Pensiero Spirituale sulla Gerusalemme celeste

Cari amici,

in apertura del messaggio del 25 dicembre 2022, la Regina della pace ci invita a essere “il riflesso della serenità e gioia del Cielo”. Questo messaggio si presta a riflessioni molto belle e confortanti. Innanzitutto, in Cielo, come già disse la Madonna altre colte, c’è la gioia ma in questo messaggio ha aggiunto anche la parola “serenità”. La Regina della pace guarda alla nostra situazione esistenziale che oggigiorno è caratterizzata da preoccupazioni, agitazioni, problemi e sofferenze. Maria, allora, ci vuole dare la prospettiva del Cielo. Con la Salve Regina abbiamo imparato che oltre questa valle di lacrime c’è il Cielo, ed è un pensiero che ci rafforza, ci incoraggia e ci aiuta a sopportare le prove della vita.

Questa è sicuramente una componente della visione cristiana della vita: dopo la fatica fisica e morale ci sono la gioia e la serenità. Il traguardo, ancora prima dell’arrivo, è una motivazione continua che diventa un’esplosione di gioia quando viene raggiunto.

San Paolo spesso paragona la vita cristiana a una corsa sportiva vera e propria. Tant’è vero che lui stesso, facendo il bilancio della sua vita, dice: “Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione.”

La “corona” a cui dobbiamo aspirare è l’aureola, che ricompensa di tutte le fatiche della vita. In chiusura del libro dell’Apocalisse troviamo la descrizione della Gerusalemme celeste, in cui non ci sono più la sofferenza e la morte (endiadi con cui si sintetizzano le tribolazioni della condizione umana).

La morte non ci sarà più.
Non ci sarà più né lutto né pianto né dolore.
Il mondo di prima è scomparso per sempre.
(Ap 21)

Una volta entrati nella Gerusalemme celeste, la luce di Cristo splenderà per sempre per illuminarci, riscaldarci, darci gioia, serenità. Quando saremo lì non avremo più i ricordi negativi delle sofferenze vissute per causa nostra o del mondo. Tutto ciò che appartiene al male e all’impero delle tenebre resta fuori dalla Gerusalemme celeste.

Quando saremo in Cielo la luce di Dio ci avvolgerà, i nostri saranno pensieri di luce, non avremo più la condizione esistenziale che avevamo sulla Terra. In Cielo c’è solamente la gioia in Dio!

La Madonna ci ha detto che quando contempleremo il Padre celeste tutto ci sarà chiaro, non avremo bisogno di fare alcuna domanda. Non saremo attanagliati dagli interrogativi terreni, la luce i Dio rischiarerà ogni cosa, anche le nostre menti.

In Cielo sarà gioia piena! L’istante eterno della gioia in Dio sarà la pienezza nella quale vivremo.

Da “La Lettura cristiana della cronaca e della Storia”