LA MIA VITA PER LA GOSPA
Cari amici, per due volte alla settimana, vi racconto sul Blog la storia delle apparizioni della Madonna a Medjugorje, così come io l’ho vissuta dai primissimi anni fino ad oggi.
Vostro Padre Livio
9. Il paradiso esiste
Nei primi giorni delle apparizioni sono già presenti gli elementi fondamentali che caratterizzano gli sviluppi successivi. Non c’è dubbio che la preghiera sia la componente essenziale. All’inizio anche il dialogo fra la Madonna e i veggenti era più fitto.
I ragazzi avevano molte domande da rivolgere, anche a nome della gente e la Madonna, a sua volta, aveva molti insegnamenti e consigli da dare. Per alcuni mesi, quando ha raccontato la sua vita, non ha permesso che le venissero poste delle domande.
E’ la Madonna la regista delle apparizioni, che ne stabilisce la modalità e la durata. I messaggi che la Regina della pace ha dato in questo lungo arco di tempo ormai formano un libro, che è da considerarsi un tesoro di spiritualità per tutta la Chiesa.
Tuttavia la Madonna viene innanzi tutto per pregare con noi. La Madre di Dio, che in cielo intercede incessantemente a nostro favore, porta sulla terra la sua preghiera e ci invita ad unirci a Lei.
Che cosa hanno fatto i veggenti quando, per la prima volta, si sono trovati vicini alla Madonna? Benché fossero confusi e anche un po’ impauriti, sono caduti in ginocchio e hanno incominciato a recitare le preghiere che conoscevano, il Padre nostro, l’Ave Maria ed il Gloria al Padre
Da allora la Madonna le recita con loro, eccezione fatta per l’Ave Maria. Quando i veggenti la recitano, la Madonna sorride felice. Dovremmo ricordarcelo anche noi ogni volta che ci rivolgiamo alla Madre di Dio con la salutazione angelica.
Nei primi tempi la Madonna non solo pregava, ma anche cantava, intonando lei stessa i canti del repertorio parrocchiale e i veggenti si univano a Lei. La sua voce è melodiosa, indescrivibile. Vicka e Ivan affermano che supera anche quella degli angeli che hanno sentito cantare in paradiso.
Anche quando parla è come se cantasse. Mentre la “Gospa” canta e prega sta in piedi, con le mani allargate. Qualche volta le tiene giunte, in genere al “Gloria al Padre”. La Madre di Dio è la preghiera vivente. Che cos’è la preghiera se non Maria in preghiera?
II richiamo all’aldilà è l’altro motivo ricorrente delle apparizioni. La stessa presenza di Maria porta Il paradiso sulla terra e invita a rivolgere lo sguardo sull’eternità. La Madonna sembra avere fretta di ricordare a una generazione, che vaga nelle tenebre della morte, che il Cielo è la meta a cui bisogna tendere.
La prima a vedere e a riconoscere la Madonna nel giorno preparatorio è stata Ivanka, ancora sofferente per la scomparsa recente della mamma. E’ lei la prima a rivolgere una domanda alla Madonna, non appena i veggenti in ginocchio hanno cessato di pregare.
Ivanka è una credente e sa che la morte non è la fine di tutto. Perciò non esita a chiedere come sta sua madre. La Madonna la rassicura dicendo che la mamma sta bene e che è con lei. Non deve perciò essere preoccupata.
In una delle sue definizioni più belle del paradiso la Madonna dirà che “in Cielo c’è la gioia”. Lassù i figli sono con la Madre nella partecipazione della vita divina, in unione con Cristo risorto. La madre di Ivanka era una buona donna, come tante del villaggio, e la notizia che fosse già in paradiso rallegrò la gente, che si sentì incoraggiata sulla via della salvezza.
La Gospa si mostra accondiscendente con Ivanka anche il giorno dopo, quando la veggente le chiede se la mamma le avesse mandato qualche messaggio. La Madonna risponde che la mamma le raccomanda di ubbidire alla nonna perché è anziana. Qui, in poche battute, sono racchiusi degli insegnamenti straordinari che rivelano la realtà ineffabile del paradiso più di qualsiasi trattato di teologia.
E’ vero che in Cielo i beati sono immersi nella contemplazione di Dio, ma è anche vero che sono coinvolti in ciò che accade sulla terra. Come la Madonna coopera attivamente all’opera della redenzione accanto al Figlio suo, così anche le anime gloriose sono attive e presenti nella vita degli uomini.
Quando una famiglia perde una persona cara, per quanto la mancanza lasci una ferita aperta, può essere sicura che, se si trova in paradiso o in purgatorio, possiede un fonte sicura di intercessione e di grazia. In Dio le anime gloriose vedono, anche nei minimi particolari, la nostra vita quotidiana.
La mamma di Ivanka si preoccupa che la figlia quindicenne sia obbediente alla nonna anziana. Se pensassimo di più a queste verità della fede, vivremmo con più serenità le separazioni, spesso tragiche, causate dalla morte dei nostri cari e vivremmo nella serena certezza della comunione dei santi.
Alla domanda di Ivanka se la mamma avesse bisogno di qualche cosa, come la S. Messa o altre preghiere, la Madonna ha risposto che stava bene e non aveva bisogno di nulla. Di che cosa avrebbe bisogno chi partecipa della vita divina?
Non necessità neppure delle nostre preghiere, che vengono offerte per le anime del purgatorio. Tuttavia la sofferenza di chi rimane sulla terra non passa subito, anche se addolcita dalla luce della fede.
Anche dopo l’apparizione Ivanka sospirava: “Vorrei che la mamma fosse con noi, però che possiamo farci?” Al contrario i nostri cari in Cielo vorrebbero che fossimo con loro e pregano incessantemente per questa intenzione.
Se Ivanka avesse visto la madre nella gioia si sarebbe rassegnata prima. Per questo la Madonna non si è limitata a rassicurarla con la sua parola, ma le ha fatto vedere la mamma per ben tre volte accanto a sé.
La presenza dell’aldilà è resa particolarmente concreta nelle apparizioni di Medjugorje, come se la Madonna volesse venire incontro alla nostra debolezza di fede. Sappiamo infatti come la vita eterna sia, fra gli articoli del Credo, quello più soggetto a dubbi e a incertezze.
“ Ho parlato al riguardo con Ivanka alcune volte. Ivanka mi ha detto che sua madre è apparsa per tre volte per breve tempo. Però ogni volta insieme alla Madonna, mai da sola. E tutto è accaduto nei primi tempi. Dice che sua madre non le appare più da tanto tempo.
Ivanka inoltre dice che sua madre le appariva tutta intera: aveva un vestito bianco opaco, con un velo sulla testa. Dice che sua madre l’ha anche baciata tre volte: prima la Madonna e poi sua mamma. Le ho chiesto ancora, dato che per me è una cosa molto misteriosa e interessante, se ha visto chiaramente sua mamma. Ivanka mi ha risposto: “ Come se fosse viva”.
Mi ha detto anche che sua madre, in questi incontri, non ha pronunciato nessuna parola. Mi ha detto che solo una volta le ha un po’ sorriso; la osservava beatamente e con serenità”( Fra Janko Bubalo).
E’ opportuno sottolineare che in cielo le anime beate non hanno ancora il corpo glorioso, come nel caso della Madonna, assunta in cielo in anima e corpo. La Santa Vergine ha un corpo reale, partecipe della gloria di Cristo risorto.
La mamma di Ivanka invece è un’anima beata, in attesa della resurrezione dei morti. Si rende visibile con la sembianza di un corpo, come fanno anche gli angeli, che sono purissimi spiriti. Inoltre la mamma della veggente conserva un profilo subalterno, perché in quel momento è la Madre di Dio e madre nostra il cuore dell’apparizione.
La mamma di Ivanka è l’unica persona che i veggenti hanno riconosciuto nelle loro esperienze dell’aldilà. E’ stato un dono della Madonna per confortare la veggente, ma anche per tutti noi che portiamo nel cuore la sofferenza per la perdita dei nostri cari.
Successivamente la Gospa ha mostrato il paradiso, il purgatorio e l’inferno ai sei veggenti, ma non vi hanno mai riconosciuto nessuna persona. Vicka e Jakov vi sono stati portati col loro corpo, ma senza individuare nessuna persona.
La Madonna vuole rafforzare la nostra fede nella vita eterna, senza indulgere alle nostre curiosità. Molti pellegrini sollecitano i veggenti a chiedere alla Madonna dove si trovi una persona cara che li ha lasciati. La Madonna non risponde, ma piuttosto ci invita a vivere nella preghiera il grande mistero della “Comunione dei santi”.
Nei primi tempi delle apparizioni Fra Janko Bubalo ha fatto chiedere alla Madonna, per mezzo di Marija, se possono pregare per noi quelli che stanno in paradiso e anche quelli che stanno in purgatorio. “La Madonna ha detto che possono pregare per noi sia quelli che stanno in paradiso, sia quelli che stanno in purgatorio” ( Fra Janko Bubalo).
Che le anime purganti possano pregare per quelli che sono nel pellegrinaggio terreno è stato insegnato per secoli dalla Chiesa e praticato dai fedeli. Il fatto che la Madonna lo abbia confermato ci aiuta a comprendere in tutta la sua portata la verità della “Comunione dei santi” che professiamo nel “Credo”.
In modo particolare però la Regina del Cielo sollecita le preghiere per le anime del purgatorio. La Beata Vergine Maria è la Madre di tutta la chiesa, anche di quella parte della chiesa che si sta purificando, in attesa di entrare nella gloria del paradiso.
Pregare per le anime del purgatorio è un grande atto di carità che, a sua volta, ottiene degli intercessori a nostro favore. Non la vana curiosità, che apre spiragli agli inganni del maligno, ma la comunione nella fede e nella preghiera è il giusto atteggiamento che il cristiano deve avere nei confronti dell’aldilà.