NELLA STRETTOIA DELL’APOCALISSE LA PRIORITA’ E’ SALVARE L’ANIMA

Cari amici,

siamo in un passaggio storico pieno di preoccupazioni, di paure e di angosce. Sono sempre più  numerosi quelli che si chiedono come andrà a finire.  Scuotono la testa impotenti e non sanno che cosa fare. “Vagate qua e là”, “Siete persi” ha sentenziato  la Madonna.

Pochissimi si rendono conto di quello che sta succedendo da quando, prima la pandemia e poi la guerra, hanno fatto la  loro irruzione minacciosa nella nostra vita quotidiana .

La  luce della fede si è quasi del tutto spenta e si va affermando un pericoloso atteggiamento di rassegnazione e di resa al nichilismo. Non c’è dubbio che il partito maggioritario  nel  mondo  sia quello che sostiene che con la morte finisce tutto….e vada come vada.

Noi cristiani e figli della Regina della pace non possiamo farci trascinare da questa corrente che non crede,  non vede, non spera e non sa dire una parola che non sia vana.

Dobbiamo renderci conto di quello che la Madonna ci ha detto, fin dai primi giorni della sua venuta a Medjugorje, e  che ci ha spiegato nei suoi messaggi in tutto questo lunghissimo arco di tempo della sua presenza.

Siamo entrati nella fase storica del grande combattimento escatologico fra la Vergine incoronata di dodici stelle e  satana sciolto dalle catene. Siamo entrati nella strettoia dell’Apocalisse, attraverso la quale tutti, compresi gli “dei” di questo mondo, dovranno passare.

Guardate che questo periodo è  profetizzato nella Bibbia, è insegnato dalMagistero della Chiesa, è  stato svelato a santi e a mistici, è stato  mostrato in visione a ai veggenti di Fatima e Medjugorje  per limitarci ai più noti.

Siamo entrati nella fornace ardente di biblica memoria, dalla quale non si può  uscire illesi se non attraversandola credendo, pregando e sperando.

Questa consapevolezza del momento che viviamo e nel  quale siamo entrati insieme  alla  Madonna, è fondamentale per non perderci nell’inganno delle salvezze umane, in un momento in cui satana sta facendo di tutto per  agitarci, per confonderci, per sedurci e  per gettarci nelle braccia dei suoi emissari.

Alla  scuola  della Regina della pace, avremmo dovuto già  capire che, in questa strettoia apocalittica che siamo attraversando, tutto quello che per noi prima era  al primo posto  ora conta  poco o nulla.

Non contano la  ricchezza, il potere,  le  posizioni sociali, la cultura,  la professione, la salute e  neppure  la vita del corpo, perché nessun può  immaginare  quanto di questo resterà e quanto verrà spazzato via e nessuno potrà farci nulla.

Il  mondo sarà  spogliato dalla sua zavorra perché ognuno possa riscoprire l’unica cosa che  è veramente  di sua  proprietà:  la propria anima. E’ in quel  momento di grande misericordia che ognuno potrà  ritrovare  se stesso e il Dio  che ha emarginato e rinnegato per  seguire gli idoli del mondo.

Ma  nel  frattempo anche satana dispiegherà  tutta la sua forza  per  attirare  le anime,  per  ingannarle,  per incatenarle, per conservarle  impenitenti, e per  renderle   immagine dell’inferno.

La grande  battaglia delle  anime  è  già  incominciata e ognuno deve  avere a cuore in primo luogo la propria. Solo noi possiamo salvare la  nostra  anima, mentre  per tutto il resto,  compresa la  nostra vita, sarà  la mano di Dio a disporre.

Ascoltiamo queste accorate  parole che  la Madre ha rivolto ai suoi figli già  nei primi anni delle  apparizioni a Medjugorje:

“Il mio Cuore brucia d’amore per voi. La sola parola che desidero dire al mondo è questa: conversione, conversione. Fatelo sapere a tutti i miei figli. Chiedo soltanto conversione. Nessuna pena, nessuna sofferenza mi è di troppo, pur di salvarvi. Vi prego soltanto di convertirvi.

Pregherò mio Figlio Gesù di non punire il mondo, ma vi supplico: convertitevi. Voi non potete immaginare ciò che accadrà, né ciò che Dio Padre manderà sul mondo. Per questo vi ripeto: convertitevi. Rinunciate a tutto. Fate penitenza. Ecco, qui c’è tutto ciò che desidero dirvi: convertitevi.

 Portate il mio ringraziamento a tutti i miei figli che hanno pregato e digiunato. Io presento tutto al mio divin Figlio per ottenere che Lui mitighi la sua giustizia nei confronti dell’umanità peccatrice” ( 25 Aprile 1983)

Vostro Padre Livio