APOSTOLI DI MARIA

28. La missione eroica degli Apostoli di Maria
Il tempo dei dieci segreti è straordinariamente illustrato dal terzo segreto di Fatima nel quale la Chiesa, nella varietà delle sue componenti, sale verso la cima del Calvario, mentre i suoi membri cadono uno ad uno nel contesto di un mondo devastato dall’odio e dalla guerra.
Perseguitata dall’esterno dai suoi nemici e tradita dall’interno dai seguaci di Giuda, la Chiesa rivivrà la Passione del Signore, per poter così partecipare alla sua resurrezione.
Il tempo dei martiri, che caratterizza il mondo d’oggi, raggiungerà il massimo dell’intensità e il solo fatto di essere cristiano sarà sufficiente per essere dati in pasto ai leoni. Gli uomini, posseduti da satana, brinderanno al loro re col sangue degli innocenti, rei di aver posto la loro speranza in un ebreo crocifisso.
Le fiamme dell’odio contro Dio e il suo inviato Gesù Cristo si abbatterà sulla Chiesa con la forza distruttrice di un uragano. Risuonerà in ogni angolo del pianeta il grido satanico: “Non licet esse christianos”. Satana sobillerà il mondo intero e darà inizio alla più devastante persecuzione di sempre.
Nel medesimo tempo il lupi infernali, sempre più assetati di sangue, si getteranno gli uni contri gli altri, divorandosi a vicenda. Il mondo diventerà una propaggine dell’inferno, dove satana cercherà di distruggere ogni traccia di ciò che è buono, bello e santo.
Eppure, nonostante tutte le apparenze in contrario, il male non vincerà ma, giunto al culmine, quando ogni speranza sembrerà naufragare, la Regina riporterà la sua più grande vittoria e schiaccerà la testa orgogliosa della serpe infernale.
La Gospa ha ottenuto da Dio l’inestimabile grazia di essere presente durante tutto il tempo dei segreti, fino al suo compimento. Nei primi anni delle apparizioni i sei veggenti, concordemente affermavano che, alla rivelazione del decimo segreto, sarebbero cessate le apparizioni quotidiane.
In effetti a Mirjana, Ivanka e Jakov, avendo avuto il decimo segreto, la Madonna non appare più quotidianamente.
Successivamente Vicka, in una interista a Radio Maria, ha affermato che la Gospa sarebbe continuata ad apparire ogni giorno fino al compimento del decimo segreto e oltre, continuando a dare messaggi.
Solo Vicka è al corrente di questa decisione della Gospa, che è indubbiamente di fondamentale importanza. Ha però precisato che neppure lei sa a chi dei tre veggenti verrà concessa questa grazia.
Siamo di fronte a un particolare di non poco conto. La presenza di Maria, con apparizioni quotidiane, durante il tempo dei segreti, è un dono dagli effetti inimmaginabili. Quando la Vergine potente contro il male è presente, satana è perdente.
La luce di Maria illumina le tenebre e la sua pienezza di grazia respinge le onde limacciose del male. Il piccolo gregge dei credenti si sente sostenuto e rafforzato e nel nome di Maria affronta con coraggio l’impero dell’orgoglio e della tracotanza.
Il fatto che la Madre sarà presente nel momento del massimo scatenamento satanico ci permette di guardare al futuro con gli occhi della speranza e di combattere con la certezza della vittoria.
Negli ultimi anni delle sue apparizioni, in particolare nei messaggi a Mirjana, la Regina della pace si è dedicata a formare quelli che lei chiama “miei apostoli” perché, man mano che le tenebre si addensano sul mondo, essi siano luce per tutti quelli che vagano senza sapere chi sono e dove vanno.
Come profeticamente aveva anticipato il Beato Paolo VI, per quanto fuori e dentro la Chiesa possa predominare un pensiero non cristiano, deve però sempre rimanere un piccolo gregge, che tenga alta la lampada della verità.
Gli apostoli che la Gospa sta formando in questi anni, hanno un compito fondamentale da compiere man mano che il cammino si fa ripido e l’attacco del mondo si fa aspro. Sono loro infatti che devono erigersi come una diga invalicabile contro le onde virulente della menzogna, dell’odio e della violenza
Sono loro infatti l’esercito invisibile che il mondo disprezza e sottovaluta, ma col quale la Madonna combatte e vince. La loro fedeltà, il loro coraggio, la loro perseveranza sono necessarie perché il serpente sia colpito a morte.
Con la loro umiltà la Condottiera celeste farà mordere la polvere alle orde degli orgogliosi, con il loro coraggio metterà in fuga i branchi dei prepotenti e con il loro amore spegnerà le sete di sangue delle belve infuriate. Tutto ciò è già presente oggi, nella vita quotidiana di molti cristiani ovunque nel mondo. Il fuoco è già stato appiccato e le fiamme si alzano sempre più alte. Guai a coloro che la Madonna ha chiamato, ma che cercheranno di salvarsi eclissandosi nel buio dell’anonimato.
C’è un solo modo di salvarsi, quello di rispondere: “Adsum”, “Eccomi”. In quel tempo in cui bisogna combattere guai agli imboscati, perché moriranno due volte. Ognuno è chiamato a fare la sua battaglia e a dare la sua testimonianza nella consapevolezza che solo questa è la via che porta alla vittoria.
In modo particolare gli apostoli di Maria dovranno mostrare un attaccamento senza tentennamenti alla Chiesa nella persona del Santo Padre. Come ha affermato il veggente Ivan in una intervista a Radio Maria, il tempo dei segreti sarà un tempo di prova, che riguarda il mondo, ma in modo particolare la Chiesa.
Non dobbiamo meravigliarci perché la distruzione della Chiesa è il primo obbiettivo delle porte dell’inferno. L’attacco del dragone infernale alla Donna vestita di sole, che simboleggia Maria e la Chiesa, è una delle caratteristiche della modernità.
Satana può impadronirsi del mondo solo eliminando la Chiesa e con essa ogni traccia di cristianesimo. E’ un obbiettivo che persegue con ogni mezzo, usando la menzogna e la violenza. Con la seduzione attira i più deboli e con la persecuzione cerca di abbattere i resistenti.
Solo una fede limpida e forte permetterà, nel tempo della menzogna conclamata dai mass media, di fare discernimento e di smascherare i falsi profeti che si avvicinano vestiti da pecore, ma dentro sono lupi rapaci.
La Gospa sta da tempo formando i suoi apostoli, perché non arrivino impreparati al passaggio decisivo e non succeda a loro quanto accadde ai Dodici alla vigilia della passione.
Vostro padre Livio