"VI SUPPLICO: CONVERTITEVI!" (REGINA DELLA PACE-MEDJUGORJE)

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UNO SGUARDO DI FEDE SULL’ATTUALITA’

Pensiero Spirituale sulla vita senza Dio, morte anticipata

Cari amici, ormai da alcuni anni siamo entrati in quella fase della Storia in cui veramente satana è libero dalle catene, siamo diventati pagani e l’uomo ha messo se stesso al posto di Dio. Per la Madonna questo significa che satana è riuscito, attraverso l’uomo, a mettere se stesso al posto di Dio.

Nel messaggio del 25 marzo 2020 la Madonna ci ha detto che satana regna e per questo motivo noi che abbiamo risposto alla chiamata dobbiamo trovare un’intima unione con Gesù. La Regina della pace ci ha invitato ad andare controcorrente rispetto all’ateismo dilagante che è anche una professione di ateismo e materialismo, ma è soprattutto un vivere in maniera intramondana, prettamente terrena.

Stiamo sperimentando che cosa vuol dire vivere senza Dio perché di fatto oggi molta gente vive così, anche quelli che hanno una “infarinatura” di Cristianesimo perché comunque molti valori cristiani sono rimasti nella società. Tuttavia, il mondo di vivere è assolutamente fuori dal rapporto soprannaturale con Dio che avviene mediante la fede, la Chiesa, i Sacramenti, l’osservanza dei Comandamenti. Le chiese sono vuote, e questo è uno dei segni della deriva pagana della società, ma i segni veri sono quelli esistenziali, basta guardare a come vive la gente. Siamo in gradi di affermare che la nuova Era che ha voluto presentare se stessa come l’emancipazione dell’uomo dalla religione e dalla sottomissione a Dio e ha segnato il passaggio dalla dipendenza all’autonomia assoluta. L’uomo della nuova Era, sull’onda di questa emancipazione, avrebbe preso in mano la sua vita abbandonando la religione cristiana e aderendo alla religione dell’uomo.

Oggi la religione cristiana non appare nella comunicazione e la gente la pratica in maniera riservata; non siamo diventati tutti pagani ma è cambiata l’architettura globale, le persone vivono veramente senza Dio. La vita senza Dio è una morte anticipata, è la morte dell’uomo nella sua totalità cioè a livello fisico, psichico, intellettuale, comportamentale, soprannaturale. È una morte dell’essere umano che sprofonda nella palude del male.

Il 25 ottobre 2023 la Regina della pace ha detto: «I venti del male, dell’odio e dell’inquietudine soffiano sulla Terra per distruggere le vite»; l’anno precedente, sempre il 25 ottobre, aveva detto: «l’umanità ha deciso per la morte». I venti del male, dell’odio, dell’inquietudine, dell’agitazione altro non sono che il soffio di satana sul mondo che ormai è sotto il suo influsso perché non ha più neanche il riparo della fede.

Quando abbiamo la fede, seguiamo Cristo e la via della Salvezza, abbiamo indicatori di strada che sono i Comandamenti, siamo illuminati dalla luce della Parola di Dio, possiamo attingere a sorgenti d’acqua che sono i Sacramenti. Sulla via della perdizione, invece, siamo in balia del vento che soffia e ci sbatte qua e là fino a farci precipitare nell’abisso.

Viviamo in un mondo che man mano che si allontana da Dio sprofonda nell’abisso della morte totale. Siamo come il tralcio che se viene reciso non diventa subito secco ma muore lentamente; se lo stesso tralcio rimane attaccato alla vite non muore, rimane rigoglioso. A che cosa servono i tralci secchi se non per essere bruciati?

L’umanità senza Dio è proprio come il tralcio che è stato reciso e lentamente sta appassendo prima di morire. Non c’è speranza di vita, siamo nella palude della morte che pian piano ci sta facendo sprofondare. Sembra una descrizione che pecca di pessimismo, ma non è così. La Madonna in tutti questi anni ci ha descritto la progressiva malattia e morte dell’umanità e delle anime che vanno verso la perdizione. L’umanità senza Dio è proprio il ramo tagliato dall’albero che inevitabilmente secca. Questa è la condizione umana senza Dio che per grazia della Conversione viene rinnestato e riprende vigore oppure serve solamente per essere buttato nel fuoco. Sono immagini evangeliche che nel tempo sono andate nel dimenticatoio ma la Madonna le ha utilizzate nei suoi messaggi per descrivere la situazione attuale; la Madonna descrive il mondo in cui satana regna, è una descrizione di morte, di disperazione, di angoscia, di paura, di schiavitù. Più una persona si allontana da Dio e più si svuota, è distrutta dentro. Satana soffia per distruggere le vite.

La vita senza Dio è una morte anticipata e irrefrenabile che ci porta al culmine e all’abisso dell’inferno. È in questa situazione che comprendiamo quanto Cristo sia Via, Verità e Vita; quanto la sua presenza attraverso la Chiesa sia necessaria; e quanto sia una grazia immensa e inestimabile la presenza della Madonna che ci ravviva nella fede ci incoraggia e ci tira fuori dalla caverna nella quale ci siamo rinchiusi.

Cristo è vivo ed è presente. La Madonna è qui per guidarci, per aiutarci a ritrovare la via. Senza la conversione andiamo inevitabilmente verso la morte. Senza Dio l’uomo muore.

Da “La Lettura cristiana della cronaca e della storia”

UNO SGUARDO DI FEDE SULL’ATTUALITA’

Pensiero Spirituale sul combattimento spirituale personale

Cari amici, il combattimento spirituale personale riguarda la vita cristiana ed è strutturale al cammino di santità. Combattere significa lottare contro qualcosa o per qualcosa. Il combattimento spirituale è la lotta per uscire da una situazione di male, di peccato, di morte e quindi di pericolo per la salvezza eterna della propria anima ed è proprio questo l’obiettivo della vita cristiana. La vita del cristiano è una lotta contro le potenze del male che vogliono portare alla perdizione eterna la nostra anima. Dal momento della Redenzione di Cristo siamo stati chiamati tutti alla santità, dobbiamo percorrere questo cammino.

Mettere a fuoco quali sono gli ambiti e i nemici di questo combattimento spirituale è molto importante ed è ciò che ha fatto la teologia cristiana in oltre duemila anni; anche mistici e teologi in tutti questi anni hanno evidenziato i nemici contro i quali dobbiamo combattere quotidianamente per salvare la nostra anime e nel medesimo tempo ci hanno rivelato quali sono gli aiuti che vengono dal Cielo, in particolare la grazia di Cristo, i Sacramenti, la Parola di Dio e la preghiera personale. I nemici del combattimento spirituale sono la carne, il mondo e il demonio. Essi hanno come obbiettivo quello di portarci alla perdizione eterna ed è contro di essi che dobbiamo combattere quotidianamente.

La carne      
Con la parola carne si intende la nostra natura umana ferita dal peccato originale. Pur avendo ricevuto il Sacramento del Battesimo ed essendo passata dal potere delle tenebre alla libertà dei figli di Dio, la natura umana ha conservato dentro di sé una ferita che il Concilio di Trento ha chiamato concupiscenza ed è la tendenza al male, che non è peccato ma è una spinta al peccato. La natura umana è ferita ma è stata redenta dalla grazia ed è abitata da Dio, con il Battesimo diventiamo tempio dello Spirito Santo e, crescendo, le conseguenze del peccato originale che è stato cancellato si fanno sentire e se non lottiamo per tenerle a bada prendono il sopravvento e diventano i vizi capitali. Con la grazia siamo in grado di estirpare e dominare la tendenza al male e tale è lo splendore della luce che le tenebre devono ritirarsi. La ferita del peccato originale è il nemico peggiore perché opera in noi, è dentro di noi ed è la radice di tanti mali come Gesù spiega nel capitolo settimo del Vangelo di Marco: Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. Dal di dentro, infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo. Per dominare se stesso, allora, l’uomo deve combattere spiritualmente. È la grande battaglia della vita che decide anche la salvezza eterna della nostra anima. La carne è indubbiamente il nemico più infimo perché anche quando si pensa di averlo dominato, in realtà rimane insito e opera in noi attraverso l’autoproclamazione di santità. La virtù dell’umiltà è la migliore di tutte in questi casi e a essa devono ricorrere quelli che sono molto avanti nel cammino di santità per non peccare di presunzione. La carne è un nemico difficilissimo da battere.

Il mondo     
Il mondo è esterno a noi e con le sue tentazioni, con le derive, le false luci, le false gioie, i falsi onori e i falsi amici che trascinano al male. Dobbiamo allora costruire uno scudo facendo delle scelte consapevoli di quello che prendiamo dal mondo e delle persone che frequentiamo. I mass-media ci invadono da mattino a sera, siamo continuamente tempestati da tentazioni e false luci che il mondo ci propone. Se non stiamo attenti il mondo finisce per addomesticarci, per darci i suoi pensieri, i suoi vizi, le sue prospettive.

Il demonio  
Il demonio difficilmente agisce direttamente. Nel tempo che stiamo vivendo, però, satana agisce nei cuori delle persone scatenando odio, guerra e violenza. Basta guardarsi intorno e ascoltare le parole della Madonna che nei suoi messaggi lo chiama per nome, dice proprio “satana” o “il diavolo”. Satana interviene direttamente per sviare, per offrire, per sedurre, per distruggere con quello che offre. Abbiamo molte testimonianze di santi che descrivono fino a che punto satana è arrivato a tentarli. Mi ha molto colpito il racconto della Valtorta di satana che tenta la Madonna ai piedi della Croce cercando di portarla alla consapevolezza di esserci sbagliata. «Egli risorgerà. Inutilmente voi diffidate della mia ragione e siete ciechi alla verità che Egli vi disse. Inutilmente tenta Satana di insidiare la mia fede. A redimere il mondo manca anche la tortura data al mio cuore da Satana vinto. La subisco e la offro per i futuri. Addio, Figlio! Addio, mia Creatura! Addio, Bambino mio! Addio… Addio… Santo… Buono… Amatissimo e amabile… Bellezza… Gioia… Fonte di salute… Addio… Sui tuoi occhi… sulle tue labbra… sui tuoi capelli d’oro… sulle tue membra gelide… sul tuo Cuore trafitto… oh! sul tuo Cuore trafitto… il mio bacio… il mio bacio… il mio bacio… Addio… Addio… Signore! Pietà di me!».  
Quando satana attacca è feroce e in questo momento è libero dalle catene e sta attaccando l’umanità per portarla alla perdizione.    


Da “La Lettura cristiana della cronaca e della storia”

UNO SGUARDO DI FEDE SULL’ATTUALITA’

Pensiero Spirituale sul vivere i Comandamenti

Cari amici, il 25 dicembre 2012 la Madonna è apparsa a Medjugorje con Gesù Bambino tra le braccia e non ha dato messaggio, ma Gesù Bambino ha iniziato a parlare e ha detto: «Io sono la vostra pace, vivete i miei Comandamenti».

L’umanità sembra aver perso la bussola morale che sono quei Comandamenti che Dio ha impresso nella mente e nel cuore di ogni essere umano e che sono percepiti dalla voce interiore della coscienza per cui quando noi agiamo in conformità ai Comandamenti la voce della coscienza ci approva; rimorde quando invece agiamo in un modo diverso alle indicazioni dei Comandamenti.

È necessario partire dal presupposto che i Comandamenti non sono solamente la legge di Dio che ha rivelato a Mosè e che Cristo ha perfezionato riportandoli alla purezza originaria e sintetizzandoli nel Comandamento dell’amore, come Lui stesso ce lo ha rivelato. I Comandamenti sono prima di tutto una realtà interiore impressa nell’essere umano e sono stati codificati nella stessa struttura spirituale dell’uomo. Ogni essere umano, a partire dalle origini, nell’anima spirituale immortale ha impresso questo principio di moralità, questa luce che è stata espressa poi nei Dieci Comandamenti ma che comunque riguarda tutto l’agire dell’uomo.

I nostri progenitori sono stati creati in uno stato di grazia che, come sappiamo, è stato perduto ma questo principio di moralità non è stato cancellato. Forse è stato un po’ offuscato, ma ogni uomo è in grado con le potenze della sua anima (intelligenza, volontà e libertà) di percepire quali sono i principi fondamentali della legge morale che riguardano Dio e il prossimo.

Ogni essere umano con la sua intelligenza può arrivare alla conoscenza dell’esistenza di Dio e delle sue perfezioni come la bontà e l’onnipotenza; allo stesso modo l’uomo, con la sua intelligenza, può arrivare a percepire i principi morali insiti nell’uomo stesso.

A quelli che hanno la luce della fede e la grazia dello Spirito Santo si apre un panorama molto più ampio ed elevato che è amare con l’amore stesso di Dio che ci viene dato dalla Croce di Cristo. Anche gli altri hanno dentro di sé questi principi di moralità che illuminano e guidano l’uomo nel suo cammino. Tutti hanno la voce della coscienza che approva se l’uomo fa il bene, disapprova se fa il male.

Ci sono anche dei condizionamenti cioè la presenza del male che è in noi come retaggio del peccato originale e la presenza del male fuori di noi che ci devia e ci tenta. L’uomo può deviare dai Comandamenti, può arrivare a commettere degli errori e sarà Dio a giudicare ciascuno in base alla propria responsabilità personale.

L’umanità oggi sta degradando paurosamente verso forme di cattiveria, di forza bruta, di prepotenza, di potenza di inganno che è una depravazione dilagante tangibile. Come può l’uomo arrivare a tanto? Lo fa con una sua personale responsabilità. Il Creatore ha impresso nell’anima spirituale immortale dell’uomo il sigillo del Suo splendore di santità, quindi l’uomo stesso decide se seguire questi principi di moralità o no.

Se il mondo è degradato e siamo arrivati a forme di disumanità inaudite è perché l’uomo ha scelto liberamente di non seguire i principi morali che Dio ha impresso in ciascuno di noi.

Tutti gli uomini, non solo i credenti, hanno impressi i principi di moralità che sono, poi, i Comandamenti che sono dieci ma che si declinano a loro volta in tutti gli aspetti della vita e dei rapporti con Dio e con il prossimo.

Saremo tutti giudicati in base a questi principi di moralità che sono incancellabili. È vero, è possibile tacitare la coscienza quando ci fa comodo, ma in sé e per sé tutti hanno la possibilità di discernere il bene dal male.

Di fronte a questo degrado generale, almeno noi cristiani che abbiamo la luce della fede che illumina e amplifica i Comandamenti, dobbiamo essere una diga con la testimonianza della nostra vita, con la nostra coscienza retta che riflette la voce di Dio, con la nostra parola che indica la via del bene, con l’esempio.

Oggi come mai prima è necessaria una diga che fermi questa ondata di male che sta travolgendo il mondo.

Da “La Lettura cristiana della cronaca e della storia”

UNO SGUARDO DI FEDE SULL’ATTUALITA’

Pensiero Spirituale sulla virtù della perseveranza

Nei Vangeli troviamo spesso l’esortazione alla perseveranza. Non basta iniziare il cammino spirituale, bisogna saperlo portare avanti giorno per giorno, fino alla fine. Lo stesso San Paolo ci dice che chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvo. Difatti, anche la Chiesa nella sua spiritualità ha sempre esortato i fedeli a chiedere la grazia della perseveranza finale, cioè di perseverare fino alla fine.

La virtù della perseveranza è particolare perché nella visione cristiana la santità è un lungo cammino. È vero che ci sono Santi che hanno bruciato le tappe e ci sono anche tanti Santi giovani o giovanissimi, ma nella sua struttura la santità è un lungo cammino.

La spiritualità classica distingue tre tappe del cammino di santità. La prima è la conversione, la seconda è la purificazione, la terza è l’unione intima con Dio che deve essere coltivata sempre più fino al momento dell’abbraccio con Cristo, cioè quando lasciamo questa Terra ed entriamo nella gloria celeste.

La virtù della perseveranza è un elemento fondamentale della vita cristiana perché la vita cristiana è un pellegrinaggio, è un cammino lungo quanto Dio stabilisce, è un tempo di prova che ha il suo culmine proprio nel momento in cui lasciamo questa Terra per entrare nella gloria del Cielo. Nella visione cristiana della vita il Comandamento fondamentale è proprio quello di perseverare sulla via della salvezza fino alla fine; guai a noi se cedessimo quando il diavolo intensifica i suoi assalti nei momenti finali per diminuire la nostra gloria del Cielo, per farci deviare, per confonderci. Sappiamo che nelle vite dei Santi gli ultimi anni sono stati i più tribolati; a riguardo basti pensare alla vita di Santa Bernadette che fino alla fine è stata bersagliata da satana che cercava di tentarla, soprattutto di scoraggiarla, di insinuarle che non era stata fedele al grande dono che aveva avuto di vedere la Madonna. Bernadette era un’anima piuttosto scrupolosa aveva bisogno di sentire predicazioni sulla Divina Misericordia, come se lei fosse stata indegna di questa grazia e non l’avesse fatta fruttificare come la Madonna si aspettava. Ma erano tutte insinuazioni del diavolo, tanto che fino agli ultimi giorni la fanciulla faceva benedire il suo letto con l’acqua benedetta.

Il diavolo ci tenta fino alla fine. Maria Valtorta scrive che negli ultimi anni della sua vita Gesù aveva collocato la sua anima nel cuore di Maria perché il tentatore non potesse deviarla proprio nell’ultimo tratto di strada della sua vita.

Dobbiamo collocare la virtù della perseveranza nel tempo che stiamo vivendo. La Regina della pace ha detto che è venuta per l’ultima volta a chiamare l’umanità alla conversione. Dal primo giorno delle Apparizioni a Medjugorje è iniziato un lunghissimo cammino che dura ancora. Ormai i tempi sono maturi e ci avviciniamo sempre di più al tempo dei Segreti. C’è l’attesa che si realizzi quello che la Madonna ha detto, cioè il tempo dei Segreti nel quale il mondo cambierà, attraverso gli eventi che accadranno e attraverso la nostra risposta a questi eventi di grazia. Nonostante i segni dei tempi che evidenziano l’imminenza della grande battaglia escatologica e nonostante sia evidente che siamo in un tempo di svolta, abbiamo quasi voluto mettere delle scadenze al Cielo poiché questi eventi tardano ad arrivare. Non dobbiamo dimenticare che gli eventi dei Segreti hanno una data precisa che la Madonna ha scritto su una pergamena che ha consegnato nelle mani di Mirjana; sono eventi fissati. Ciononostante, non abbiamo saputo collocarci nel giusto atteggiamento psicologico, che è quello di una preghiera costante e di una serenità operosa; non abbiamo ascoltato gli inviti accorati della Regina della pace che più volte ci ha detto di vegliare nella preghiera ed essere pronti nelle opere di bene.

Dobbiamo, allora, vivere questo tempo con un atteggiamento di attesa e al contempo di preparazione e fortificazione. È accaduto, invece, che chi aveva una fede tiepida si è lasciato andare e non ha perseverato, tanti si sono lasciati sedurre dal dubbio e dallo scoraggiamento.

Per arrivare preparati al tempo dei Segreti dobbiamo fortificarci prima, perseverando nella fede e facendo in modo che il diavolo non ci tenti insinuando in noi dubbi e scoraggiamento. La perseveranza è una virtù da coltivare giorno per giorno, è rimanere sul cammino della fede ogni giorno con un atteggiamento di attesa fiduciosa animata dalla preghiera, dalla pazienza e dalle opere di bene. Riempiamo le nostre giornate di preghiere, di opere buone, di testimonianza, di attività che servono per chiamare le anime e avvicinarle a Dio. Dobbiamo essere operosi in modo tale che quando il Signore ci chiamerà nel giorno che ha stabilito per entrare nella battaglia saremo nella schiera di quelli preparati, fortificati, pronti a vincere. Quelli che staranno a vedere saranno travolti non meno di quelli che se ne saranno disinteressati totalmente. La tentazione di abbandonare il cammino di fede può far perdere molti Apostoli alle schiere di Maria, cerchiamo di premurarci perché ogni nostra giornata sia serena, gioiosa, piena di preghiera e di opere buone. Quando arriverà il tempo della battaglia, se avremo perseverato nel cammino di fede, saremo pronti.

Da “La Lettura cristiana della cronaca e della storia”

UNO SGUARDO DI FEDE SULL’ATTUALITA’

Pensiero Spirituale sulla Divina volontà

Sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra è una delle invocazioni fondamentali del Padre Nostro. Come dice Dante Alighieri E in la sua volontade è nostra pace, nella Sua volontà è la nostra pace.

L’accoglienza della Divina volontà nella propria vita ha avuto un’interprete straordinaria che è una mistica italiana, Luisa Piccarreta, che ci ha lasciato opere monumentali di rivelazioni sulla Divina volontà. Il regno della Divina volontà sarà quel regno di pace che avremo dopo il tempo dei Segreti. Nel tempo dei Segreti ci sarà la pace perché gli uomini faranno la volontà di Dio, che è Amore e pace.

Nel Cristianesimo semplice, umile, del popolo, in cui sono cresciuto immerso si sentiva spesso dire “è la volontà di Dio” specialmente davanti a delle avversità, delle tribolazioni, delle malattie, la morte; alla fine ci si rassegnava alla volontà di Dio che è una volontà di bene anche se noi non sempre lo vediamo. La volontà di Dio è il bene per noi ed è il fine con il quale Dio governa il mondo.

Dio ci svela a poco a poco la sua volontà; è come il cibo quotidiano del quale ci nutriamo ogni giorno. Al mattino dobbiamo passare in rassegna la nostra giornata nella luce di Dio, mettendo in conto anche gli imprevisti. In ogni momento della giornata dobbiamo sintonizzarci sulla volontà di Dio, su ciò che Dio ci chiede e compierlo.

Organizzando la giornata come se fosse il gradino di una lunga scala che è la vita, si procede nel compimento della volontà di Dio. In questo modo la vita ha una sua costruttività, un suo valore. Il compimento della volontà di Dio è una fonte zampillante quotidianamente di pace.  Nel momento in cui ci sintonizziamo con la volontà di Dio, fosse anche un momento difficile come una disgrazia o una prova, comprendiamo che Dio ha permesso che questa cosa accadesse perché fosse una prova costruttiva e fonte di pace.

Quando una persona si rassegna a ciò che accade significa che si è sintonizzata con la Divina volontà. Sappiamo che la giornata (e la vita) è piena di prove, di sofferenze, di difficoltà, ma dobbiamo sempre riuscire a collocarle nel compimento della volontà di Dio – voluta o permessa – e rassegnarci, perché Dio le permette o le vuole con il fine del nostro bene, della nostra pace. Ad esempio, le persone che si rassegnano alla perdita di un proprio caro significa che comprendono e accettano questa dura sofferenza nella luce della volontà di Dio.

È anche importante vedere la Divina volontà, oltre che sotto il profilo personale come missione da compiere e come cibo quotidiano di cui cibarsi, anche a livello globale, come Provvidenza Divina che governa il mondo. Sotto questo profilo bisogna, allora, entrare nella luce della Storia comprendendo che gli attori non sono solamente gli uomini. Il principale attore della Storia è Dio, che è l’Onnipotenza e senza il quale tutto cadrebbe nel nulla; Dio regge il mondo e lo governa con la sua Provvidenza. L’altro attore è l’angelo ribelle, colui che contesta l’opera di Dio perché vuole mettersi al suo posto. Infine, c’è l’uomo, che con la sua libera volontà può scegliere se sintonizzarsi con Dio o lasciarsi sedurre dal diavolo.

Il male nel mondo c’è perché Dio permette a satana di insidiare, ben sapendo che non può andare oltre i limiti che Dio stesso pone. Il governo del mondo prevede il male, ma lo stesso male è finalizzato da Dio al bene delle anime, sempre che venga accolto nella luce di Dio. Dio non vuole il male, ma lo permette e noi, accogliendolo, ci santifichiamo. In questa luce prendono senso i dieci Segreti di Medjugorje, ovvero i tre giorni di Passione che il mondo e in particolare la Chiesa sono chiamati a vivere.

Bisogna capire che, nonostante sia il momento della seduzione delle tenebre e quindi del tentativo di satana di distruggere il mondo e la Chiesa, Dio ha in mano la situazione e farà in modo che il mondo cambi, si purifichi e abbia poi un tempo di pace.

Mirjana ha ben sintetizzato questo concetto che lei stessa ha appreso dalla Regina della pace: Dio permette il tempo dei Segreti per cambiare il mondo. Dio permette questi eventi distruttivi (eccetto il terzo) per cambiare il mondo e per far sì che nasca un mondo nuovo con le anime purificate, un mondo di pace e di lode a Dio. È questo il trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

Dà molta pace la consapevolezza e la convinzione che c’è la volontà di Dio a guidarci, a governare il mondo, a intervenire, a indirizzare verso una mèta. Dopo l’inverno ci sarà la primavera. Questa visione teniamola ben impressa nella preghiera perché ci dona forza, pace e serenità anche in mezzo alle tribolazioni quotidiane.

Da “La Lettura cristiana della cronaca e della storia”

UNO SGUARDO DI FEDE SULL’ATTUALITA’

Pensiero Spirituale sul perché Dio permette il male

Cari amici, l’uomo si è sempre posto la domanda “perché Dio permette il male?”

L’uomo si chiede perché Dio, che è Amore e che si è manifestato in Cristo, permette il male, il dolore e la morte anche dopo la Redenzione che Cristo ci ha ottenuto morendo sulla Croce. Il male, che è tutto un complesso di negatività, continua ad abbondare nel mondo. L’umanità ha rifiutato Dio e di conseguenza ha perso il significato del peccato; la cattiveria che cova nei cuori sfocia in punti altissimi (anzi, potremmo dire bassissimi) di degradazione umana. Basta guardarsi intorno e leggere i fatti di cronaca per vedere i comportamenti malvagi dell’umanità. Il male morale insidia dall’esterno e dall’interno ogni uomo e se non c’è una forte opposizione, che necessita comunque della grazia di Dio, vincerebbe in noi.

Perché, allora, anche dopo la Redenzione il male continua a dominare nel mondo?

La grazia di Cristo comunque erige una barriera contro il male non permettendogli di prevalere. Ci sono, tuttavia, dei momenti in cui il male sembra invincibile. A livello globale, nella situazione attuale che stiamo vivendo il male cerca strenuamente di prevalere. Anche nella visione teologica della Chiesa presa dalla Sacra Scrittura c’è la prospettiva del male che continua a operare nel mondo anche dopo la Redenzione, è quello che San Paolo chiama “mistero di iniquità”. L’iniquità continua a operare nel mondo fino a quando Cristo verrà nella gloria e metterà fine per sempre al male. Il potere delle tenebre e tutti i suoi soggetti vivranno nel regno che loro stessi hanno costruito e rimarranno per sempre Cieli nuovi e Terra nuova, il Regno di Dio.

Rimane l’interrogativo “perché Dio permette il male?”  La Regina della pace ci ha rivelato che la pretesa dell’uomo di fare a meno di Dio e l’orgoglio con cui ha rifiutato la fede e la Croce, stanno portando l’umanità alla perdizione. Le parole della Madonna fanno anche impressione se le esaminiamo bene: «Il futuro è al bivio perché l’uomo moderno non vuole Dio. Perciò l’umanità va verso la perdizione» ha detto nel messaggio del 25 gennaio 2023.

Il male è talmente forte che l’umanità sta andando verso la perdizione: «l’umanità ha deciso per la morte» ha detto la Regina della pace il 25 ottobre 2022. In questa frase c’è la chiave per la soluzione al problema del male. Il male è la potenza delle tenebre, è il demonio stesso insieme agli angeli che in origine hanno scelto di seguirlo e alle anime dannate; il loro dominio nel mondo si estende anche nei cuori degli uomini che nascono con il peccato originale e quindi anche dopo il Battesimo rimane la tendenza al male. La differenza, rispetto a prima della Redenzione di Cristo, è che è vero che Dio permette a satana di agire fino alla fine del mondo, ma è anche vero che noi, con la grazia di Cristo possiamo combatterlo e possiamo uscirne vincitori.

Quando parliamo del male siamo un po’ tentati di accusare Dio perché lo permette. Dio permette il male ad agonem perché nella battaglia (agonem) possiamo uscirne vincitori. La visione della vita, anche dopo la Redenzione di Cristo, è pur sempre una battaglia perché il male ha possibilità di agire.

Il demonio può, quindi, espugnare i cuori e riempirli di odio; satana ha la possibilità di arrivare al punto di distruggere le vite e il pianeta sul quale viviamo, ma l’uomo ha la possibilità di lottare contro le potenze di seduzione di satana attraverso le armi della preghiera e dei Sacramenti, la luce dei Comandamenti e l’amore di Dio che lo sostiene. Il problema è che l’uomo non si oppone al male pur avendo i mezzi per farlo.

Giustamente la Madonna dice che quella dell’impero delle tenebre è una falsa forza perché è una forza che per essere operativa e per raggiungere gli obiettivi ha bisogno della nostra cooperazione, della nostra debolezza. Se satana bussa alla porta del nostro cuore sta a noi scegliere di farlo entrare o no; siamo noi che scegliamo chi è il padrone del nostro cuore.

Il motivo per cui Dio permette il male, allora, deve essere compreso nella luce della fede. Con la Redenzione Dio non ha rinchiuso satana nelle tenebre eterne dell’inferno, lo farà alla fine dei tempi. Satana è libero di agire perché noi venissimo provati, perché l a salvezza non sia soltanto grazia di Dio ma anche nostro merito e perché dimostriamo a Dio, attraverso la prova, di amarlo, di essere fedeli, di essere perseveranti, di discernere gli inganni.

Dio non ha tolto il disturbo di satana ma ci ha dato i mezzi per combatterlo, sta a noi decidere se utilizzarli.

Anche in questo momento in cui il male dilaga, il peccato straripa nei cuori e l’odio inonda il mondo, sembra che la potenza di satana sia tale che nessuno può opporsi. Non è così. La Madonna ci ha detto ciascuno di noi con la preghiera, il digiuno e i sacrifici può opporsi al male. Alla fine, di fronte alla grazia di Dio che interviene, il male manifesta la sua debolezza perché è veramente una falsa forza. Il male diventa una forza invincibile se noi non lo affrontiamo con le armi della luce. Attraverso i mezzi che Dio ci ha dato possiamo vincere il male, tutti i giorni!

Da “La Lettura cristiana della cronaca e della storia”

UNO SGUARDO DI FEDE SULL’ATTUALITA’

Pensiero Spirituale sul futuro nella prospettiva della luce della fede

Cari amici, il tempo dei Segreti sarà indubbiamente un tempo di Passione per la Chiesa, per le anime e per il mondo, almeno per quelli che hanno un minimo di prospettiva cristiana. Tutto questo crea una situazione di timore, paura, ansietà, angoscia, apprensione, molte volte per le persone care, per i figli, per il futuro di cui non si vede una prospettiva di serenità.

La situazione nella quale viviamo è certamente preoccupante. La Madonna ci ha svelato che l’odio dilaga, satana vuole l’odio e la guerra. Dobbiamo vedere questa prospettiva nella luce della fede. Gesù stesso ha detto: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua». Nella prospettiva della fede è dalla Croce che viene la salvezza.

La salvezza di tutti gli uomini di tutti i tempi viene dal sacrificio di Cristo sulla Croce, che è un sacrificio di amore al Padre, in espiazione dei peccati del mondo e perché gli uomini abbiano il perdono dei peccati e la vita eterna. Non solo nella prospettiva dell’eternità ma anche nella prospettiva nel cammino nel tempo perché comunque la croce, portata con amore, eleva, purifica, santifica il dolore e dà perfino una prospettiva di speranza alla malattia e alla morte. Questa è la salvezza cristiana, non è immaginabile il Cristianesimo senza la Croce.

La prospettiva della Croce deve essere guardata, anzitutto, in termini personali. La via della vita è una via del Calvario e quindi una via dove c’è da faticare, da soffrire, da portare il peso del male e quindi, attraverso questo, anziché venire oppressi, scoraggiati e distrutti, nella luce di Dio e camminando con Cristo Crocifisso arriviamo sulla cima del Calvario purificati, per vivere la gioia di essere in unione con Cristo già nel cammino della vita. In questo modo la prospettiva della vita eterna diventa un desiderio che ci accompagna finché camminiamo nel tempo.

Quello che i cristiani sono chiamati a vivere personalmente, è un cammino che anche la Chiesa (cioè quella parte di umanità che ha accolto la Redenzione) deve fare.

Stiamo vivendo una fase della Storia in cui la Chiesa è chiamata a vivere la Passione di Cristo. Senza forzare queste prospettive possiamo ben dire che il corso della vita della Chiesa in questi duemila anni, riflette il percorso della vita pubblica di Gesù, quella dell’evangelizzazione e della testimonianza, della predicazione e dei miracoli, delle persecuzioni e del tentativo di ucciderlo. Ci sono poi i tre giorni della Passione e possiamo dire che la Chiesa, entrando negli ultimi tempi, è chiamata proprio a vivere questi tre giorni.

Nei numeri 670 e successivi il Catechismo della Chiesa Cattolica spiega che nella fase finale – cioè i tempi delle due grandi battaglie dell’Apocalisse – è il tempo della Passione della Chiesa. La parte finale del cammino della Chiesa nella Storia, cioè quello che vede la Chiesa entrare nel tempo dell’Apocalisse, non sarà un trionfo spirituale né umano, ma sarà una salita al Calvario. Solo successivamente, alla fine, il Cuore Immacolato di Maria trionferà.

Prima di entrare nella Resurrezione nella gloria dell’eternità, la Chiesa dovrà rivivere la Passione di Cristo.

La Passione di Cristo è allo stesso tempo tremenda e salvifica. Attraverso la Passione la Chiesa rinnova se stessa, espia i peccati del mondo nelle membra dei suoi fedeli. Nel Segreto di Fatima viene ben descritta questa salita della Chiesa al Calvario, l’uccisione di tutti i suoi componenti, anche il Santo Padre; gli angeli raccolgono in anfore il sangue versato dai martiri e lo riversano sulle anime che dormono il sonno della morte affinché si risveglino e vivano.

Quest’immagine riflette perfettamente un passo del Catechismo della Chiesa Cattolica sulla situazione della Chiesa Cattolica negli ultimi tempi, cioè il rivivere la Passione di Cristo:

Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti.La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra svelerà il «mistero di iniquità» sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell’Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l’uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne. (CCC 675)

La nostra prospettiva è proprio questa: siamo chiamati a entrare nel tempo della Passione, nel tempo della testimonianza, nel tempo della sofferenza, nel tempo dell’eroismo. La Madonna ci sta preparando, è un tempo salvifico perché in questo tempo salviamo noi stessi e diventiamo operatori di salvezza per il mondo, insieme a Maria e a Cristo.

Da “La Lettura cristiana della cronaca e della storia”

UNO SGUARDO DI FEDE SULL’ATTUALITA’

Pensiero Spirituale sulla necessità di non rimandare la conversione

Cari amici, la Madonna è qui da così tanto tempo per chiamare per l’ultima volta l’umanità alla conversione. Questo è il senso della sua lunga presenza a Medjugorje, difatti l’appello alla conversione è squillato fin dai primi giorni delle apparizioni e è continuato nel corso di tutti questi anni.

Ovviamente, c’è stata una risposta, non c’è dubbio e lo abbiamo visto anche visivamente. La parrocchia dove la Madonna è apparsa è diventata il confessionale del mondo, come ha detto San Giovanni Paolo II. La Regina della pace ha rivelato i Segreti fin da subito, Mirjana ha ricevuto il decimo Segreto il 25 dicembre 1982, nel giorno stesso in cui le ha consegnato una pergamena in cui sono scritti tutti.

Ogni giorno di più vediamo crescere i Segreti nella realtà storica nella quale viviamo, sia per quanto riguarda l’attacco di satana alla fede e alla Chiesa Cattolica, sia per quanto riguarda la situazione del mondo che vede l’umanità sull’orlo dell’abisso. La Madonna ha detto che l’umanità ha scelto per la morte, gli uomini infatti fanno la guerra fra di loro e questa è la conseguenza del fatto che si sono staccati da Dio. Avendo rifiutato Dio, l’umanità si è messa in balìa del principe di questo mondo il quale, suscitando l’odio nei cuori vuole portare le anime nella perdizione eterna e distruggere l’opera della Creazione e della Redenzione.

Il messaggio della Regina della pace è stato accolto in parte e lo si vede dalle file ai Confessionali a Medjugorje ma anche dal numero di pellegrini che ogni anno sono sempre moltissimi, soprattutto sacerdoti. Tanti pellegrini tornano da Medjugorje convertiti, la vita di molti cambia grazie a questo pellegrinaggio, ci sono tantissime testimonianze in merito.

Stiamo andando sempre più velocemente incontro al momento in cui saranno rivelati i Segreti. I primi due riguardano Medjugorje, il terzo è un segno e allo stesso tempo un ammonimento e sarà sulla montagna della Apparizioni e tutto il mondo potrà vederlo. Quello sarà l’ultimo momento in cui ci sarà ancora tempo per convertirsi, anche se la Madonna ha detto che molti si inginocchieranno ai piedi del segno ma non si convertiranno. La Regina della pace ha esortato a non aspettare a convertirsi.

I Segreti che la Madonna ha dato ai veggenti non sono andati nel dimenticatoio, crescono nel cuore degli uomini giorno dopo giorno. Cresce l’indifferenza religiosa, cresce il tradimento della fede, cresce l’apostasia, cresce la malvagità, cresce l’odio. Tutto ciò che la Madonna ha rivelato, cioè il piano di satana da una parte e il piano di Maria dall’altra, sono due realtà sempre più visibili negli avvenimenti della vita quotidiana e nella Storia di cui noi stessi siamo protagonisti.

Purtroppo, chi non crede è accecato e non vede i segni dei tempi. Siamo a un punto di svolta, ci troviamo di fronte a pericoli che mai si erano presentati in passato. Mai come ora l’umanità è stata sull’orlo dell’abisso e dell’autodistruzione. Mai il Cristianesimo, in duemila anni di Storia, è stato rifiutato in massa; mai come ora la gente ha aderito al paganesimo; mai era accaduto che l’umanità fosse in grado e corresse il pericolo di distruggere se stessa.

Siamo a una svolta, non c’è dubbio. Siamo entrati in una strettoia dalla quale da soli non riusciremo mai a uscire. Nessuno oggi nel mondo è capace di fermare la corsa all’autodistruzione. Pensiamo a come si è prodigato per la pace il Santo Padre, in tutto il suo Pontificato ma soprattutto negli ultimi tempi. Nessuno lo ascolta, non c’è la capacità di riflettere e di prendere in considerazione i suoi accorati appelli. Anche le iniziative di tante persone buone vengono spazzate via dai rigurgiti della malvagità che dilaga ovunque nel mondo.

Questo quadro induce la gente a riflettere, è anche un invito a prepararsi spiritualmente. Oggi come mai prima è urgente la conversione, la confessione, l’impostazione di una vita santa. Dobbiamo tornare a pensare all’anima perché l’umanità è andata scivolando verso l’indifferenza religiosa, verso una morte anonima e priva della consapevolezza che alla fine c’è un incontro con Dio. È questo il grave pericolo che stiamo correndo, rischiamo di entrare nel tempo dei Segreti senza un’adeguata preparazione spirituale. Dobbiamo urgentemente deciderci per la conversione, quando inizieranno gli eventi sarà troppo tardi. Se non avremo una forza interiore speciale, di fronte agli eventi dei Segreti ci sentiremo oppressi e la nostra reazione sarà una resa spirituale. L’atteggiamenti cristiano non è questo, dobbiamo preparare le nostre anime a comparire davanti a Dio. Dobbiamo essere pronti.

Invece della paura per il futuro e per quello che accadrà, dovremmo pensare che abbiamo un’anima da salvare e che questo è quel poco tempo che ci rimane per farlo. Una volta entrati nel tempo degli eventi che sconvolgeranno il mondo, se il cuore sarà pieno di paure e di rimorsi, se non saremo saldi e forti nella fede, se saremo stretti al guinzaglio di satana, sarà troppo tardi e non ci sarà più tempo.

Nulla di quello che sta accadendo in questi giorni sarà un capitolo che andrà risolvendosi da solo. A mio parere la pandemia, la guerra in Ucraina, i combattimenti in Medio Oriente, sono tutti fatti concatenati. È il tempo delle prove!

«Figlioli, verranno le prove e voi non sarete forti ed il peccato regnerà,
ma se siete miei, vincerete perché il vostro rifugio sarà

il Cuore di mio Figlio Gesù»
(Messaggio del 25 luglio 2019)

Dobbiamo evitare che il peccato regni. Torniamo a Dio e ai Suoi Comandamenti, torniamo alla preghiera. Dobbiamo necessariamente e urgentemente cambiare vita e pensare alla salvezza della nostra anima perché il nostro avvenire qui sulla Terra potrebbe essere compromesso da un momento all’altro.

Dobbiamo appartenere alla Madonna, se saremo Suoi vinceremo.

Da “La Lettura cristiana della cronaca e della storia”

UNO SGUARDO DI FEDE SULL’ATTUALITA’

Pensiero Spirituale sulla consapevolezza della gravità della situazione

Cari amici, quando è iniziata improvvisamente la guerra in Ucraina, il 25 febbraio 2022 la Madonna ha dato un messaggio drammatico. Il 7 ottobre, giorno della Beata Vergine Maria del Rosario, c’è stato il terribile attacco che ha portato come conseguenza oltre mille morti e oltre cinquemila feriti e ha impressionato l’efferatezza dell’assalto. Il fatto che questo evento porti la data del 7 ottobre ci fa capire come la Madonna avesse già messo un freno alla volontà di satana di incendiare il mondo. Dal messaggio dato a Ivan il 20 ottobre, poi, si evince la preoccupazione e l’apprensione della Madonna che vuole farci capire la gravità della situazione.

La Regina della pace, alla vigilia degli eventi che sono accaduti in Unione Sovietica nel 1991, aveva dato un messaggio molto allarmante e identico a quello dato a Ivan il 20 ottobre 2023. La Madonna ha richiamato alla consapevolezza della gravità della situazione e ha aggiunto che gran parte di quello che accadrà dipende dalle nostre preghiere; in questo senso ci ha molto responsabilizzato. Possiamo ben dire che la situazione attuale in Medio Oriente, dal punto di vista del Cielo, è esplosiva e forse va anche al di là di questa zona da come si vede dagli echi che ha nel mondo, soprattutto in occidente dove è tornato di nuovo a galla il miraggio di una nuova Shoah.

La Madonna aveva previsto da tempo quello che sta accadendo, ci ha detto più volte che satana vuole distruggere le nostre vite e il pianeta sul quale viviamo. A questi ammonimenti ha aggiunto che Dio ci ama e ha mandato Lei per salvarci. Quando sottolineiamo la gravità della situazione non vogliamo fare psicologia del terrore ma, leggendo le parole della Madonna e attenendoci a esse, vogliamo guardare al futuro con speranza. È questa l’impostazione dei seguaci della Gospa: non essere superficiali, non velare la realtà gravissima in cui il mondo si trova, ma guardare ai rimedi che la Regina della pace ci offre.

I rimedi della Madonna sono efficaci nella misura in cui noi li accogliamo da Dio come un dono. La Regina della pace ha detto che molto di quello che accadrà dipenderà dalle nostre preghiere, questo per noi è di grandissimo conforto.

La Madonna vuole che noi comprendiamo la gravità della situazione. La Regina della pace vede che satana tenta di prevalere in modo tale che la guerra raggiunga proporzioni tali da diventare un incendio che distrugge il mondo. All’ordine del giorno c’è quello che noi non vediamo ma che la Madonna vede dal Cielo e vuole renderci consapevoli. Sarà soprattutto all’ordine del giorno nel tempo dei Segreti (dal quarto al decimo) la bramosia di distruzione, odio e morte di satana. Questo è il quadro che più terribile non potrebbe essere ma che ci lascia sereni perché gran parte di quello che accadrà dipende dalle nostre preghiere. È questa la prospettiva attraverso la quale dobbiamo guardare questi momenti.

L’informazione globale ci sta frastornando e non riusciamo ad avere una visione oggettiva. Dobbiamo coltivare i messaggi della Madonna e la preghiera in modo da mantenere la prospettiva di speranza e di responsabilità nostra.

Speranza, perché la Madonna è presente.   
Serenità, perché la Madonna è qui per vincere.

È importantissimo per noi non farci travolgere da ciò che offusca la nostra vista spirituale. Dobbiamo entrare nella prospettiva soprannaturale consapevoli che è in atto una grande battaglia fra Dio e satana.

Mai perdere la prospettiva soprannaturale. Mai perdere la serenità e nel medesimo tempo consapevoli della nostra responsabilità che è quella che la Madonna ci indica: preghiera, digiuni e sacrifici per la pace.

«Cari figli! I venti del male, dell’odio e dell’inquietudine
soffiano sulla terra per distruggere le vite.
Perciò l’Altissimo mi ha inviato a voi per guidarvi verso

la via della pace e della comunione con Dio e con gli uomini.
Voi, figlioli, siete le mie mani estese: pregate, digiunate e offrite sacrifici per la pace, tesoro al quale anela ogni cuore.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata»
(messaggio del 25 ottobre 2023)

Con la consapevolezza della portata della guerra spirituale che è in atto, imbracciamo le armi che la Madonna ci ha dato: preghiamo, digiuniamo e offriamo sacrifici per la pace, tesoro al quale anela ogni cuore.

Da “La Lettura cristiana della cronaca e della storia”

UNO SGUARDO DI FEDE SULL’ATTUALITA’

Pensiero Spirituale sulla condizione delle anime del purgatorio

Cari amici, il termine stesso “purgatorio” indica una situazione esistenziale di purificazione per quelle anime che – terminato il tempo della vita – nella luce di Dio prendono consapevolezza di non essere pronte per l’unione intima della creatura con il Creatore nella vita eterna; non c’è ancora la veste candida della sposa e quindi è necessario un tempo di purificazione. Per sua natura il purgatorio è temporale, è un tempo esistenziale che ha un inizio e una fine, durante il quale l’anima, appunto, si purifica mediante la sofferenza causata dal fatto che l’anima non è pronta per il Paradiso e prova dispiacere per la lontananza da Dio. Nel medesimo tempo, però, la prospettiva è quella della salvezza e questo spiega perché alcuni mistici hanno detto che in purgatorio ci sono sofferenza e gioia unite insieme.

Il purgatorio, allora, è un periodo di purificazione che possiamo comprendere se guardiamo a come la teologia spirituale ha tracciato le tappe del cammino di santità; questa è un’impostazione che ci è stata tramandata dai mistici, dai dottori della Chiesa, tra cui San Giovanni della Croce.

Il cammino di santità ha tre tappe ben precise.      

La prima tappa è la conversione. Si tratta del passaggio dal peccato che paralizza la vita spirituale alla vita di grazia; il peccatore apre il cuore a Dio e inizia il suo cammino. La conversione dura tutta la vita perché dobbiamo costantemente riprendere questo cammino. Per molti la conversione è radicale, è il passaggio da una vita senza Dio, senza Sacramenti, senza Comandamenti a una vita nuova, è un inizio assoluto. I teologi della vita spirituale spiegano che c’è anche la seconda conversione, quella dei battezzati che – dopo aver vissuto una vita tiepida e di peccato – hanno la grazia della conversione e riprendono il cammino spirituale. Aprire il cuore a Dio è la condizione imprescindibile per salvarsi. La conversione può allora essere un atto radicale che cambia la vita o anche una ripresa sempre nuova del fervore per cui giustamente si dice che la conversione è un’esperienza continua di vita spirituale. Ecclesia semper convertenda, la Chiesa deve sempre rinnovarsi; allo stesso modo noi cristiani dobbiamo sempre convertirci, la conversione è sempre all’ordine del giorno. Della conversione la Regina della pace ha fatto il messaggio principale delle apparizioni a Medjugorje, ha detto: «Sono venuta a chiamare il mondo alla conversione per l’ultima volta» (2 maggio 1982).

La seconda tappa è la purificazione ed è forse la più dolorosa. È come la riabilitazione dopo un delicato intervento, si sa che è dolorosa, lunga e faticosa. A livello spirituale i peccati sono ferite vere e proprie che avvengono nell’anima e nella psiche, si sperimentano esistenzialmente in cattive abitudini, in direzioni sbagliate di vita. Sappiamo che il male continua a lasciare le sue seduzioni e i veleni anche nelle persone convertite. La purificazione, allora, è un cammino molto doloroso, lungo e faticoso. Si tratta di sradicare i sedimenti del male che aveva messo le radici nel nostro cuore. È una pulizia profonda e radicale. Nel tempo della purificazione l’anima deve ripulirsi del male che ha commesso e soprattutto deve passare dalle cattive, alle buone abitudini. Come il bene ripetuto diventa virtù, allo stesso modo è il male ed è necessario allora un lavorio continuo nella nostra vita spirituale fino ad arrivare a stabilirsi nel bene, con la volontà e la grazia quotidiane. Si passa, allora, da una condizione di peccato mortale che viene lasciata alle spalle con il Sacramento della Confessione, a una fase di purificazione dove le caute sono prevedibili perché le cattive abitudini rimangono e satana cerca continuamente di rinnovare l’assalto. Perseverando e confidando nella grazia che compie miracoli, arriviamo a stabilirci in una situazione di bene e i peccati gravi man mano si diradano, le cadute diminuiscono e ci si riesce a conservare in uno stato di grazia, tenendo accese le fiamme dell’amore con la preghiera.

Entrando in uno stato di stabilità nella vita di grazia, inizia la terza tappa del cammino spirituale che è l’unione con Dio che diventa sempre più forte man mano che si va avanti. L’unione con Dio passa attraverso varie fasi anche di aridità, di buio. Le forze in campo sono la grazia e la buona volontà. Chi muore nello stato di unione con Dio e quindi con una purificazione radicale, rinnovata da atti penitenziali, è certo di andare direttamente in Paradiso. Chi invece arriva al momento della morte in uno stato di imperfezione, o di peccato grave ma con una conversione dell’ultimo momento, è chiaro che, morendo, l’anima nella luce di Dio comprende di non essere pronta e lei stessa vuole andare in purgatorio. Nel purgatorio ci sono vari strati, le anime più lontane da Dio vanno in quelli più vicini all’inferno, anche se esso rimane il luogo della perdizione eterna e il purgatorio quello della salvezza.

In purgatorio l’anima si purifica attraverso il dolore della lontananza da Dio. È il dolore dell’anima che deve stare lontana dalla visione di Dio perché è entrata nella vita eterna impreparata. Noi possiamo aiutare le anime del purgatorio attraverso le nostre preghiere e i nostri sacrifici e fare in modo che la loro permanenza nella purificazione si abbrevi. Possiamo far dire Sante Messe in loro suffragio, chiedere per loro le indulgenze, offrire sacrifici vari e atti di amore. Preghiamo, allora, per le anime dei nostri cari in purgatorio e specialmente per le anime per cui nessuno prega (a parte la Chiesa nella Santa Messa, quando ricorda “tutti i fedeli defunti”).

La Madonna ci esorta ad arrivare al momento della morte pronti per il Cielo. Non c’è dolore in questa vita che sia paragonabile al dolore del purgatorio; nel medesimo tempo non c’è gioia qui su questa Terra che sia paragonabile a quella delle anime del purgatorio quando si avvicinano al momento dell’unione con Dio.

Di qui l’esortazione per tutti ad aiutare le anime del purgatorio.

Da “La Lettura cristiana della cronaca e della storia”

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