"VI SUPPLICO: CONVERTITEVI!" (REGINA DELLA PACE-MEDJUGORJE)

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Messaggio della Regina della Pace a Marija di Medjugorje – 25 marzo 2023

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“Cari figli! Questo tempo sia per voi il tempo della preghiera.”


Cari amici,

I Messaggi del giorno dell’Annunciazione sono particolarmente significativi. Anche questo lo è per la sua brevità e la sua serietà.

Infatti, la Madonna, ha dato un messaggio di poche parole, per sottolineare l’importanza di quello che Le sta a cuore.

Già in un’altra occasione, nei primi anni, aveva dato un messaggio con il triplice “Pregate, Pregate, pregate”.

La brevità può anche significare che la Madre non è soddisfatta di come abbiamo fatto la Quaresima e desidera che in queste ultime due settimane che ci separano dalla Pasqua recuperiamo il tempo perduto.

In qualche occasione la Madonna ci ha ammonito dicendo che parliamo molto di preghiera, ma preghiamo poco.

Affrettiamoci ad accogliere il suo invito, facendo un programma quotidiano, in modo che la giornata sia animata dalla preghiera.

Come sappiamo, la Madonna mette al primo posto la S. Messa, poi il Rosario, la preghiera personale e le preghiere del buon cristiano.

In questo itinerario verso la verso la Pasqua dobbiamo mettere anche il Sacramento della Penitenza, in modo tale da risorgere con Cristo a vita nuova nel giorno di Pasqua.

“Nulla è più importante della preghiera” ha detto la Madonna. Con questo breve messaggio lo ha fatto comprendere.

Il fatto che non ci abbia rivolto il consueto “Grazie per avere accolto la mia chiamata” dà al messaggio un tono di severità maggiore, nel caso che non avessimo compreso ciò che dispiace al suo Cuore.

Vostro Padre Livio

COMMENTO DI P. LIVIO AL MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE – 25/03/2023

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🌹STORIE DI MEDJUGORJE🌹

LA MIA VITA PER   LA  GOSPA

Cari amici,  per  una volta alla  settimana,  vi racconto sul Blog  la storia  delle apparizioni della Madonna   a  Medjugorje, così come io  l’ho  vissuta  dai primissimi anni fino ad  oggi.

Vostro  Padre  Livio


16.  L’apparizione quotidiana è una grazia che richiede fedeltà e dedizione

Chi ha avuto l’opportunità di partecipare alla vita quotidiana dei veggenti, sia pure per qualche giorno, si è reso conto che l’apparizione quotidiana della Madonna è una grazia ma anche un impegno che richiede fedeltà e dedizione.

Nei miei soggiorni a Medjugorje ho spesso accompagnato Marija e Jakov in Chiesa per il Rosario, l’apparizione e la S. Messa. Il ragazzino arrivava nella casa di Marija ogni giorno verso le quattro del pomeriggio e, dopo aver atteso che Marija si preparasse, si partiva alla volta della Chiesa per l’inizio del Rosario alla ore 17. In autunno e in inverno il cielo era già buio e raramente c’era una automobile per portare i due ragazzi.

 Dopo la Messa Marija sostava in sacristia per salutare i sacerdoti concelebranti, mentre fuori della Chiesa c’erano sempre dei pellegrini da salutare. Il rientro a casa avveniva non prima della 19.30. Così ogni giorno dell’anno, con lo spostamento di orario nel periodo dell’ora legale. In totale tre ore ogni pomeriggio, a cui andrebbero aggiunti gli incontri notturni sulla montagna che nei primi anni avvenivano anche più volte alla settimana.

Alla domanda se non si fosse mai stancato, Jakov rispondeva candidamente che una sola volta, avendo visto dei compagni che giocavano al pallone, aveva sentito un po’ di rammarico per non poter giocare anche lui. Tuttavia si era poi subito pentito, rendendosi conto che il suo piccolo sacrificio era ricompensato dalla grazia immensa dell’incontro con la “Gospa”

Ora che i veggenti sono padri e madri, l’apparizione quotidiana, preceduta dal S. Rosario, è un appuntamento che coinvolge tutta la famiglia e che richiede una preparazione corrispondente. Non si riceve la Madonna come una qualsiasi visita di amici o di conoscenti. Anche nel caso di impegni importanti, che mai mancano nella vita degli adulti, la giornata va organizzata in modo tale che l’incontro con la Madonna sia al primo posto.

Non di rado, specialmente in caso di viaggi, i veggenti concordano con la Madonna il momento dell’apparizione del giorno dopo. Ciò potrebbe stupire chi non si è calato nella realtà di Medjugorje, dove la Madre di Dio appare in un modo completamente nuovo rispetto al passato, adattandosi con straordinaria flessibilità al nostro modo attuale di vivere.

E’ della Madonna e non dei veggenti l’iniziativa, spesso imprevista, di ogni incontro. Nella sua materna condiscendenza la Madre Si adatta ai bisogni e alle richieste dei suoi “Angeli”. Tuttavia resta il fatto che l’apparizione quotidiana richiede una disponibilità che, col passare degli anni, anzi dei decenni, acquista il valore di un segno di credibilità, ma anche di generosa disponibilità.

Chi infatti potrebbe portare avanti un impegno del genere se non fosse compensato dall’incontro con la Madre di Dio? Chi alla fine non proverebbe stanchezza? I veggenti che ora hanno solo l’apparizione una volta all’anno ( Ivanka e Jakov) o una volta al mese, come nel caso di Mirjana, sentono con sofferenza la privazione del loro incontro quotidiano con la Gospa.

Il settimo giorno delle apparizioni, martedì 30 Giugno, i sei veggenti si sono resi conto a loro spese come l’appuntamento quotidiano con la “Gospa” abbia cambiato la loro vita. Non possono più fare quello che vogliono, ma devono rispondere a una chiamata quotidiana. Anche la scuola e il lavoro sono un impegno quotidiano, ma non così tassativo da non prevedere scappatoie. Con la Madonna non si possono fare le cose alla leggera.

Che cosa è accaduto? Verso le due del pomeriggio sono arrivate due ragazze che hanno invitato i veggenti a fare un giro in macchina. La proposta era allettante, specie per ragazzi che si avvicinano all’età per imparare a guidare. Io stesso ho preso familiarità con Ivan invitandolo a fare qualche giro con la mia macchina, mentre si esercitava per prendere la patente.

 Ivan però quella volta non aveva voglia di andare, mentre gli altri cinque hanno accettato l’invito, pensando che non ci fosse nulla di male. In realtà l’obbiettivo era di tenere lontano i veggenti dalla collina nell’ora dell’apparizione. “Ci hanno ingannati, ci hanno portato a fare una passeggiata. Siamo tornati tardi; perciò non siamo andati a Podbrdo” (Vicka).

 Il giro è stato lungo, intervallato da uno spuntino, e il ritorno è avvenuto verso le nove di sera. Una leggerezza? Senza dubbio, ma comprensibile in ragazzi non ancora addestrati alle insidie della vita. Ma, nel medesimo tempo, una lezione salutare della quale non si dimenticheranno.

Durante il viaggio i cinque ragazzi si rendono conto che le due giovani li hanno tratti in inganno. Ovviamente il piano era stato accuratamente studiato. Il regime ogni giorno ne inventava una, prima di usare la mano pesante. Verso le sei, quando è l’ora dell’apparizione, i veggenti chiedono di fermarsi per potersi raccogliere in preghiera.

 “Non volevano acconsentire. Facevano finta di non capire. Solo quando noi abbiamo detto che, se non si fermavano, ci saremmo buttati fuori dalla macchina, si sono fermate. Siamo usciti, ci siamo allontanati un po’ dalla strada. Abbiamo incominciato a pregare. La Madonna ci è apparsa” (Vicka).

Il fatto non è da sottovalutare. Il settimo giorno evidenzia una particolarità delle apparizioni di Medjugorje. La Madonna non ha scelto un posto specifico, ma la persona dei veggenti. La “Gospa” appare in qualsiasi luogo o parte del mondo dove i veggenti si trovino. Nulla è di ostacolo alla sua venuta. Nel frattempo è apparsa anche a Ivan, che era rimasto a casa. Non avendo osato salire da solo sul Podbrdo stipato di gente, si è fermato un po’ più in basso, dove si è fermato a pregare e la Madonna gli è apparsa.

Tuttavia la modalità dell’apparizione ai cinque ragazzi è particolarmente significativa. Il luogo dove si sono fermati a pregare si trova a Cerno, sulla strada che da Medjugorje porta a Ljubusky. Quando si sono messi a pregare, la Madonna non è apparsa improvvisamente.

“ Noi, da quel luogo vedevamo il Podbrdo e la gente che vi si era radunata. Quando abbiamo iniziato a pregare, sopra la gente è apparsa una nube luminosa. Però subito ci si era accorti che si trattava della Madonna; noi l’abbiamo vista subito chiaramente. Si librava nell’aria; i suoi vestiti ondeggiavano. Veniva verso di noi. Era una cosa meravigliosa; non si può descriverla” Vicka).

 La “Gospa” vuole evidentemente ricordare ai suoi “Angeli” che Lei li aspettava sulla collina, insieme alla gente, come gli altri giorni e ha voluto sottolinearlo anche nel momento del commiato “Quando se ne è andata ha fatto la stessa cosa, come quando è venuta. Dopo aver recitato insieme a noi sette Padre nostro, dopo aver cantato e dopo aver conversato, ci ha salutato ed è andata via…nella stessa direzione dalla quale era venuta. Ancora una volta si è librata in aria lentamente verso Podbrdo; è scesa sopra la gente che aspettava lassù e poi è scomparsa. Ci è dispiaciuto proprio tanto per la gente; ma che cosa potevamo fare?” (Vicka).

La Madonna non ha fatto alcun rimprovero ai suoi “Angeli”. Si impara sbagliando. Forse non c’era soltanto la voglia di fare una passeggiata, ma, la curiosità di sapere se la Madonna sarebbe apparsa anche in un altro posto. La “Gospa” ha maternamente sorvolato e non ha commentato l’accaduto. “Non era proprio contenta, ma ha cantato con noi” Vicka).

Verrebbe da dire che è mamma più delle nostre mamme. Più indulgente  e meno ansiosa, a meno che non si sia di mezzo il peccato. Non ha però lasciato perdere il fatto che abbiano lasciato Ivan solo. Ha chiesto “Dov’è quel ragazzo?”. La Madonna ben sapeva dov’era, dal momento che stava apparendo anche a lui. Ha però voluto richiamare una cosa che le stava a cuore e cioè che i  sei prescelti stessero uniti.

Il rientro si prospettava tribolato. La gente scendeva dal Podbrdo delusa. Aveva aspettato invano i veggenti e la Madonna. Si diceva di tutto: che i veggenti erano fuggiti, che erano stati portati in carcere e via via fantasticando. Intanto le loro famiglie erano in pena. Temevano che ci fosse stato un incidente o che avessero messo i ragazzi in prigione. Non sapevano che cosa pensare.

 Le due giovani scaricano i cinque ragazzi presso la canonica e se ne vanno. Non si vedranno più da quelle parti. In compenso Padre Jozo non si lascia sfuggire l’occasione per fare una lavata di testa e replicare  il suo micidiale interrogatorio.

 “Fra Jozo quella volta ci ha veramente torchiati da tutte le parti: chiedeva questo, chiedeva quest’altro…E poi di nuovo ritornava sulle stesse cose. Roba da bloccare il cervello! …Mi sento male quando mi ricordo di quell’interrogatorio. Tutti noi eravamo già angosciati, perché ci eravamo lasciati ingannare, perché avevamo completamente abbandonato la gente a se stessa. Cercavamo solo di tornare a casa senza essere visti. E lui non ci mollava” Vicka).

Finalmente i ragazzi arrivano a casa, dove raccontano tutto alle loro famiglie. Il bilancio della passeggiata non era certo positivo. La Madonna ci educa anche con i nostri errori. Ad ogni giorno la sua pena. Quella che li attendeva il giorno dopo era ancora più pesante.

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PROFILO DI MIRJANA

Mirjana è nata il 18 marzo 1965 a Sarajevo. Viveva con i genitori a Sarajevo, ma d’estate andava dai nonni a Medjugorje. Il 24 giugno 1981 fu lei, insieme a Ivanka Ivankovic, a vedere per prima la Madonna. Aveva 16 anni e ebbe le apparizioni quotidiane fino al 25 dicembre 1982.

Le autorità comuniste credevano che i veggenti fossero una minaccia per lo stato e i bambini furono trattati duramente: portati via dalle famiglie, interrogati per ore e minacciati di essere uccisi.

Nel settembre 1981, Mirjana fu prelevata da Medjugorje, dalla polizia segreta, e portata a casa sua a Sarajevo e le venne intimato, sotto la minaccia di arresto, di non tornare a Medjugorje. Non le fu neanche permesso di tornare a scuola e solo grazie all’intervento di un amico di famiglia riuscì ad essere ammessa in una scuola per giovani in difficoltà.

Il  24 dicembre 1982, la Madonna annunciò a Mirjana che il giorno successivo sarebbe stata la sua ultima apparizione quotidiana e quel giorno, affidandole anche il decimo e ultimo segreto, la Vergine le disse che per tutta la sua vita avrebbe avuto un’apparizione all’anno il 18 marzo, giorno del suo compleanno, fino alla sua morte.

Mirjana fu devastata non solo perché non avrebbe più visto la Madonna quotidianamente, ma soprattutto per la visione del decimo segreto.

La Madonna l’ha incoraggiata ad essere coraggiosa e l’ha assicurata che ogni volta che era in crisi, la Madonna sarebbe andata da lei.

Il giorno successivo, il 25 dicembre 1982 le disse: “Ora dovrai rivolgerti a Dio nella fede come qualsiasi altra persona. Ti apparirò il giorno del tuo compleanno e quando incontrerai difficoltà nella vita. Mirjana, ho scelto te; Ti ho confidato tutto ciò che è essenziale. Ti ho anche mostrato molte cose terribili. Ora devi sopportare tutto con coraggio. Pensa a me e pensa alle lacrime che devo versare per questo. Devi rimanere coraggioso. Hai colto rapidamente i messaggi. Devi anche capire ora che devo andare via. Essere coraggioso.”

Mirjana entrò in una profonda depressione, ma col tempo imparò ad accettare e vivere la sua vita senza vedere la Madonna ogni giorno.

È Mirjana la prima veggente a cui la Madonna ha affidato tutti e 10 i segreti, alcuni dei quali riguardano castighi per il mondo.

Fu incaricata dalla Madonna a scegliere un prete al quale, quando fosse giunto il momento, avrebbe comunicato i segreti che annuncerà al mondo intero.

In questa apparizione la Madonna ha consegnato a Mirjana una specie di pergamena su cui sono scritti tutti i segreti con le date e gli orari di ogni evento.

Mirjana rimase sbalordita quando, dopo l’apparizione, aveva ancora in mano questo rotolo. Ma cosa ancora più sbalorditivo è che solo Mirjana è in grado di leggere ciò che vi è scritto.

Alla domanda fatta da un’amico sacerdote riguardo al fatto che la Madonna le avrebbe concesso la grazia di apparirle quando era nei guai o in crisi, quando invece tutte le altre persone devono affrontare difficoltà senza una tale grazia. Mirjana ha rispose:

“Padre, non sto parlando dei problemi ordinari della mia vita. I miei momenti difficili derivano dai segreti sul futuro del mondo, che la Madonna mi ha rivelato. A volte, riesco a malapena a farcela quando ci penso seriamente. In quei momenti, la Madonna appare e mi dà forza e coraggio per andare avanti con la mia vita “.

Poco dopo la fine delle sue apparizioni quotidiane, Mirjana cominciò a sentire e vedere interiormente la Madonna. Attraverso queste locuzioni interiori, la Madonna voleva che Mirjana pregasse con Lei per i non credenti, per i lontani.

La Madonna le ha insegnato una preghiera (così come a Vicka), da pregare per i non credenti. La Madonna ha definito un non credente come qualcuno che deve ancora conoscere o sperimentare l’amore di Dio.

Quando la Madonna darà il permesso di rivelare queste preghiere, anche noi, come credenti, avremo la grazia di impararle e pregarle. Mirjana ha detto che questa preghiera è qualcosa di simile al rosario ed è un dono del Cielo che rilascerà una grande effusione di misericordia sui non credenti di tutto il mondo.

Dal 2 agosto 1987, secondo la sua testimonianza, le locuzioni interne si trasformavano in apparizioni e ogni secondo giorno del mese Mirjana vede la Madonna ed insieme a Lei prega per i non credenti.

Queste apparizioni erano private e non si sapeva nulla finché Mirjana non annunciò che la Madonna voleva che fossero rese pubbliche. Il 2 febbraio 1997 è stata la prima apparizione pubblica di Mirjana e da quel giorno, ogni mese il 2, diverse migliaia di pellegrini si riunivano con Mirjana per stare con la Madonna e pregare per i non credenti.

Per diversi anni le apparizioni di Mirjana si sono svolte nella comunità del Cenacolo. Ma alla fine la Madonna ha guidato gli eventi per riportare le apparizioni nel luogo della loro origine, presso la Croce Azzurra.

Il 18 marzo 2020 Mirjana ha annunciato, che durante l’apparizione annuale, la Madonna le ha detto che non avrà più le apparizioni ogni 2 del mese.

Mirjana si è sposata il 16 settembre 1989, con Marco Soldo, nipote di padre Slavko Barbaric, che conosceva fin dall’infanzia. ha due figlie e vive con la sua famiglia a Medjugorje.

L’intenzione di preghiera affidata a lei dalla Vergine è per i non credenti, quelli che non conoscono l’amore di Dio.

(Fonte: La Madonna di Medjugorje)

🙏🌿🕊️IN TEMPO REALE DA MEDJUGORJE 🙏

🙏🌿🕊️IN TEMPO REALE DA MEDJUGORJE 🙏CROCE BLU IN PREGHIERA 🙏ATTESA DELL’APPARIZIONE DELLA REGINA DELLA PACE A MIRJANA- 18/3/2023 🌿🙏💐

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MIRJANA: LA PERGAMENA ARROTOLATA CON SCRITTI I DIECI SEGRETI

Il 23 dicembre 1982 la Madonna mi apparve come al solito; anche quella volta fu un’esperienza bellissima che mi riempì l’anima di gioia. Ma verso la fine mi guardò con tenerezza e disse: “A Natale ti apparirò per l’ultima volta”.

Al termine dell’apparizione ero sconvolta. Avevo sentito bene quello che aveva detto, ma non potevo crederci. Come avrei potuto vivere senza le apparizioni? Sembrava impossibile. Pregai intensamente perché ciò non si avverasse.

(…) Seppi poi che quell’ultima apparizioni era durata 45 minuti, una cosa straordinaria. La Madonna ed io parlammo di molte cose. Passammo in rassegna tutti i 18 mesi passai insieme, quanto ci eravamo dette e che Lei mi aveva rivelato. Mi affidò il decimo e ultimo segreto. Disse che avrei dovuto scegliere un sacerdote per un ruolo speciale. Dieci giorni prima dell’avvenimento previsto nel primo segreto dovrò comunicargli cosa succederà. Poi lui ed io dovremo pregare e digiunare per sette giorni, e tre giorni prima dell’evento il sacerdote lo rivelerà al mondo.

Ognuno dei dieci segreti verranno rivelati in questo modo. (p. 142)

La Madonna mi fece anche un dono prezioso: mi disse che mi sarebbe apparsa una volta all’anno, il 18 marzo, per tutta la mia vita. Il 18 marzo è il mio compleanno, ma la Madonna non ha scelto questa data per questo motivo. (…) Si potrà comprendere perché Maria ha scelto questa data solo quando gli eventi oggetto dei segreti inizieranno a verificarsi. Aggiunse che avrei avuto qualche altre apparizione extra.

Poi mi porse qualcosa simile a una pergamena arrotolata, spiegando che vi erano scritti tutti e dieci i segreti, e che avrei dovuto mostrarla al sacerdote da me scelto per rivelarli quando sarebbe giunta l’ora. La presi dalla sua mano senza guardarla.

“Ora dovrai rivolgerti a Dio in fede, come qualsiasi altra persona”, disse. “Mirjana, ho scelto te. Ti ho confidato tutto l’essenziale. Ti ho anche mostrato molte cose terribili. Ora devi sopportare tutto con coraggio. Pensa a me e alle lacrime che devo versare per questo. Devi sempre avere coraggio. Hai compreso subito i messaggi. Devi anche capire che devo andare via. Sii coraggiosa”. (p. 143)

Il rotolo, di color beige, era costituito da un materiale simile alla pergamena – non proprio carta o tessuto, una via di mezzo. Lo svolsi con cura e vi trovai i dieci segreti scritti in elegante calligrafia, in corsivo. Non vi erano decorazioni o illustrazioni; ogni segreto era scritto con parole semplici e chiare, simili a quelle utilizzate dalla Madonna quando me li spiegò la prima volta. I segreti non erano numerati, ma riportati in ordine, uno dopo l’altro; il primo scritto in alto e l’ultimo in basso; ogni evento con la rispettiva data. (p. 144)

C’è chi ha detto che sono privilegiata perché so cosa accadrà in futuro, ma io non la vedo così. Sarebbe molto più facile se potessi rivelare tutto ora; ma i segreti sono la volontà di Dio. Io sono consapevole della mia debolezza umana e posso affermare con certezza che non sono io a custodire i segreti: solo con l’aiuto di Dio riesco a farlo. (p. 146)

Srotolai la pergamena… Mia cugina la tenne in mano e disse di aver visto qualcosa di simile a una preghiera o una poesia. La mia amica, invece, disse di aver visto una lettera in cui una persona chiedeva aiuto. Nessuna delle due aveva visto la stessa cosa; mi resi conto che solo io potevo leggere quello che vi era scritto mia idea sulla pergamena: la sua esistenza implica che non devo essere necessariamente viva per rivelare i. (…) Se dimenticassi i particolari, Dio Onnipotente mi farebbe dono di ricordarli quando necessario.

“Un giorno un sodato dell’ONU venne a casa nostra. “Abbiamo trovato il vostro appartamento di Sarajevo”, disse, e mi consegnò un pacco contenente i nostri documenti. Fra di essi c’era la pergamena. (p. 274 – dopo il bombardamento della città nella guerra balcanica, NdR)

La Madonna ci sta preparando a tutto ciò che avverrà nel mondo. Ci sta addestrando alla vittoria. Quando gli eventi dei segreti si manifesteranno, sarà tutto chiaro. Capirete, ad esempio, perché la Madonna ha scelto di apparirmi il 18 marzo di ogni anno e il 2 di ogni mese (dal 1987 al 2 marzo 2020, NdR). Capirete l’importanza di queste date e perché appare da così tanto tempo. (p. 323)

(Mirjana Soldo  – Il  mio  Cuore trionferà)

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LE INTERVISTE DI VICKA DI MEDJUGORJE SU RADIO MARIA (2,2)

Vicka di Medjugorje ha tenuto in diretta   su  Radio Maria cinque interviste che sono un importante documento  storico sulle  apparizioni di Medjugorje e una testimonianza di profonda spiritualità mariana. Le pubblichiamo suddividendole in puntate.

(Seconda  intervista- Medjugorje 4 Gennaio 2000)

“Io ringrazio sempre Dio che mi ha dato questo grandissimo dono del sorriso”

Padre Livio: Vorrei soffermarmi proprio sul messaggio della pace, perché non sono molte le persone che lo comprendono in profondità. Quando la Madonna parla di pace, intende non soltanto la pace esteriore, ma quella intima, che nasce dal cuore e che è certamente uno dei beni più grandi che si possa avere in questa vita. Come si fa a ottenere questa pace in un mondo così pieno di inquietudine?

Vicka: Quando delle persone dicono: “ Non si può trovare la pace” , “ E’ troppo difficile” , vuol dire che fanno poco per cambiare. Se noi decidiamo di cambiare il nostro cuore e la nostra vita, allora la pace arriva di sicuro. Bisogna che uno si rivolga a Dio dicendo: “ Signore, cambia il mio cuore, fai tu secondo la tua volontà, perché io voglio vivere con la tua pace. Allora questa pace arriva di sicuro”.

Padre Livio: Si deve quindi incominciare con la preghiera?

Vicka: Senza la preghiera non si può fare nulla. Noi abbiamo trascorso un periodo difficile quando qui dalle nostre parti c’era la guerra e tutti erano preoccupati.  La Madonna però ci ha sempre dato la medesima risposta: “ Pregate per la pace. Con la vostra preghiera e il vostro digiuno potete allontanare anche la guerra. Cominciamo a chiedere questa grazia a Dio e pian piano egli ci donerà la pace.

Padre Livio: Dalle nostre parti non c’è la guerra, però la gente non è in pace.

Vicka: Infatti assai peggiore della guerra che noi abbiamo dovuto affrontare è la guerra all’interno delle famiglie e quella  che c’è nei cuori e nelle coscienze. Lo dico con tutto il cuore che questo tipo di guerra è il più pesante. La nostra guerra ormai è alle spalle e noi ora siamo tranquilli. Ma voi, che non avete avuto quella guerra, vi trovate in una situazione più difficile. Finché non si incomincia a pregare, questa guerra andrà sempre peggio.

Padre Livio: Allora tutte queste persone inquiete e scontente di se stesse da dove devono incominciare?

Vicka: Dobbiamo incominciare nelle nostre famiglie a mettere Dio al primo posto e questa è una cosa bellissima. La Madonna ci ricorda spesso che dobbiamo mettere Dio al primo posto e tutto il resto viene dopo.  Quando facciamo questo, allora arriva la gioia, arriva la pace e arriva la benedizione nelle nostre case.

Padre Livio:  Secondo te si può avere la pace del cuore e nel medesimo tempo continuare a vivere una vita nel peccato?

Vicka: Sicuramente no.  Anche la Madonna dice che quando noi chiediamo una grazia, ma poi non corrispondiamo e, dopo averla ottenuta, continuiamo a fare come prima, allora è come un gioco; giochiamo con le grazie di Dio. La pace non può arrivare nel nostro cuore se noi restiamo nel male. Dobbiamo prima chiedere perdono a Dio e saper perdonare anche a noi stessi. Senza la richiesta di perdono e l’impegno a cambiare vita  non possiamo sperimentare la pace.

Padre Livio: Ti ho sentito una volta affermare che fra tutti i messaggi della Madonna quello che forse ami di più è quello della pace. Per quale motivo?

Vicka: Ho avuto questo grandissimo dono di vedere la Madonna, Regina della pace, che è venuta qui sulla terra per portare la pace. Mi sforzo di aprire il cuore per accogliere questa pace e sono contentissima di poterla dare agli altri. Ma si tratta di una esperienza che non si può spiegare. Non ci sono parole per descrivere questo dono della Madonna che è più forte e più grande di me.

Padre Livio: Col tempo è cresciuta in te questa pace?

Vicka: Ma certo! Però è cresciuta perché io ho voluto. Se lo si vuole, cresce ogni giorno e divine sempre più forte. Chiedo continuamente questa grazia: che la pace cresca ogni giorno di più.

Padre Livio: Tu davanti alla gente ti presenti sempre con un bel sorriso. Si vede che sei contenta. In un mondo scontento esiste il segreto della gioia?

Vicka:  Io ringrazio sempre Dio che mi ha dato questo grandissimo dono del sorriso.  Si tratta proprio di un suo dono. Quelli che mi vedono dicono: “Guarda come è contenta!”  Sicuro che sono contenta, perché ho trovato l’Amore della mia vita. Io posso dire di essere contentissima, perché per me non esiste nient’altro che fare quello che la Madonna vuole. Quando tu fai quello che la Madonna ti chiede e trasmetti la sua pace, la sua gioia e il suo sorriso allora sei contento. Ed è in questo modo che si vede che la Madonna sta qui in mezzo a noi e noi conosciamo la sua presenza.  Si tratta di vivere il suo messaggio e trasmetterlo alla gente. Quando si fa questo, allora non c’è nessuna tristezza, ma solo gioia. Così ogni giorno sei più felice e più contento.  

Padre Livio: Non ti è mai capitato di perdere questa gioia e questa pace?

Vicka: No, no, no! Anch’io, sai, ogni giorno continuo a chiedere alla Madonna: “ Tu sai quante persone io vedo oggi, con quante parlo, quanti malati arrivano. Conservami nella tua pace e aiutami a dare a tutti la gioia con lo stesso amore, in particolare agli ammalati, ai poveri e a quelli che sono lontani da Dio. Concedimi questa grazia di fare tutto quello che tu desideri che io faccia. Ogni giorno è un giorno nuovo, una nuova luce, una nuova gioia. Perché? Perché tu lo vuoi. Tu ogni mattina quando ti svegli rispondi a Gesù dicendo: “ Ecco Gesù, fai quello che tu vuoi”.

Padre Livio: Ma ci sono delle persone che al mattino si svegliano e pensano subito ai problemi, alle angosce e alle preoccupazioni della vita. Tutto questo non toglie la pace?

Vicka: La toglie perché hanno messo al primo posto i loro problemi. Ma la Madonna dice: “ Allontanate dalla vostra mente i problemi e tutte quelle cose che vi disturbano e aprire il vostro cuore alla grazia di Dio” Se tu al mattino quando ti svegli incominci a pensare a questo e a quello, allora dove hai messo Dio? La Madonna vuole che al mattino, quando ci svegliamo, mettiamo subito Dio al primo posto nella nostra mente e nel nostro cuore. Dobbiamo incominciare la giornata con una preghiera, ad esempio un Ave Maria. Se io incomincio la giornata anche con una sola Ave Maria, ma recitata col cuore, ecco che la giornata incomincia con la gioia e con la benedizione.  Se invece ti rivolgi ai tuoi problemi e alle tue preoccupazioni, la pace non arriva, perché non la cerchi.

Padre Livio: D’accordo, però i problemi ci sono e ci assalgono. Per esempio uno non ha la salute, non ha il lavoro, è preoccupato per la famiglia, per il futuro….

Vicka: Ma queste cose dobbiamo presentarle tutte a Dio. Per quanto riguarda in particolare la sofferenza, la Madonna dice che quando Dio dà una sofferenza o una croce, questi sono dei grandissimi doni  del suo amore. Lui sa perché lì dà e sa anche quando li toglie, noi dobbiamo solo dirgli: “ Ti ringrazio per questo dono e se hai ancora qualcosa da darmi, io sono pronta ad accoglierlo, ma in questo momento solo ti chiedo la forza e il coraggio di andare avanti” . La Madonna dice che  oggi pochissimi sono pronti ad accettare il dono della sofferenza. Quando Dio manda qualche croce, subito ci lamentiamo dicendo: “ Ma perché proprio a me?”

Padre Livio: Per la verità sono pochissimi quelli che pensano che la sofferenza sia un dono. I più pensano che sia una disgrazia.  

Vicka: Non è una disgrazia. Io dico proprio adesso con tutto il cuore che questo è veramente un grandissimo dono. Lo affermo per mia esperienza personale, perché io l’ho provato che è un dono.  A Dio dico: “ Tu sai che io sono disposta ad aiutarti. Scegli tu il modo. Io posso stare anche a letto malata. Fai tu quello che vuoi.” Io sono sempre pronta ad accettare quello che Dio mi manda perché so che sono grandissimi doni.

Padre Livio: Perché sono dei doni?

Vicka: Sono doni perché Dio ti manda la sofferenza per aiutarlo nella realizzazione dei suoi piani, per aiutare un tuo fratello o un tuo vicino. Dio dà questi doni perché lui sa chi vuole aiutare.

Padre Livio: Sappiamo, Vicka, che tu hai avuto tante prove. Nessuna ti ha tolto la pace?

Vicka: Nessuna. Per me sono state un’esperienza bellissima. Quando sento che con una sofferenza posso aiutare la Madonna, la accetto volentieri e sono disposta a fare qualsiasi cosa per aiutarla.

(Continua)

Nota: L’intervista è stata data in lingua italiana in diretta con Radio Maria. Col permesso di Vicka la dizione orale è stata leggermente modificata nel testo scritto, al fine di rendere meglio il senso di alcune espressioni.

Medjugorje 4 Gennaio 2000

🌹STORIE DI MEDJUGORJE🌹

LE INTERVISTE DI VICKA DI MEDJUGORJE SU RADIO MARIA (2,1)

Vicka di Medjugorje ha tenuto in diretta   su  Radio Maria cinque interviste che sono un importante documento  storico sulle  apparizioni di Medjugorje e una testimonianza di profonda spiritualità mariana. Le pubblichiamo suddividendole in puntate.

La Madonna chiede di pregare per un suo piano che si deve realizzare

Padre Livio: E’ per noi una grande gioia averti ancora una volta ai microfoni di Radio Maria, nel luogo più intimo che sia possibile immaginare, cioè proprio qui nella tua casa dove trascorri la tua vita quotidiana di lavoro e di testimonianza. Da questo angolo di silenzio e di pace puoi raggiungere un numero incalcolabile di persone, non solo in Italia, ma anche in diverse parti del mondo, in particolare negli Stati Uniti e nel Canada.

E’ meraviglioso come la Madonna si voglia servire di una radio che porta il suo nome per diffondere negli angoli più impensabili della terra il suo appello alla fede, alla preghiera, alla conversione e alla pace.  Quella che la gente attende da te è innanzi tutto la  testimonianza che la Madonna c’è, che ci ama e che si occupa di noi. In questo mondo smarrito e a volte persino tentato dalla disperazione, la certezza della presenza materna di Maria  dà un coraggio e una forza straordinari per affrontare la vita.

Siamo prossimi al passaggio emozionante da un millennio all’altro e la Madonna continua ad apparire ogni giorno dal lontano 1981. In questo tempo a Medjugorje sono arrivati milioni di pellegrini da ogni parte del mondo e insieme ad essi migliaia di sacerdoti e anche alcune decine di vescovi. Questa piccola parrocchia di questo villaggio sconosciuto è divenuta una grande luce fra le tenebre del mondo contemporaneo. In tutto questo tempo tu sei stata presente in un modo assiduo, costante e generoso, persino negli anni bui della guerra. Sei testa la testimone fedele di Maria, alla quale hai donato la vita.

Ti conosco fin da quando eri una ragazza ed ora sei “nel mezzo del cammin di nostra vita”, come direbbe il nostro poeta, Dante Alighieri. Solo Dio sa quante persone hai incontrato, confortato e rallegrato col tuo sorriso in tutti questi anni! Sei stata per molti pellegrini di ogni parte del mondo un punto di riferimento e un esempio di vita. In particolare per gli ascoltatori di Radio Maria sei stata una voce amica, attraverso la quale abbiamo imparato a conoscere i messaggio della Regina della pace. Siamo perciò molto contenti che anche oggi puoi dedicare un po’ del tuo tempo per dare la tua testimonianza e per diffondere i messaggi che la Madonna, nel suo grande amore,  ti dà per tutti noi.. 

Vicka: Prima di tutto desidero salutare con tutto il cuore gli ascoltatori di Radio Maria e fare tanti auguri per questo nuovo anno. Quando arriva qui a Medjugorje Padre Livio è sempre per me una grande gioia e una grazia. Non solo perché qui fra noi c’è Padre Livio, ma anche perché, quando lui viene, abbiamo la grazia di fare questa trasmissione ed io posso comunicarvi con tutto il cuore e con tutta la gioia i messaggi della

Madonna. Sono proprio contentissima  di donare a voi quella grande gioia che la Madonna dà a me e di trasmettervi i suoi messaggi.

Vi dico per prima cosa i messaggi principali che la Madonna dà per  tutti. Essi sono la Fede, la Preghiera, la Pace, la Conversione, la Confessione e il Digiuno.

La Madonna ci raccomanda di recitare ogni giorno le tre corone del santo Rosario, i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi.

Ci invita anche a fare il digiuno, solo a pane e acqua, due volte alla settimana, il mercoledì e il venerdì.

In modo particolare la Madonna ci raccomanda di pregare per avere una forte fede.

Quando la Madonna ci invita alla preghiera, Lei non ci chiede di pregare solo con le parole e con la bocca, ma vuole che ci sforziamo di aprire un po’ ogni giorno il nostro cuore, in modo tale che la preghiera diventi per noi una gioia

A questo riguardo la Madonna ha portato un bellissimo esempio. Tutto voi, dice, avete nelle vostre case un vaso di fiori che bagnate ogni giorno con qualche goccia d’acqua. Voi vedete come questo fiore cresce pian piano fino a formare una bella rosa.

La stessa cosa accade per il nostro cuore. Se ogni giorno nutriamo il nostro cuore con qualche preghiera, allora esso cresce e si apre come un fiore. Ma se per alcuni giorni noi trascuriamo di dare acqua, vediamo come il fiore appassisce e muore. Lo stesso avviene per il nostro cuore quando manca la preghiera.

 La Madonna dice che noi, quando è il momento della preghiera, tante volte troviamo delle scuse dicendo:  “Sono stanco. Ora non mi sento di pregare. Lo farò domani”. Ma il giorno dopo rimandiamo ancora e così ci distacchiamo nella preghiera e il nostro cuore si allontana da Dio.

 La Madonna vuole farci comprendere che, come un fiore non può vivere senz’acqua, così noi non possiamo vivere senza la Grazia di Dio che ci viene dalla preghiera. La preghiera del cuore, dice ancora la Madonna, non è qualcosa che si impara studiando o leggendo libri, ma la si apprende vivendola e facendo ogni giorno qualche passo in avanti.

La Madonna ci invita, poi, al digiuno due volte alla settimana. Però, se una persona è malata, non è necessario che faccia il digiuno a pane e acqua, ma basta che offra un piccolo sacrificio, rinunciando a qualcosa che le piace di più.

Se, invece, una persona sta bene, ma a paura a digiunare perché sente qualche piccolo disagio fisico, allora la Madonna dice che, se il digiuno viene fatto con grande amore verso Dio e verso di Lei, le difficoltà vengono facilmente superate. Ciò che manca è la nostra forte volontà.

Poi la Madonna ci invita a una conversione totale. Lei afferma che tutti noi, quando abbiamo dei problemi, delle malattie o ci troviamo in mezzo alle difficoltà, pensiamo subito che lei e Gesù sono lontani da noi. “ No, cari figli, – dice – noi siamo sempre vicini a voi! Solo aprite il vostro cuore; così potrete vedere quanto noi vi amiamo.”

La Madonna ci invita anche a fare dei piccoli sacrifici, ma ciò che la rende più contenta è quando noi rinunciamo al male e lasciamo una vita di peccato. La Madonna ci dona la sua pace e il suo amore. “ Ma voi – dice – portateli alle vostre famiglie, ai vostri amici e conoscenti!”. Lei ci benedice e prega per tutti noi.  

La Madonna dice anche che Le farebbe particolarmente piacere  se nelle nostre comunità e nelle nostre famiglie pregassimo insieme il Santo Rosario. In modo speciale è contenta quando i genitori pregano con i figli e i figli con i genitori. Quando sono così uniti in preghiera satana non può fare loro del male.

La Madonna vuole inoltre renderci consapevoli che satana opera instancabilmente, distogliendoci dalla preghiera e turbando la nostra pace. Per questo ci esorta ad essere perseveranti nella preghiera. “ La più forte arma contro satana – dice – è il Rosario in mano”.

 Ci raccomanda anche di portare su di noi qualcosa di benedetto, una piccola croce o una medaglietta, in modo tale che sia un segno contro satana che noi le apparteniamo.

La Madonna ci raccomanda in modo particolare di mettere la S. Messa al primo posto. Essa infatti è il momento più importante e più santo, perché Gesù viene vivo in mezzo a noi e noi lo accogliamo nel nostro cuore. Lei ci esorta ad andare a riceverlo senza paura, preparandoci ad accoglierlo degnamente e con amore.  

La Madonna ci raccomanda anche  di accostarci alla Confessione una volta al mese e poi secondo le necessità di ognuno. Ma non possiamo limitarci alla Confessione dei peccati e poi continuare a vivere la stessa vita di prima. Dobbiamo, invece, impegnarci a cambiare e a diventare persone nuove, chiedendo al sacerdote qualche consiglio per poter fare un passo avanti nel cammino spirituale.

La Madonna è particolarmente preoccupata per i giovani del mondo, perché si trovano in una situazione molto, molto difficile, e noi possiamo aiutarli soltanto col nostro amore e con la preghiera fatta col cuore. “ Cari giovani – dice loro la Madonna – tutto ciò che il mondo d’oggi vi offre, passa e voi stessi potete vedere come satana approfitta del vostro tempo libero a suo vantaggio.

Oggi – continua la Madonna . satana opera in modo particolare per deviare i giovani e per dividere le nostre famiglie”. Per questo la Madonna, dopo aver dedicato un anno di preghiere per i giovani, ne ha chiesto un altro per i giovani e le famiglie insieme.

La Madonna ci ripete più volte che questi sono tempi di grande grazia, nei quali siamo chiamati ad accogliere i suoi messaggi e a viverli. Lei ci vinta ad essere i portatori della sua pace e del suo amore e a pregare per la pace del mondo.

Prima, però, dobbiamo conseguire la pace nel nostro cuore, realizzare la pace nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità e così, ricolmi di pace, possiamo p0regare per la pace nel mondo. “ Ma se voi – afferma la Madonna – pregate per la pace nel mondo e non avete la pace nel vostro cuore, questa preghiera non ha molto valore”.

La Madonna in questo momento ci raccomanda di pregare di più, soprattutto per le sue intenzioni e i suoi piani e ci invita anche a prendere in mano ogni giorno la Bibbia, a leggerne qualche riga e poi cercare di viverla nel corso della giornata.

Ci raccomanda anche di pregare per il S. Padre, i vescovi, i sacerdoti e per tutta la nostra Chiesa che ha bisogno delle nostre preghiere. La Madonna in questo momento ci chiede di pregare per un suo piano che si deve realizzare e ci invita a pregare con lei per le sue intenzioni e di aiutarla con le nostre preghiere: In particolare la Madonna prega per la pace e ci invita ad unirci a lei per questa intenzione.

 (Continua)

 Nota: L’intervista è stata data in lingua italiana in diretta con Radio Maria. Col permesso di Vicka la dizione orale è stata leggermente modificata nel testo scritto, al fine di rendere meglio il senso di alcune espressioni.

(Seconda  intervista- Medjugorje 4 Gennaio 2000)

🌹STORIE DI MEDJUGORJE🌹

LA MIA VITA PER   LA  GOSPA

Cari amici,

per  due volte alla  settimana,  vi racconto sul Blog  la storia  delle apparizioni della Madonna   a  Medjugorje, così come io  l’ho  vissuta  dai primissimi anni fino ad  oggi.

Vostro  Padre  Livio


15. I veggenti portati con l’autoambulanza in un istituto psichiatrico

I veggenti di Medjugorje hanno avuto una grazia unica nella storia delle apparizioni mariane. Vedere Madonna quotidianamente per così tanto tempo è infatti un dono fra i più sorprendenti. Anche quelli fra loro che non hanno più le apparizioni quotidiane, hanno ricevuto dalla Madonna la promessa che apparirà loro una volta all’anno per tutta la vita.

Restiamo giustamente stupiti e ammirati per questa eccezionale elezione. Loro stessi se ne rendono conto e sono grati, anche se ben consapevoli di non averla meritata. Tuttavia, quando Dio concede grazie particolari, le associa  a delle croci proporzionate. Più insigne è la grazia e più pesanti sono le  croci. Al riguardo basti pensare alla fanciulla di Nazareth che è stata scelta per divenire la Madre di Dio. Chi più di Lei ha portato la Croce in unione con suo Figlio Gesù?

 I sei ragazzi si sono resi conto ben presto che, cessato il momento paradisiaco dell’incontro con la Madonna, dovevano riprendere il cammino su un terreno brulicante di serpenti e scorpioni. In quei primi giorni la gente dice di tutto. Non manca chi apre il cuore, ma le male lingue imperversano.

 Il parroco diffida e li tiene sotto torchio. Le autorità civili si allarmano e preparano la repressione. I ragazzi confidano alla Madonna i loro timori. La Madre li rassicura e li esorta, ma senza togliere le difficoltà da affrontare. Portare il peso della croce in unione con Gesù è la condizione per seguirlo.

La singolare avventura dei veggenti di Medjugorje  si è svolta fra persecuzioni e tentazioni, come ogni altra vocazione cristiana. Il loro merito sarà proporzionato alla fedeltà con la quale avranno risposto alla chiamata. Santa Bernadette, fino  alla fine della sua vita, sarà tormentata dalla scrupolo di non aver compiuto la sua missione con la perfezione necessaria.

Il sesto giorno, Lunedì 29 Giugno, è la festa di S. Pietro. Poiché è giorno festivo i ragazzi hanno dormito un po’ di più e si sono preparati per andare in chiesa. Ma ecco che all’improvviso arrivano nell’abitato di Bjakovici due automobili. Una di essa è l’autoambulanza di Citluk, una cittadina poco distante, provvista di un pronto soccorso.

Senza dare spiegazioni i sei veggenti vengono invitati a salire. “Che potevamo fare? Con la prepotenza non si ragiona. L’ho sentito dire tante volte da mia nonna. Obbedisci e basta” (Vicka). I sei ragazzi vengono caricati sull’autoambulanza, mentre alcuni familiari vengono fatti salire sull’altra macchina. Ogni particolare è stato preparato accuratamente. Ma, qual’ era l’obbiettivo che veniva perseguito?

Fallita la prima visita medica a Citluk, si replica con più determinazione, portando i ragazzi in un istituto psichiatrico di Mostar. Il presupposto ideologico è sempre quello: la fede sarebbe una puerile illusione, mentre chi dice di vedere la Madonna è un pazzo che ha bisogno di cure. Camici bianchi pronti a spacciare per scienza le loro idiozie non mancano mai sul mercato.

I sei veggenti vengono fatti entrare tutti insieme in una stanza, dove li attende una dottoressa. “ La dottoressa un po’ ci interrogava e un po’ ci prendeva in giro. Era una vera commedia. Lei voleva farci passare per imbecilli. Che noi siamo dei fissati, che siamo dei drogati, che inganniamo la gente e che so io.

 Ci ha rimproverate, noi ragazze, perché eravamo vestite secondo la moda e nello stesso tempo pretendevamo di essere le ragazze della Madonna. Noi abbiamo  cercato come poter fuggire quanto prima da quella casa e badare alle cose nostre” (Vicka).

Per spaventare i ragazzi li portano in una stanza mortuaria. L’effetto desiderato non viene ottenuto. Non si sa se ridere o piangere di fronte a questi espedienti. “C’è sempre qualcuno che muore. E’ normale” (Vicka).  La dottoressa alla fine dimostra di essere una persona onesta. La sua conclusione è quella del buon senso. “Ha detto che è matto chi ci ha portato lì’ e che noi siamo dei ragazzi perfettamente sani. Che altro poteva dire?” (Vicka).

Non tutti i mali vengono per nuocere. O meglio, Dio usa le macchinazioni del demonio per i suoi piani. Da quel giorno i veggenti hanno potuto dire che l’Istituto psichiatrico di Mostar li aveva riconosciuti come dei ragazzi normali. Per la verità non ci sarebbe  bisogno di specialisti per arrivare a una conclusione del genere.

Verso le due del pomeriggio i sei veggenti sono di nuovo a casa. Il giorno festivo ha favorito l’afflusso della gente. La voce che appare la Madonna si è diffusa in tutta la regione. I cattolici croati, da sempre in trincea per la difesa della loro fede, intuiscono la portata storica dell’evento.

 Il Podbrdo brulica di gente come non mai: “ Una marea incredibile! Tutto pieno; uno sopra l’altro. Non c’era posto dove posare i piedi. Chi gridava, chi piangeva…Qualcosa di inverosimile…Con grande fatica siamo riusciti ad arrivare lassù. Davanti a noi andavano alcuni nostri uomini e ci facevano strada; giunti su, hanno formato un cerchio intorno a noi, tenendosi per mano. Senza di loro non ce l’avremmo fatta” (Vicka).

 Quanto tempo è passato da allora? Eppure la scena si ripete anche oggi allo stesso modo, quando la Madonna appare alla croce blu o più in alto, nel luogo delle prime apparizioni. Chi può immaginare che cosa accadrà quando la Madonna lascerà il segno promesso?

La Gospa appare quasi subito. Ha guidato ogni cosa nel migliore dei modi e anche Lei non vede l’ora di incontrarsi con i suoi “angeli”.  Per prima cosa le chiedono se sia contenta della presenza di così tanta gente. La Madonna è felice quando i fedeli accorrono numerosi e lo ha detto esplicitamente in tante occasioni. Lo conferma in particolare col ringraziamento al termine dei suoi messaggi: “Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

“La Gospa sorrideva. Era meravigliosa! Ed era felice. Ma è poco dire che era felice. Questo non lo si può descrivere! Guardava la gente sparsa intorno, poi la pianura fino al monte Krizevac”. La Madonna vede dispiegarsi davanti ai suoi occhi il mirabile piano di Dio per la salvezza del mondo. Chi allora poteva concepire che Medjugorje, un villaggio insignificante, sarebbe divenuta una delle località più conosciute della terra?

I veggenti sanno poco o nulla delle apparizioni mariane precedenti. Si rendono conto che l’esperienza che stanno vivendo segnerà per sempre la loro vita. Un pensiero li tormenta: “Per quanto tempo apparirà ancora la Madonna?” Ora che i decenni sono trascorsi, non ci poniamo più questo interrogativo, quasi che la venuta della Madonna sia un fatto abituale.

Nei primi tempi si viveva nell’incertezza. Il disegno di Dio si svolge un po’ alla volta ed è sempre al di là della nostra immaginazione. Vincono la timidezza e chiedono alla Madonna per quanto tempo sarebbe rimasta con loro.

La risposta ha dell’incredibile: “Ma quanto volete angeli miei”. “Ma per sempre! Questo però non osavamo dirlo. Nessuno sa quanto questo ci ha consolati. E non si andrebbe forse per lei anche in prigione? Ma sì, anche alla morte; dovunque” ( Vicka).

Alla domanda se i veggenti sarebbero riusciti a sopportare tutte le difficoltà dovute al fatto che avevano le apparizioni, la Madonna ha risposto per tre volte: “Si che ci riuscirete, angeli miei. Non abbiate paura; voi sopporterete tutto”.

Tuttavia ad una condizione: credere e fidarsi di Lei. Così è stato fino ad ora e i frutti sono davanti agli occhi di tutti. La Madonna ha parole di incoraggiamento anche per la moltitudine che è accorsa nonostante l’ostilità delle autorità pubbliche, che non tarderà a manifestarsi.

Li invita di nuovo a credere fermamente  e a non avere paura di niente. La Madonna ha innescato una scintilla che diventerà un incendio. Il crollo del comunismo nei paesi dell’Est e in Russia è innanzi tutto avvenuto nei cuori delle persone, quando la paura ha lasciato il posto al coraggio.

La grazia dell’apparizione quotidiana è senza dubbio un dono di inestimabile valore. Quando i veggenti sono davanti alla Madonna, il loro volto si trasfigura ed è come se uscissero da questo mondo. Le angosce si dissolvono, le stanchezze scompaiono, le menti si rischiarano, i cuori si rafforzano.

L’esistenza del soprannaturale diviene un’evidenza. Tuttavia, terminata l’apparizione, si ripiomba nell’oscurità della fede e nell’agone del combattimento spirituale. Ognuno ha di nuovo a che fare con la fragilità della sua carne e con i limiti e le ferite che ogni persona porta con sé.

Ritornano le preoccupazioni, i timori e gli interrogativi di cui abbonda la vita quotidiana. Il rapporto con gli altri è terribilmente  più difficile. Non solo per le maldicenze, le insinuazioni e le invidie dei maligni, ma anche per la volubilità dei buoni, pronti a osannare come a giudicare e a criticare.

Anche per i veggenti vale il proverbio: “Chi trova un amico, trova un tesoro”. La vera, unica e fedele amica è stata la Madonna. Ma questo vale anche per noi.

🌹STORIE DI MEDJUGORJE🌹

LE INTERVISTE DI VICKA DI MEDJUGORJE SU RADIO MARIA (1, 11)

Vicka di Medjugorje ha tenuto in diretta   su  Radio Maria cinque interviste che sono un importante documento  storico sulle  apparizioni di Medjugorje e una testimonianza di profonda spiritualità mariana. Le pubblichiamo suddividendole in puntate.

“Una via Crucis sul Krizevac dalle  quattro di mattina a  mezzogiorno

Padre Livio: Senti, Vicka una volta, erano le quattro di mattina, con te, Suor Elvira e un gruppo di suoi ragazzi abbiamo fatto una Via Crucis sul Krizevac. Fu un’esperienza straordinaria. E’ stata certamente la Via Crucis più lunga della mia vita, essendo terminata a mezzogiorno. Ad ogni stazione tu facevi una preghiera spontanea e ti ho sentito pronunciare una bellissima invocazione che suonava così: “ Grazie Gesù, perché la croce è grazia! Grazie, Gesù, perché la croce è gioia!” Come ti sono uscite queste parole meravigliose dal cuore?

Vicka: Ma sai…non che io sia…Ma è la Madonna che dice che quando Dio ci manda una sofferenza o una croce, questo è certamente un grande dono che Dio ci dà. La Madonna dice che Dio sa perché ci dà questo dono e lui sa quando darlo e quando toglierlo. Noi possiamo solo ringraziare Dio e dirgli: “ Ti ringrazio per questo dono e se tu hai qualche altra sofferenza o croce da darmi, ecco che io sono pronta ad accoglierla. In questo momento ti chiedo solo la tua forza  e il coraggio di andare avanti”. La Madonna dice ancora: “ Voi non sapete quanto valore ha la nostra sofferenza davanti a Dio!”

Chiedere la grazia della guarigione o della sopportazione?

Padre Livio: Ora è chiaro da quale insegnamento venivano quelle parole che hai pronunciato durante la Via Crucis. Ma dimmi ancora una cosa: “Quando uno è malato, che cosa è meglio fare? Chiedere la grazia della guarigione o quella della sopportazione?”

Vicka: Personalmente penso che è meglio chiedere la grazia della sopportazione. Anche la Madonna dice che è bene chiedere a Dio di concederci la grazia della guarigione o altre grazie di cui abbiamo bisogno, pregandolo attraverso di lei che è nostra Madre. Infatti tutti abbiamo qualche croce o qualche necessità. Ma la Madonna è più contenta se noi preghiamo per le sue intenzioni, perché lei già sa ciò di cui abbiamo bisogno. Lei dice che conosce i cuori di tutti noi e sa già tutto quello che vogliamo chiederle e lo concede al momento giusto. Noi dobbiamo pregare per le sue intenzioni e lasciare a lei, quando lo ritiene più opportuno, di intervenire presso Dio per i nostri bisogni.

La preghiera per il Santo Padre

Padre Livio: Quindi è meglio pregare sempre per le intenzioni della Madonna?

Vicka: Sì, è meglio pregare sempre per le sue intenzioni. Lei conosce già le nostre e se noi preghiamo per le sue intenzioni, lei intercede per le nostre.

Padre Livio: La Madonna in qualche occasione ha chiesto in modo particolare di pregare per il Papa?

Vicka: Sì, qualche volta ci ha chiesto di pregare per il Santo Padre, che ha bisogno della nostra preghiera.

Padre Livio: mi pare che la Madonna voglia bene in modo particolare a questo Papa, al quale ha salvato la vita.

Vicka: Ma certamente! La Madonna ama in modo speciale il Papa e lo si vede. Ma lei come Madre ama in un modo infinito anche ognuno di noi che siamo suoi figli.

Perché così tanto tempo?

Padre Livio: Stiamo arrivando verso la fine, ma prima vorrei chiederti una parola per quanto riguarda il futuro. Ormai sono più di diciassette anni che la Madonna appare ogni giorno qui a Medjugorje. Innanzi tutto vorrei chiederti: “Perché secondo te è rimasta con noi per così tanto tempo?

Vicka: Noi abbiamo chiesto una volta alla Madonna perché rimaneva così a lungo, ma lei ci ha risposto: “ Vi siete già stancati?” Da quella volta noi non chiediamo più nulla, finché noi sia lei a dirci qualcosa.

Padre Livio: Per la verità attraverso i suoi messaggi del giovedì e poi del venticinque del mese la Madonna ci ha spiegato più volte la ragione per cui ha deciso di rimanere così a lungo fra noi. Lo ha fatto, lei dice, per sostenerci nelle prove, per insegnarci a pregare, per guidarci lungo il cammino di santità e perché vuole salvare tutte le anime e presentarle a Dio. Mi pare però che per raccogliere un po’ di frutti ha dovuto pazientare a lungo.

Sguardo sul futuro

Padre Livio: Questo lungo tempo che la Madonna sta trascorrendo in mezzo a noi prepara qualcosa di bello per il futuro dell’umanità?

Vicka: Io penso di sì. La Madonna afferma che questi che noi stiamo vivendo sono momenti di grande grazia. Dicendo questo lei certamente voleva dire tanto.

Padre Livio: Secondo te perché sono momenti di grande grazia?

Vicka: Grande grazia perché lei è ancora con noi e ci guida, così che noi ci sentiamo più sicuri, perché se la Madre è qui con noi c’è una serenità, una libertà , qualcosa di diverso….e forse quando non ci sarà più…vedremo. Ma ora è una grande grazia che lei sia qui in mezzo a noi

Quelli che vengono a Medjugorje sono chiamati

Padre Livio: Ho l’impressione che qui a Medjugorje la Madonna dia grazie particolari.

Vicka: Certo, certo, ogni giorno!

Padre Livio: Soprattutto grazie di conversione. Chi arriva qui riceve quella grazia di conversione che non ha avuto altrove.

Vicka: Certamente. La Madonna chiama qui a Medjugorje, dove poi invita alla conversione, purché uno voglia aprire il suo cuore. Vorrei dire una cosa: tutti quelli che arrivano qui sono stati chiamati, proprio chiamati. La Madonna chiama e non c’è nessuno che sia arrivato qui per caso. Tu pensi che sia stato per caso, ma è la Madonna che ha preparato tutto e che ti dà la possibilità. Poi tocca a te rispondere come vuoi.

Padre Livio: Dio ci ha creato liberi e nessuno può decidere al nostro posto. Questo è uno dei messaggi più profondi che vengono da questa terra benedetta. Dipende però anche dalla nostra preghiera se molti si convertiranno. Ma, per ritornare allo sguardo sul futuro, con quale sentimenti dobbiamo guardare avanti: con speranza e con gioia?

Vicka: Certo! Noi dobbiamo guardare avanti con una speranza grande. La Madonna, anche nei momenti duri della nostra guerra, ci ha sempre dato speranza e anche ora Lei con il suo sorriso, con la sua pace e con la sua gioia dà al mondo una grande speranza.

“Carissimi giovani, vi voglio tanto bene”

Padre Livio: Ti ringrazio, Vicka,  per questa magnifica testimonianza. A mia conoscenza non ne avevi mai data prima un’altra così esauriente, mentre così tante persone ti ascoltavano in Italia e nel mondo, anche se tu te ne stavi qui nella tua casetta a Medjugorje.  Ecco, vorrei che, concludendo, porgessi un saluto a tutti gli ascoltatori di Radio Maria, in modo particolare ai giovani e ai malati.

Vicka: Carissimi giovani desidero dirvi che vi voglio tanto bene e che davanti alla Madonna prego in modo particolare per voi e per le vostre famiglie. Anche voi pensate un po’ alle parole della Madonna. Io sono certa che pian piano cambieremo tutti, io e tutti voi, e vi assicuro che non cesserò di pregare per voi.

E voi, carissimi ascoltatori, spero che non vi siate stancati di ascoltarmi per tutto questo tempo. Io come veggente devo anche parlare per trasmettere i messaggi. Per me questa occasione è stata una grande gioia e voglio dirvi che sono sempre contenta quando ho questa possibilità di salutarvi tutti, in modo particolare i malati. Prego in modo speciale per tutti i sofferenti, perché Dio conceda loro la forza e il coraggio di portare questo dono della croce, in modo tale che possano andare avanti.

Desidero dire a tutti che vi voglio tantissimo bene, che vi porto nel mio cuore e che prego per ognuno di voi. Un grande bacione a tutti gli ascoltatori dalla vostra Vicka.

( Nota: L’intervista è stata data in lingua italiana in diretta con Radio Maria. Col permesso di Vicka la dizione orale è stata leggermente modificata nel testo scritto, al fine di rendere meglio il senso di alcune espressioni.

Medjugorje, 3 Agosto 1998, h.14.15 -15.45

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