Pensiero Spirituale sulla libertà umana


Cari amici,

una delle caratteristiche dell’era nuova nella quale siamo entrati è quella di ridurre gli uomini a degli animali. Come sappiamo gli animali non hanno le caratteristiche spirituali che l’uomo invece ha, grazie alla sua anima spirituale immortale.
La natura umana è dotata di specifiche perfezioni: intelligenza, libertà e moralità (perché Dio ci ha impresso il DNA del bene e del male). Queste qualità straordinarie innalzano l’uomo al di sopra di tutta la creazione.
L’intelligenza umana è ordinata alla verità, è un’intelligenza che si interroga, che non solo vuole capire com’è fatto l’universo, ma si chiede anche chi ne è la causa. L’uomo ha la legge morale e naturale impressa da Dio nel cuore, all’interno del quale c’è la coscienza che comanda di fare il bene e proibisce di fare il male. Quando si compie il male la coscienza rimorde, quando si compie il bene la coscienza approva. Il dono della libertà è di straordinaria grandezza. Dio ha creato l’uomo capace di decidere di se stesso, di decidere se accogliere Dio o no, di decidere se fare il bene o il male, di decidere quale impostazione dare alla propria vita. In questo modo l’uomo decide il suo destino eterno. L’uomo è un essere al quale se gli si toglie la libertà, gli si toglie tutto.
Non c’è dubbio che Dio, creando l’uomo libero, abbia rischiato. Non poteva creare un essere capace di parlare con lui, capace di accoglierlo e di amarlo, se non fosse anche stato capace di rifiutarlo e di scegliere di non amarlo. Dio ha voluto darci la libertà che è riflesso della sua grandezza. Dio ha creato l’uomo a Sua immagine e la libertà è sicuramente una delle caratteristiche fondamentali dell’anima umana, immagine di Dio.
Nella Sacra Scrittura vediamo i due protagonisti che emergono  chiaramente e sono Dio – che con la sua onnipotenza d’amore chiama l’uomo alla responsabilità e alla risposta – e l’uomo, che sta davanti a Dio ed è capace di parlare con Lui. L’uomo è capace di dire a Dio, compiendo opere mirabili. Allo stesso tempo può dire di no. Questa è la storia della salvezza che passa attraverso la libertà dell’uomo. Se all’uomo togli la libertà, allora lo privi anche della sua dignità, della sua grandezza e della sua unicità nel panorama della creazione materiale.

Dio creando l’uomo libero ha rischiato. La libertà data da Dio è libertà vera, ovvero è la capacità di decidere di se stessi di accettarlo o rifiutarlo. Dio ha voluto correre questo rischio per cui la teologia dice che la stessa perdizione eterna, quindi l’esistenza stessa dell’inferno, è un corollario della libertà. L’inferno esiste perché non si è costretti ad andare in Paradiso, non si è costretti ad amare Dio, non si è costretti a rispondere al suo amore. L’uomo è libero di rifiutare la luce e scegliere le tenebre, rifiutare il bene e scegliere il male, rifiutare la verità e scegliere la falsità.
Dio ci ha creati liberi, perché fossimo figli liberi di scegliere e non automi che agiscono senza porsi domande, senza riflettere e senza decidere.

La limitazione della libertà è una costante nella storia umana, anche dal punto di vista sociale e politico, anche se oggi si acclama tanto alla libertà. Infatti si sta attuando una vera e propria espropriazione della libertà, intesa nel suo senso radicale di scegliere in base a quello che è il proprio pensiero. Questo pericolo enorme incombe sull’umanità: l’uomo non è affatto libero come dovrebbe. I totalitarismi del secolo scorso e di questo secolo di fatto privano l’uomo della libertà! Pur proclamando il contrario! L’ultimo (in senso temporale) totalitarismo che ci  insidia maggiormente e che vuole privarci in modo soft della nostra libertà è il nuovo totalitarismo, il pensiero unico che entra capillarmente in ogni cosa (dai mass media, alle canzoni, alla cultura, al cinema…) per comunicare e inculcare la sua visione della vita.

Solo Dio è libertà! Dio ci ha creato liberi di scegliere! Il cristianesimo è la religione della libertà dell’uomo di fronte a Dio, è la religione della libertà dell’uomo di decidere di se stesso e di costruire attraverso le sue scelte il suo destino eterno che può essere di autodistruzione o di glorificazione.

All’interno di questo grande dono che è la libertà, Dio ha inserito un “campanello d’allarme” che è la coscienza umana, un’esperienza che possiamo fare tutti. All’interno di noi stessi abbiamo come degli indicatori di strada per poter usare nel modo giusto la nostra libertà. La libertà che Dio ci ha dato non è la libertà di fare quello che si vuole (come oggi si sbandiera), è la sua libertà, non è quella del mondo. La libertà che Dio ci ha dato è la libertà orientata al bene per cui se la usiamo per fare il bene costruiamo noi stessi, ci edifichiamo, cresciamo, diventiamo più buoni, più liberi, più luminosi, più lontani dalla palude del male nella quale molti invece sguazzano. Questa è la libertà cristiana che è inviolabile, di origine divina ed è una libertà che realizza se stessa facendo il bene.        
Da: “La lettura cristiana della cronaca e della storia”