
Pensiero Spirituale che ci accompagna nella giornata dedicata alla Commemorazione dei defunti
Cari amici,
oggi è una giornata molto particolare perché tocca proprio la vita e i sentimenti delle persone perché i nostri defunti sono coloro che ci hanno preceduto nel segno della fede e dormono nella pace.
È una giornata in cui nelle chiese vengono celebrate sante Messe proprio per i defunti, alle quali siamo chiamati a partecipare perché – come ci ha detto la Madonna – le anime dei defunti hanno bisogno delle nostre preghiere. A questo proposito, nei suoi messaggi la Madonna si è fatta portavoce di una lunga tradizione della Chiesa, soprattutto quella delle origini.
La santa Messa, il sacrificio di Cristo, ha un’efficacia particolare per la purificazione delle anime, insieme ovviamente alle nostre preghiere personali e i nostri sacrifici.
Per tutto il mese di novembre, per tutti coloro che partecipano alla santa Messa, fanno la Comunione, recitano una speciale preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre e visitano un cimitero, è prevista l’Indulgenza plenaria che si può applicare all’anima di un particolare defunto. La Confessione – per coloro che sono già in grazia di Dio – in sé non è necessaria.
Quando parliamo dei defunti parliamo ovviamente di coloro che sono in Cielo, ma è spontaneo in questa giornata pensare anche alle anime che si trovano in purgatorio.
La Madonna ci ha spiegato che la maggior parte delle anime va in purgatorio, un numero molto grande va all’inferno e soltanto un piccolo numero di anime va direttamente in Paradiso.
«La maggior parte degli uomini, quando muore, va in Purgatorio. Un numero pure molto grande va all’Inferno. Soltanto un piccolo numero di anime va direttamente in Paradiso. Vi conviene rinunciare a tutto pur di essere portati direttamente in Paradiso al momento della vostra morte».
(Messaggio di Medjugorje, 2 novembre 1983)
La Madonna ci ha anche indicato un grande atto di carità per coloro che soffrono in purgatorio, perché con le nostre preghiere possono abbreviare il tempo della loro purificazione.
«In Purgatorio ci sono tante anime e tra queste anche persone consacrate a Dio. Pregate per loro almeno sette Pater Ave Gloria e il Credo. Ve lo raccomando! Molte anime sono in Purgatorio da molto tempo perchè nessuno prega per loro. Nel Purgatorio ci sono diversi livelli: i più bassi sono vicini all’Inferno mentre quelli elevati si avvicinano gradualmente al Paradiso».
(Messaggio di Medjugorje, 20 luglio 1982)
La Regina della pace ha dato una descrizione dell’inferno che è fra le più incisive che abbia mai dato e lo ha fatto rispondendo a Mirjana che le chiedeva perché Dio fosse così duro da mandare le anime all’inferno:
Oggi molti vanno all’Inferno. Dio permette che i suoi figli soffrano nell’Inferno perchè hanno commesso colpe gravissime e imperdonabili. Coloro che vanno all’Inferno non hanno più possibilità di conoscere una sorte migliore. Le anime dei dannati non si pentono e continuano a rifiutare Dio. E lì lo maledicono ancor più di quanto non facessero prima, quando erano sulla terra. Diventano parte dell’Inferno e non vogliono essere liberate da quel luogo.
(Messaggio di Medjugorje, 25 luglio 1982)
Infine voglio soffermarmi su un altro messaggio importantissimo della Regina della pace, che continua ad esortarci a rinnovare la nostra fede, a convertirci, a tornare a Dio:
Ogni persona adulta è in grado di conoscere Dio. Il peccato del mondo consiste in questo: che non cerca affatto Dio. Per coloro che adesso dicono di non credere in Dio, quanto sarà duro allorché si avvicineranno al trono dell’Altissimo per sentirsi condannare all’Inferno.
(Messaggio di Medjugorje, 3 febbraio 1984)
Vi raccomando: tutti coloro che possono partecipino alla santa Messa, chi non è in grazia di Dio si confessi per ricevere la Comunione, preghi per il Santo Padre un Pater Ave Gloria, vada in visita ad un cimitero per ottenere un’indulgenza plenaria da applicare all’anima di un defunto affinché – se è in purgatorio – possa andare subito in Cielo.
Padre Livio: “La lettura spirituale della cronaca e della storia”