"VI SUPPLICO: CONVERTITEVI!" (REGINA DELLA PACE-MEDJUGORJE)

Mese: Febbraio 2023 Pagina 1 di 15

UNO SGUARDO DI FEDE SULL’ATTUALITA’

Pensiero Spirituale sul messaggio del 25 febbraio 2023 – Le vesti penitenziali

Cari amici,

il messaggio del 25 febbraio 2023 è ricco di significato ma ha anche espressioni nuove, a cui dobbiamo prestare attenzione per comprenderne appieno il significato immediato e anche quello futuro.

Cari figli! Convertitevi e vestitevi di vesti penitenziali e di profonda preghiera personale e nell’umiltà chiedete la pace all’Altissimo. In questo tempo di grazia Satana vuole sedurvi e voi, figlioli, guardate mio Figlio e seguitelo verso il Calvario, nella rinuncia e nel digiuno. Sono con voi perché l’Altissimo mi ha permesso di amarvi e di guidarvi verso la gioia del cuore, nella fede che cresce in tutti coloro che amano Dio sopra ogni cosa.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Ad esempio, la parola “Calvario” indica certamente il cammino quaresimale nostro e della Chiesa, ma potrebbe fare allusione anche alla processione menzionata nella terza parte del Segreto di Fatima. Sicuramente questa allusione c’è e la Madonna vuole dirci che il tempo dei Segreti sarà anche il tempo della persecuzione alla Chiesa.

A mio parere, anche l’espressione “vestitevi di vesti penitenziali” richiama ovviamente il tempo di Quaresima ma anche qualcosa che avverrà.

Già nella Chiesa primitiva c’erano i gruppi penitenziali a cui appartenevano coloro che avevano commesso peccati particolarmente gravi e prima si essere ammessi all’Eucarestia, dovevano stare fuori dalla Chiesa. Questi peccati gravi erano l’apostasia, l’omicidio con l’aborto, l’adulterio. Successivamente, nella Storia della Chiesa è avvenuto che in caso di calamità (peste, fame, guerra, malattie) la gente, oltre a pregare, facesse processioni penitenziali con delle vesti particolari.

Il riferimento della Regina della pace alle vesti penitenziali sta a indicare che siamo nel tempo delle prove: il virus, la guerra…Che cosa aspettiamo a pentirci dei nostri peccati? «Convertitevi e vestitevi di vesti penitenziali e di profonda preghiera personale» è un richiamo alla gravità della situazione nella quale ci troviamo che facciamo finta di non vedere.

Non ci accorgiamo del tempo che stiamo vivendo. L’umanità è sull’orlo dell’autodistruzione e noi non lo vediamo, continuiamo come se niente fosse a rincorrere le cose di questo mondo.

Questi sono tempi gravi, seri, il sangue scorre sotto gli occhi di un mondo accecato dal male, dall’odio, dal potere.

Nella fede dobbiamo capire che i mali che ci affliggono dipendono dalla nostra condizione di peccato. Dio non ci manda la guerra, ma certamente la Storia dell’umanità (che è spaventosa, in un certo senso, per le atrocità che sono state perpetrate e la violenza che la domina) raccontata dalla Sacra Scrittura e dagli studi di Storia è costellata di orrori. Tutto questo male prodotto dalla natura e dal cuore dell’uomo viene dal peccato originale al quale si sono accumulati tutti i nostri peccati così che Dio, al tempo di Noè decise di mandare il diluvio.

Il pericolo più grave che abbiamo davanti è certamente una guerra nucleare con la quale potrebbe finire la vita sulla Terra. Potrebbe certamente scoppiare e se non è accaduto finora è per grazia di Dio. La Madonna ci ha preservato da progetti nefasti e da errori che si sarebbero potuti compiere in tutto questo tempo.

Affidiamoci alla Madonna, nostra Madre e Madre della Chiesa. Lei conosce il futuro e ci indica la strada che porta alla Salvezza.

Da “La Lettura cristiana della cronaca e della Storia”  

“TEMPO DI FORTEZZA” – Puntata 15

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🌟🖊️CI SCRIVONO🖊️🌟    

Perché nelle  rivelazioni della  Beata   Suor Elena  Aiello si insiste sui peccati  di impurità?

Carissimo Padre  Livio,

sono Concetta  da Avellino ed è  da vent’anni che ascolto Radio Maria.  Vi sono molto grata perché  mi avete molto aiutato nel mio cammino spirituale.

Le  scrivo perché  sono rimasta molto impressionata dalla  lettura che  Lei ha fatto delle rivelazioni della Beata Suor Elena, soprattutto  quelle riguardanti i peccati di impurità, che già  allora dilagavano e riguardavano  anche i  consacrati.

Mi ha colpito il fatto che Dio li vede  come  peccati particolarmente  gravi, mentre  oggi  si sorvola e raramente  se  parla anche  nella Catechesi.

Io, caro Padre  Livio,  penso che,  se  oggi molti  non si convertono, nonostante   i numerosi richiami della  Madonna, uno dei motivi sono i disordini sessuali, nei quali si sono impantanati e  che li rendono schiavi.

Le  parlo per  esperienza  perché,  con l’aiuto di Dio sono riuscita a liberarmi  da una vita disordinata e disperata.

Ora io mi chiedo,  caro Padre, come faranno tutte queste  persone,  che il demonio tiene schiave col vizio impuro, a ravvedersi nel   tempo dei segreti, a  pentirsi dei peccati e  a trovare  chi  li confessi  in  quei momenti di agitazione  e di paura?

Le  chiedo di dirmi francamente,  caro Padre,  se le mie  preoccupazioni sono giuste per  la  sorte di queste anime  o sto esagerando.

Grazie  perché  lei è  un  buon  pastore  per noi  pecorelle  smarrite.

Cara  Elena,

Condivido le tue preoccupazioni per quanto riguarda  i moniti, non solo nelle rivelazione della  Beata  Aiello, ma  in tutta  la  grande  tradizione spirituale cristiana,  già    a partire  dalla  Bibbia,  sulla gravità  dei peccati sessuali, in particolare l’adulterio.

La  ragione  per cui i disordini sessuali di vario genere  comportano  una particolare schiavitù   ce  la  offre San Paolo. 

L’Apostolo osserva che i peccati che commettiamo sono esterni a  noi, anche se  vengono  ovviamente dal nostro cuore incline  al male,  salvo  uno: il peccato impuro, che coinvolge la  nostra persona:  anima, psiche e  corpo.

Per questo motivo ci rende schiavi e la  lotta per dominarlo è fra  le più  ardue della vita.

Tuttavia  il cristiano deve  confidare nella  potenza della  grazia e  scuotersi dalla resa incondizionata  al male.

Deve  cioè  incominciare a  prendere  coscienza di questa schiavitù  particolarmente  deprimente e  iniziare  un cammino di liberazione,  con  l’aiuto dei Sacramenti della Confessione e della Comunione.

Il  pentimento per  i peccati  commessi e  il  proposito di combatterli sono già   uno stato  di  corrispondenza  alla grazia sufficiente  per  salvarsi.

Sarebbe  già un  bella conquista se una persona entra  nel  tempo   dei segreti in questo stato di risveglio spirituale e il desiderio di seguire Dio e   i suoi  comandamenti.

Corre  un rischio  mortale  invece  chi invece si troverà col cuore indurito nel  male e incapace  di un minimo  pentimento,  senza  il  quale  non c’è salvezza.

Ave  Maria

 Padre  Livio

🌟🖊️CI SCRIVONO🖊️🌟    

: Calvario: significato carico di Salvezza tramite la prova

Carissimo P.Livio: Calvario, parola chiave che apre la porta principale degli eventi. Cosa può significare riguardo l’ultimo messaggio di nostra Vergine Maria? 

Innanzitutto, la prima cosa che cade nella mente è “Fatima” la seconda è l’allacciamento, per me quasi scontato ai segreti di Medjugorje, non è solo un semplice messaggio quaresimale come alcuni vogliono far intendere, in 42 anni di tempi di quaresime non era mai stata usata questa parola dalla Vergine . La sostanza è chiara, seguire Gesù che va verso il calvario, mi pare, come dire, seguire la Sua Chiesa (cattolica) che dovrà sostenere una prova forte, subendo gli attacchi di nemici esterni ma pure interni. Su questo non ho dubbi di sorta.

Queste parole pronunciate dalla Gospa stanno avvertendoci che i segreti sono in fase di “Overture”, cioè l’inizio di tempi veramente  contrastanti, nuovi e diversi in cui gli uomini di buona volontà dovranno sostenere nella fede gli eventi prossimi alle porte, solo nel recinto di nostra madre chiesa si potrà accrescere la speranza di un mondo che non potrà battere sulle solite  strade perverse in cui da troppo tempo cammina.

Già da tempo, non pochi cristiani hanno “mollato” i messaggi della regina della pace, attribuendogli significati irrisori e ritenendoli banali, questo è un segno di vaglio già fin d’ora, prima che i segreti da Lei annunciati abbiano inizio; i cuori privi di spirito santo sono preda di svariate seduzioni, fra cui questa “razionalità” rivestita di presunzione che banalizza le cose del cielo, così, là dove è semplice intendere diventa  per questi cuori complicato percepire il pericolo che abbiamo di fronte. 

 Dio manda a loro questo tempo di Grazia, ma pure i desideri dei loro cuori in cui ne rispetta la libera scelta, quindi insieme alla Grazia permette pure la malizia dei loro cuori da cui  si fanno sedurre, mentre nel mondo sta regnando satana… chi sta regnando nei nostri cuori?

Questa è la domanda che ci dovremmo e si dovrebbero  fare. Chi se ne sta fuori da questa salita al calvario crederà di salvarsi la vita, la perderanno in ogni caso, e la perderanno con la stessa banalità con cui non hanno voluto  accogliere Nostra Santissima Vergine  a Medjugorje. Giuseppe – e sempre Ave Maria carissimo

🌟🖊️CI SCRIVONO🖊️🌟    

Mai la  Madonna ha   parlato  così prima  d’ora

Carissimo padre Livio grazie per il suo commento al messaggio della madonna a Megiugorie, sono preziose riflessioni che ci aiutano a riflettere su ciò che la Madonna ci vuole trasmettere. Ho letto la sua risposta al blog sul fatto che dobbiamo seguire Gesù sul calvario concordo pienamente su quanto è stato scritto.

 Il messaggio è molto forte e molto bello, mi ha colpito molto quando la Madonna dice convertitevi vuol dire che ancora non ci siamo almeno parlo per me, poi anche mi ha soppresso quando ha detto satana vuole sedurvi, vuol dire che ancora non siamo forti, di solito il diavolo dopo aver tentato con la seduzione passa alla vessazione e alla persecuzione come ha fatto con Gesù ritornando all’ attacco al tempo stabilito a partire dal Getsemani .

Sono convinta anche io che la Chiesa deve affrontare il Calvario e con essa ciascuno di noi. Penso che i segreti siano alle porte, mai la Madonna ha parlato così prima d’ora. La preghiera profonda e personale vuol dire che ci siamo, non è più tempo di indugiare.

Solo che io finora sono stata come paralizzata in attesa degli eventi inaspettati, ma ora è il tempo di agire di ravvedersi di non perdere la speranza, alla fine siamo nelle mani di Dio, e lui tutto può, gli chiedo la forza e la perseveranza finale, la salvezza dei miei cari e di più persone possibili.

Grazie saluti cari da Anna provincia di Avellino.

COMMENTO AL MESSAGGIO

COMMENTO AL MESSAGGIO DELLA  REGINA DELLA  PACE  PER  LA  PARROCCHIA DEL  25  -02 –  2023

Cari amici,

il Messaggio è  intonato al tempo  di Quaresima e  incomincia con una forte esortazione  della  Madonna  alla conversione:  Convertitevi! E’ lo stesso imperativo con il  quale Gesù ha iniziato la  sua missione.

La chiamata  alla conversione  è  il  messaggio  più importante che  la  Madonna ha  dato  a Medjugorje e che si è  concretizzato  in un numero straordinario   di persone che hanno affollato,  fin  dall’inizio delle apparizioni, i numerosi confessionali a disposizione dei pellegrini.

La Madonna desidera che questo invito risuoni nella  Chiesa in questo tempo di Quaresima ,  durante   il quale invita  a fare  penitenza  per  i  propri  peccati,  a una  preghiera personale  profonda e a supplicare con cuore  umile  il  dono della pace, che  solo l’Altissimo può  concedere.

Nella seconda  parte  del messaggio  la Madonna ci porta  alle tentazioni di Gesù  nel deserto,  con le quali satana  vuole sedurre anche noi e sviarci dalla  via di Dio.

Gesù,  fortificato da quaranta    giorni di preghiera e di  digiuno, ha respinto la  tentazione  di seguire  un  messianismo terreno, che cerca le cose materiali,  la  gloria e il  potere e ha seguito la via della  Croce, per liberarci dalla schiavitù del peccato  e della  morte.

Così  noi tutti, insieme alla Chiesa,  dobbiamo guardare  a Gesù e seguirlo verso   il  Calvario, nella rinuncia e  nel  digiuno, attraverso  i quali conseguiremo la  gioia del  cuore.

E’ la  prima  volta che la  Madonna,   nei  suoi  numerosi messaggi, usa  la parola Calvario.  Si  tratta forse  di un  messaggio  nel  messaggio?

Nella  terza  parte  la  Madre cerca le   parole  più appropriate  per  esprimere l’infinito amore  che ha  per  i suoi  figli ed esprime la  sua gratitudine perché  l’Altissimo Le  concede la grazia di amarci e di guidarci.

Così anche  noi dobbiamo amare  Dio sopra  ogni cosa,  perché  l’amore  fa crescere  la fede e  la  rende salda  in questi tempi in cui  molti la   perdono.

Vostro Padre  Livio

UNO SGUARDO DI FEDE SULL’ATTUALITA’

Pensiero Spirituale sul messaggio del 25 febbraio 2023 – Le tentazioni di satana

Cari amici,

il messaggio della Regina della pace del 25 febbraio è ricchissimo di spunti di riflessione e pieno di allusioni sul momento presente ma anche sul futuro. È necessario analizzarlo in ogni sua parte.

“Cari figli! Convertitevi e vestitevi di vesti penitenziali e di profonda preghiera personale e nell’umiltà chiedete la pace all’Altissimo. In questo tempo di grazia Satana vuole sedurvi e voi, figlioli, guardate mio Figlio e seguitelo verso il Calvario, nella rinuncia e nel digiuno. Sono con voi perché l’Altissimo mi ha permesso di amarvi e di guidarvi verso la gioia del cuore, nella fede che cresce in tutti coloro che amano Dio sopra ogni cosa. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

Oggi approfondiamo questo passaggio: «In questo tempo di grazia satana vuole sedurvi».

Nel Vangelo della Santa Messa di ieri si parlava proprio della seduzione messa in atto da parte di Cristo e quindi questo riferimento della Madonna ha voluto mettere a fuoco quello che sta avvenendo oggi.

Nel deserto Gesù è stato tentato su un punto preciso ma essenziale, ovvero il senso stesso della sua missione. Nell’aspettativa collettiva il Messia sarebbe stato un liberatore politico/religioso, un nuovo Mosè che avrebbe emancipato il popolo dalla schiavitù dei romani e così avrebbe riportato il popolo di Israele alla grandezza del tempo di Davide e Salomone. Questa era l’aspettativa messianica diffusa e anche quella degli Apostoli. Gesù non ha mai negato di essere Messia e di essere Re, specificando però che il suo messianismo non è quello terreno.

Satana propone a Gesù quello che gli uomini desiderano, ovvero le ricchezze, i beni materiali, il cibo in abbondanza. La folla che Gesù aveva guarito e sfamato con la moltiplicazione dei pani e dei pesci voleva proclamarlo Re, Gesù allora fuggì da solo su un monte, dove venne raggiunto da satana.

Satana ha costellato queste tentazioni lungo tutto il corso della missione di Gesù. Matteo racconta queste tentazioni con un ordine ben preciso: dopo la proposta delle ricchezze, satana invita Gesù a buttarsi dal pinnacolo del Tempio. Questo gesto richiama un messianismo di gloria, di miracoli spettacolari nel senso stretto del termine e sono quelli che farà l’anticristo, come dice San Paolo stesso: “la venuta dell’Anticristo avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri” (2 Ts 2,9). L’ultima tentazione, dopo i beni materiali e la gloria, è il potere sul mondo.

Satana sa benissimo che il potere è di Dio e che lui ha un potere molto limitato, concessogli da Dio. Dice il diavolo a Gesù: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai»

Attraverso queste tentazioni, satana cerca di sviare Gesù dalla sua missione, quella che il Padre gli ha affidato ovvero liberare il genere umano dalla schiavitù del demonio.

Nel messaggio del 25 febbraio 2023 la Madonna ha fatto allusione al Vangelo di ieri e al tempo che stiamo vivendo. La Regina della pace ci ha fatto capire che oggi accade alla Chiesa quello che era accaduto a Cristo: in questi duemila anni di Cristianesimo c’è una concordanza nella esegesi spirituale nel dire che le tentazioni a cui Cristo è stato sottoposto saranno le medesime a cui, nel corso della Storia, è sottoposta la Chiesa. Soprattutto nel tempo dell’Anticristo, cioè quando la Chiesa dovrà scegliere fra la via del Calvario o la via del falso messianismo.

Questo è il momento di seguire Cristo verso il Calvario, nella rinuncia e nel digiuno. Questo riguarda tutti, ciascuno di noi.

Non dobbiamo farci prendere dalla mondanità, come la Madonna ha detto nel messaggio del 25 gennaio “l’uomo moderno non vuole Dio”. La modernità è un mondo senza Dio dove l’uomo ha il potere – con l’aiuto di satana – di far sì che si stia bene su questa Terra. Questa è la seduzione del mondo d’oggi dal quale la Madonna ci ha già messo in guardia in tre specifici messaggi in cui denuncia apertamente il modernismo.

La seduzione di oggi, dalla quale dobbiamo guardarci tutti noi cristiani (in primis la Chiesa), è l’illusione che la salvezza venga dallo stare bene in questo mondo. In questo mondo la creazione sarebbe migliore di quella che Dio ci ha lasciato, l’uomo ne sarebbe il creatore, l’artefice.

Si ripete allora la seduzione che Cristo ha affrontato nel deserto e ha vinto.

Tutta la Chiesa è chiamata a vincere questa seduzione e questa sarà anche la tentazione che si presenterà nel tempo dei Segreti. La Chiesa deve combattere contro questa seduzione di una salvezza che non viene dalla Croce e che l’uomo riuscirebbe a darsi per se stesso.

Così come Cristo è stato tentato da satana, allo stesso modo lo è la Chiesa. Così come Cristo ha scacciato satana: «Vattene, satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto», allo stesso modo la Chiesa deve rimanere sulla via dell’umiltà, nella preghiera e dell’affidamento a Dio.

Sulla strada del Calvario la Chiesa risorgerà gloriosa.

Da “La Lettura cristiana della cronaca e della Storia”  

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Ucraina, come finirà la guerra?
Le vie per arrivare a imporre la pace

di Lorenzo Cremonesiì – Corriere della Sera – 27-02 – 2023

Le previsioni dello storico Hrytsak: Mosca conta sul fattore tempo, Kiev deve vincere entro l’anno. «Al posto di Putin un dirigente del Cremlino guiderà la transizione»

Tre considerazioni su questo primo anno di guerra: il fronte occidentale ha tenuto ed è rimasto unito a sostegno degli ucraini; il conflitto si è trasformato nei mesi dal blitzkrieg veloce, sognato originariamente da Vladimir Putin, in lunga guerra d’attrito; l’identità ucraina non è stata forgiata dall’aggressione russa, bensì ha retto proprio per il fatto che era già solida sulle proprie gambe e pronta a combattere per difendersi. Volodymyr Zelensky non ha fatto altro che interpretare fedelmente la diffusa volontà di resistenza della sua gente, da buon attore è stato capace di raccontare i sentimenti ucraini, ecco il motivo della sua immensa popolarità. Sono alcuni dei ragionamenti portanti del «Manifesto per una pace sostenibile» che lo storico 63enne Yaroslav Hrytsak, docente all’Università di Leopoli e autore di una «Storia dell’Ucraina» di prossima pubblicazione in Italia per i tipi del Mulino, presenterà il 4 marzo assieme ad altri intellettuali del suo Paese spinti dalla preoccupazione condivisa per cui «il tempo è a questo punto dalla parte di Putin ed è necessaria una vittoria militare relativamente veloce» per cercare di imporre una pace duratura.

Chi collassa prima?

«Contrariamente alle convinzioni che si era fatto Putin negli ultimi anni e alle previsioni degli euroscettici, l’Occidente si è rafforzato con la guerra, la Nato è riemersa potente e unita. Putin s’illudeva di potere negoziare separatamente con Berlino, Roma, Parigi, Washington o Londra, credendo che ognuno avrebbe privilegiato i propri interessi, ma si è trovato spiazzato dalla loro reazione unanime e forte quando hanno condannato in coro l’aggressione. In sostanza, la guerra ha ricreato l’Occidente», spiega Hrytsak. Ma la cattiva notizia è che ormai le dinamiche del conflitto sono cambiate. «Battaglie che ricordano quelle della Prima guerra mondiale. Certo emergono aspetti tecnologici, ma nell’essenza è una guerra convenzionale, con due nemici più o meno uguali bloccati in una guerra di posizione. Nell’estate del 1917 si calcolava che le forze alleate sarebbero arrivate a Berlino in 70 anni. Lo scorso maggio gli strateghi di Londra valutavano che se i russi dovessero procedere con i ritmi attuali potrebbero prendere Kiev forse nel 2051». La via d’uscita? «Il collasso di una delle due parti. Putin ne è consapevole, ecco perché conta sul fattore tempo, spera che prima o poi i Paesi occidentali abbandonino Kiev».

Le tappe da forzare

Ma il collasso resta molto difficile da prevedere. Nessuno aveva anticipato lo sfascio del regime zarista nel 1917 o quello tedesco un anno dopo e neppure quello sovietico oltre un trentennio fa, certo non nei tempi o nei modi. Tradotto in termini contemporanei, l’Ucraina deve fare di tutto per vincere entro il 2023. «L’Ucraina sta sanguinando, deve terminare la guerra, ma non al prezzo di un compromesso territoriale, deve recuperare i suoi territori sino ai confini del 1991, compresi Donbass e Crimea. Il rischio è altrimenti che la pace sia soltanto una tregua che dia a Putin il tempo per riorganizzare l’esercito e tornare presto ad aggredire più forte di prima. Rischiamo di diventare una nuova Cecenia. Dopo i massacri di Bucha e Irpin, dopo le gravissime violenze russe, nessun ucraino è più disposto al compromesso territoriale».

La successione russa

Non è certo escluso il rischio del collasso ucraino: «Possibile e tuttavia al momento remoto», per ora l’arrivo delle armi occidentali resta invariato e soprattutto la determinazione morale della popolazione ucraina a combattere non è affatto incrinata. «La guerra d’attrito è una sfida tra le risorse delle due parti. Non si dimentichi che il prodotto nazionale lordo della Russia non supera quello della Spagna, mentre le economie dei nostri alleati sono infinitamente più forti». È più probabile il collasso russo e la defenestrazione di Putin. E l’eventualità che alla guida di Mosca emerga un dittatore ancora più fanatico? «Non credo, come non credo possa prendere il potere un oppositore del fronte democratico come Aleksei Navalny. Penso piuttosto a una figura minore tra i dirigenti attuali al Cremlino destinata a guidare la transizione, un po’ come avvenne nel 1991».

Le bugie sulla Nato

Ma cosa risponde a chi in Europa, e specie in Italia, sostiene che le vere responsabilità dell’attacco russo sono della Nato, la quale dopo il collasso dell’Urss non rispettò i patti e si allargò a est? «Stupidaggini e falsità. Al momento del disfacimento sovietico i dirigenti di Mosca furono d’accordo nel lasciare che l’Ucraina diventasse indipendente, guidati dalla convinzione per cui poi sarebbero stati gli stessi ucraini a chiedere in ginocchio di tornare alla madre Russia. Putin ha deciso di invaderci quando ha compreso che volevamo restare nell’Europa libera. Quanto alla Nato, non c’è alcun documento firmato e nessun accordo ufficiale tra le due parti che indichi alcun impegno in quel senso. Anche le memorie dell’interprete di Gorbaciov non ne parlano mai. Inoltre, resta sempre valido il principio sacrosanto di autodeterminazione dei popoli. Dopo la fine dell’Urss furono le nostre popolazioni che in massa chiesero alla Nato di affrancarle dalla minaccia di Mosca. Dai Paesi baltici alla Polonia e all’Ucraina sapevamo che i russi sarebbero presto tornati a cercare di occuparci e ciò dovrebbe essere sufficiente per capire le nostre ragioni, confermate peraltro dall’attacco tragico di un anno fa».

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