
Cari amici,
vorrei soffermarmi sul termine “confusione” che la Madonna ha utilizzato per descrivere la nostra situazione sia dal punto di vista spirituale che esistenziale.
Questo termine lo ha spesso utilizzato insieme ad un altro, ovvero ne mir, in croato letteralmente “non pace”, che in genere i traduttori della parrocchia di Medjugorje traducono con “inquietudine”.
La parola “confusione” riguarda soprattutto la mente. La Madonna utilizza questo termine per indicare quella situazione di chi ha perso la fede o l’ha abbandonata fino a farla offuscare. Senza la fede si è confusi rispetto alle domande fondamentali della vita, ovvero: «da dove vengo? chi sono? dove vado? cos’è il bene? cos’è il male?».
La fede risponde in modo molto chiaro a questi interrogativi, dice che Dio ci ha creati, che siamo sua immagine grazie all’anima spirituale immortale, ci indica la via della salvezza, la fede ci permette di discernere tra il bene e il male.
Queste certezze si sono offuscate e siamo entrati in uno stato di confusione dovuto alla perdita della fede e alle false risposte date dalla nuova religione atea e materialistica. Ne consegue una situazione di incertezza e paura: questo è lo stato esistenziale di chi ha abbandonato o perso la fede.
Il genere umano è in una situazione di grande pericolo e sofferenza, di oscuramento del futuro.
L’unica grande luce che ci dà la forza e il coraggio è la Regina della pace che è venuta per l’ultima volta a chiamare l’umanità alla conversione e che uscirà vittoriosa da questa battaglia.
La Madonna vincerà per tutti noi, libererà l’umanità dalla schiavitù del demonio che è quella della violenza, del sopruso, dell’inganno.
Satana è sciolto dalle catene! La Madonna dice spesso che satana vuole l’odio, la guerra, miete le anime.
La Regina della pace ci ammonisce da questo pericolo, ma lo fa confermando la sua presenza di Madre, venuta in soccorso dei suoi figli portando la speranza.
Il suo Cuore Immacolato trionferà e il mondo avrà un tempo di pace!
Padre Livio: “La lettura spirituale della cronaca e della storia”