempre state appena sufficienti per permettere agli ucraini di resistere agli attacchi russi, ma non abbastanza per permettere all’esercito ucraino di espellere i russi dal loro Paese. Questa strategia è stata spiegata con il desiderio di evitare un’escalation della guerra, ma il desiderio di preservare la struttura di base dell’ordine globale è probabilmente una motivazione più importante. Ciò smentisce l’affermazione che la guerra in Ucraina sia una “guerra per procura” tra Stati Uniti e Russia (come l’offerta americana di evacuare Zelensky da Kiev subito dopo l’attacco russo; se questa offerta fosse stata accettata, l’Ucraina sarebbe caduta in mano ai russi). Se gli americani fossero interessati a questa guerra per procura, avrebbero dato agli ucraini armi sufficienti per vincere la guerra sei mesi fa» (https://rorate-caeli.blogspot.com/2023/06/russia-and-invasion-of-ukraine-why-are.html#more). 

La fine dell’Occidente è teorizzata da un gruppo di intellettuali che non si rendono conto che ciò che oggi sta crollando è la modernità, nata dalla Rivoluzione francese. Il futuro non appartiene al liberalismo, al socialismo o al nichilismo post-moderno, ma a coloro che in questo orizzonte di tenebre mantengono la loro fedeltà ai princìpi della Civiltà cristiana, che hanno la loro anima nella Chiesa. Questi princìpi possono conoscere momenti storici di eclissi, ma mai di tramonto

E’ in questo spirito che l’Ucraina va aiutata a vincere la sua battaglia, che è quella del vero Occidente destinato a risorgere, non di quello falso, condannato a perire.

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