Giovedì santo venerdì in croce… domenica risorto.

In questi ultimi tempi, più che in passato, mi ritrovo a dover “combattere” le canoniche liti terrene tra esponenti di famiglia e varie relazioni amicali, o le piccole grandi indifferenze dei nostri cuori che reciprocamente usiamo come frecce e pistolettate nell’illusione di vincere con le proprie ragioni e aspettative: io ne ho fatto parte e ne farò pure parte, non potrei dire che tramite il mio temperamento fortemente terreno non ne sia stato coinvolto e ne sarò ancora condizionato, ma forse proprio per questo sto, altresì, cercando di trasmettere l’unica via di scampo, di tenerla in piedi con la schiena dritta, l’unica via di scampo mia e di tutti. Amare costa fatica, e non è un atteggiamento che si riduce a dire sempre di si, o a dover subire l’ingiustizia altrui, di combatterla con le nostre sacrosante ragioni, ma è mantenere il cuore aperto, rispondere alle invettive e alle incomprensioni con un POTERE che sbriciola tutti gli altri poteri… il potere di AMARE, perché questo potere non è mio o nostro, ma è il POTERE che ci dà Cristo stesso, di fronte a questo potere qualsiasi durezza umana arriva a essere perfino ridicola e infine disarmata di tutte le sue recriminazioni e le sue cosiddette giustizie… cosa rispondi di fronte al potere che Gesù stesso ti dà nonostante l’inutile “impiastro umano che siamo? Io da me sarei travolto dall’odio e da tutte le sue sfumature, debole come sono non avrei scampo, che faccio?
Faccio così, prendo la mia croce e seguo Gesù, se le vicende terrene mi mettono in croce amerò fino in fondo, fino a Domenica mattina almeno, prendo la forza, LA FORZA di Cristo e la faccio camminare in me, non sono più solo io che vivo, ma la luce di Cristo rinviene in me, di mio non faccio più nulla, certamente diminuisco con la grazia del Signore, il solito pasto che diamo al nemico, nutrendolo d’energia attraverso le mie ragioni, con tutte quelle conseguenze che poi malamente ne escono dai cuori, convinti delle nostre piccole strategie umane.
Mi si risponde dai cuori feriti: “ma noi non siamo dei piccoli Gesù, non siamo dei Santi, non si riesce a essere buoni e a dare buone risposte”
Rispondo: ” Credete che serva essere BUONI, perfetti, nonostante Gesù dica siate perfetti come è perfetto il Padre mio? Lui non vi chiede di essere perfetti, chiede una cosa sola mentre combattete la buona battaglia, vi chiede di AMARE i vostri nemici, questa sarà la nostra perfezione, non di combatterli con le vostre giuste ragioni, ma di fare l’esperienza di Lui, non di essere come Lui, ma di porre le vostre speranze – la vostra fiducia, la FEDE- in quello che ha fatto, detto e vissuto…. è morto in croce per me, con quale POTERE credete che poi sia risorto? ed è risorto non solo perché così Lui vince il nemico, ma risorge per me così come per me è andato a morire, perché mi ha amato e mi ama, Dio non lascia senza salvezza i suoi: non è anche per questo che Cristo ci manda sua MADRE attraverso Medjugorje? Io sbaglierò sempre e forse sbaglierò tutto, ma mi rialzerò sempre nell’amore di Cristo e per amore di Cristo, non c’è guerra che tenga e alla lunga che possa rimanere in piedi di fronte a questo, non abbiate paura, abbiate forza nella fede in Cristo… perché Domenica ci rialzerà vivi dalle tombe nonostante le nostre storture, poiché attraverso l’avere un cuore aperto Dio ci farà camminare dritti sulle righe storte di questa esistenza terrena.
Buona pasqua P. Livio, e che Dio ti benedica… Ave Maria