LA TESTIMONIANZA DI MIRJANA DI MEDJUGORJE SUI SEGRETI

Testi tratti dalla sua Autobiografia “Il mio cuore trionferà” (Medjugorje 2016)

Dagli incontri ravvicinati con la Madonna avevamo capito che i suoi piani non si limitavano al piccolo paese di Medjugorje o alla Jugoslavia: Lei era venuta per cambiare il mondo intero. Come ci rivelò, il piano di Dio si sarebbe compiuto, alla fine, attraverso una serie di avvenimenti futuri. Iniziò allora a riferirci tali eventi raccomandandoci di non svelarli a nessuno fino a poco tempo prima che si fossero verificati. (pp. 89-90)

Altre volte, durante le apparizioni, la Madonna ci parlava dei segreti, argomento divenuto oggetto di grande curiosità e varie ipotesi da parte di chiunque seguisse gli eventi di Medjugorje. Noi veggenti eravamo insieme quando Maria iniziò a rivelarci ad uno ad uno i segreti.

Su di essi posso dire davvero molto poco. Dopo tutto, si tratta appunto di segreti. Quando la Madonna mi ha affidato il terzo segreto, tuttavia, mi ha permesso di rivelare qualche particolare ad esso relativo, forse perché le avevamo chiesto tante volte di lasciarci un segno.

Posso dire questo: dopo che si saranno verificati gli eventi contenuti nei primi due segreti, la Madonna lascerà un segno permanente sulla Collina delle Apparizioni, dove si manifestò per la prima volta. Tutti potranno vedere che non si tratta di qualcosa realizzato da mani umane. Chiunque potrà fotografare e filmare il segno, ma per comprenderlo appieno – per viverlo con il cuore – dovrà venire a Medjugorje. Vederlo di persona sarà decisamente più bello.

Fra noi veggenti non parliamo mai dei segreti. L’unica parte dei segreti che sappiamo di avere in comune è quella del segno permanente.

Non posso dare particolari degli altri segreti prima che sia giunto il momento di rivelarli al mondo; posso solo dire che verranno annunciati prima che si verificheranno. Quando si manifesteranno gli eventi previsti, anche gli scettici più incalliti avranno difficoltà a dubitare dell’esistenza di Dio e dell’autenticità delle apparizioni.

Tutti i segreti sono per l’umanità, nessuno di essi è riservato solo a me. La Madonna mi ha rivelato a parole gran parte degli eventi oggetto (p. 126) dei segreti; alcuni me li ha anche mostrati, come fossero scene di un film. Mentre vedevo questi “frammenti di futuro” durante le apparizioni, il mio viso tradiva emozioni intense. Chi era vicino a me lo notava e poi mi chiedeva il perché.

Ogni segreto si manifesterà esattamente nel modo in cui mi è stato comunicato, ma con un’eccezione. Quando la Madonna mi affidò il settimo segreto, ero sola in casa. Rimasi molto turbata dal suo contenuto.

“È possibile che questo segreto venga mitigato?”, supplicai.

“Prega”, rispose.

Radunai amici, persone di famiglia, suore e sacerdoti chiedendo loro di pregare e digiunare per l’intenzione di cambiare il settimo segreto, impegnandoci con intensità e convinzione. Spesso ci incontravamo a Sarajevo come gruppo a pregare per tale intenzione. Otto mesi dopo, durante un’apparizione, chiesi di nuovo alla Madonna di parlare del settimo segreto.

“Per grazia di Dio è stato mitigato”, disse. “Ma non dovrai mai più chiedere queste cose, perché dev’essere fatta la volontà di Dio”. (pp. 126-127)

Il 23 dicembre 1982 la Madonna mi apparve come al solito; anche quella volta fu un’esperienza bellissima che mi riempì l’anima di gioia. Ma verso la fine mi guardò con tenerezza e disse: “A Natale ti apparirò per l’ultima volta”.

Al termine dell’apparizione ero sconvolta. Avevo sentito bene quello che aveva detto, ma non potevo crederci. Come avrei potuto vivere senza le apparizioni? Sembrava impossibile. Pregai intensamente perché ciò non si avverasse.

(…) Seppi poi che quell’ultima apparizioni era durata 45 minuti, una cosa straordinaria. La Madonna ed io parlammo di molte cose. Passammo in rassegna tutti i 18 mesi passai insieme, quanto ci eravamo dette e che Lei mi aveva rivelato. Mi affidò il decimo e ultimo segreto.

Disse che avrei dovuto scegliere un sacerdote per un ruolo speciale. Dieci giorni prima dell’avvenimento previsto nel primo segreto dovrò comunicargli cosa succederà. Poi lui ed io dovremo pregare e digiunare per sette giorni, e tre giorni prima dell’evento il sacerdote lo rivelerà al mondo.

Ognuno dei dieci segreti verranno rivelati in questo modo. (p. 142)

La Madonna mi fece anche un dono prezioso: mi disse che mi sarebbe apparsa una volta all’anno, il 18 marzo, per tutta la mia vita. Il 18 marzo è il mio compleanno, ma la Madonna non ha scelto questa data per questo motivo. (…) Si potrà comprendere perché Maria ha scelto questa data solo quando gli eventi oggetto dei segreti inizieranno a verificarsi. Aggiunse che avrei avuto qualche altre apparizione extra.

Poi mi porse qualcosa simile a una pergamena arrotolata, spiegando che vi erano scritti tutti e dieci i segreti, e che avrei dovuto mostrarla al sacerdote da me scelto per rivelarli quando sarebbe giunta l’ora. La presi dalla sua mano senza guardarla.

“Ora dovrai rivolgerti a Dio in fede, come qualsiasi altra persona”, disse. “Mirjana, ho scelto te. Ti ho confidato tutto l’essenziale. Ti ho anche mostrato molte cose terribili. Ora devi sopportare tutto con coraggio. Pensa a me e alle lacrime che devo versare per questo. Devi sempre avere coraggio. Hai compreso subito i messaggi. Devi anche capire che devo andare via. Sii coraggiosa”. (p. 143)

Il rotolo, di color beige, era costituito da un materiale simile alla pergamena – non proprio carta o tessuto, una via di mezzo. Lo svolsi con cura e vi trovai i dieci segreti scritti in elegante calligrafia, in corsivo. Non vi erano decorazioni o illustrazioni; ogni segreto era scritto con parole semplici e chiare, simili a quelle utilizzate dalla Madonna quando me li spiegò la prima volta. I segreti non erano numerati, ma riportati in ordine, uno dopo l’altro; il primo scritto in alto e l’ultimo in basso; ogni evento con la rispettiva data. (p. 144)

C’è chi ha detto che sono privilegiata perché so cosa accadrà in futuro, ma io non la vedo così. Sarebbe molto più facile se potessi rivelare tutto ora; ma i segreti sono la volontà di Dio. Io sono consapevole della mia debolezza umana e posso affermare con certezza che non sono io a custodire i segreti: solo con l’aiuto di Dio riesco a farlo. (p. 146)

Srotolai la pergamena… Mia cugina la tenne in mano e disse di aver visto qualcosa di simile a una preghiera o una poesia. La mia amica, invece, disse di aver visto una lettera in cui una persona chiedeva aiuto. Nessuna delle due aveva visto la stessa cosa; mi resi conto che solo io potevo leggere quello che vi era scritto. (…) Se dimenticassi i particolari, Dio Onnipotente mi farebbe dono di ricordarli quando necessario. Ho una mia idea sulla pergamena: la sua esistenza implica che non devo essere necessariamente viva per rivelare i segreti. (…)

A differenza di quanto pensano molti, non ho sempre in mente i segreti. Se non fosse perché la gente continua a farmi domande al riguardo, passerebbero i mesi senza che io li pensi. Forse è un dono di Dio o forse il risultato delle mie preghiere. (p. 147)

Non posso rivelare molto sui segreti, ma posso dire questo: la Madonna ha deciso di cambiare il mondo. Non è venuta ad annunciare la nostra distruzione, ma per salvarci, e con suo Figlio trionferà sul male. (p. 148)

(Il 25 agosto 1984 la Madonna) rimase con me 18 minuti (…). Parlò dei segreti, spiegando nei dettagli come si sarebbero verificati e preparandomi per tale ruolo. Poi, il 13 settembre 1984, apparve ancora e mi comunicò la data in cui avrei dovuto rivelare i particolari dei primi segreti al sacerdote. Queste nuove informazioni mi alleviarono lo stress e mi conferirono la forza per andare avanti.

       Quanto al sacerdote che avrei dovuto scegliere per la rivelazione dei segreti, ne avevo sempre uno in mente: P. Petar Ljubicic, un francescano (…), sentii che il sacerdote da scegliere doveva essere lui. (p. 193)

       Quando arriverà il momento, però, tutto dipenderà dalla volontà di Dio, non dalla mia. Anche se ho sempre voluto che fosse P. Petar a rivelare i segreti, non è detto che andrà necessariamente così. E se fosse il papa a chiederli? Anche lui è un sacerdote e non potrei mai dire di no al Santo Padre. (p. 193)

       Il 7 maggio 1985 Ivanka aveva avuto la sua ultima apparizione quotidiana. La notizia si sparse rapidamente nel mondo, rinfocolando (p. 196) i timori e le ipotesi sull’imminenza degli eventi contemplati nei segreti; io, però, facevo attenzione a non dire nulla che potesse alimentare la fiamma. Il tempo dei segreti era lontano ancora molti anni. (p. 197)

       “So tutto di Medjugorje. Ho seguito i messaggi sin dall’inizio (…). Abbi cura di Medjugorje, Mirjana. Medjugorje è la speranza per il mondo intero (…). Se non fossi papa, sarei già andato da molto tempo a Medjugorje”.

(…) In seguito un sacerdote mi confidò che il Papa si era interessato a Medjugorje fin dagli inizi, poiché prima ancora che cominciassero le apparizioni aveva pregato la Madonna di apparire di nuovo sulla terra.

       “Non posso farcela da solo, Madre”, pregava. “In Jugoslavia, Cecoslovacchia, Polonia e altri Paesi comunisti la gente non è libera di praticare la propria fede. Ho bisogno del tuo aiuto, o Madre cara”.

Secondo quel sacerdote, il Papa quando venne a sapere che la Madonna era apparsa in una piccola località di un Paese comunista, pensò immediatamente che Medjugorje fosse stata una risposta alle sue preghiere. (p. 204)

“Un giorno un sodato dell’ONU venne a casa nostra. “Abbiamo trovato il vostro appartamento di Sarajevo”, disse, e mi consegnò un pacco contenente i nostri documenti. Fra di essi c’era la pergamena. (p. 274 – dopo il bombardamento della città nella guerra balcanica, NdR)

       La Madonna ci sta preparando a tutto ciò che avverrà nel mondo. Ci sta addestrando alla vittoria. Quando gli eventi dei segreti si manifesteranno, sarà tutto chiaro. Capirete, ad esempio, perché la Madonna ha scelto di apparirmi il 18 marzo di ogni anno e il 2 di ogni mese (dal 1987 al 2 marzo 2020, NdR). Capirete l’importanza di queste date e perché appare da così tanto tempo. (p. 323)

In questo momento, secondo la Madonna, viviamo in un tempo di grazie. Dopodiché verrà il tempo dei segreti e il tempo del trionfo di Maria. A Dio piacendo, mi sentirete ancora in quel momento. Naturalmente non c’è alcuna garanzia che sarò viva quando i segreti saranno rivelati (…).

Da quando un soldato dell’ONU me l’ha restituita, custodisco la pergamena in un luogo sicuro. (p. 335).