Pensiero Spirituale sull’espressione: “Vieni Spirito consolatore”

Cari amici,
la storia della Chiesa è una Pentecoste continua. Da allora, infatti, l’effusione dello Spirito Santo è continua e l’amore del Padre e del Figlio ci viene donato continuamente. È questo il dono della Redenzione: l’amore di Dio che perdona i peccati, ci eleva alla dignità di figli ci trasforma, ci santifica, ci rende simili a Gesù e ci predispone per la vita eterna.
In questo tempo abbiamo bisogno dello Spirito consolatore. La consolazione è un dono dello Spirito Santo.
Tutti nella vita sperimentiamo la situazione esistenziale di depressione, alcuni scrittori hanno condensato l’insofferenza che c’è dentro di noi nel “male di vivere”. È qualcosa che ci portiamo dentro fin dalla nascita, dal punto di vista teologico è un retaggio del peccato originale, è la conseguenza dell’allontanamento da Dio. Quando manca il sole che illumina e riscalda nel corso della vita i cuori inacidiscono, diventano duri, cattivi. Questa è un’esperienza che facciamo tutti ed è difficile avere un cuore sereno, gioioso, pieno d’amore, compassionevole, sincero.
La Madonna lo ha detto più volte, specialmente nei messaggi del 2 del mese a Mirjana.
«I vostri cuori restano chiusi, sono duri e non rispondono alle mie chiamate, non sono sinceri»
(messaggio del 2 aprile 2009)
«Mi ascoltate mentre vi parlo, ma i vostri cuori sono chiusi e non mi sentite»
(messaggio del 2 febbraio 2012)
«Non abbiate cuori duri, chiusi e pieni di paura»
(messaggio del 2 aprile 2016)
Ovviamente la Madonna ha uno sguardo materno e compassionevole su di noi e ci indica il modo per purificare i cuori e cambiarli. La preghiera e il cammino di conversione sono le armi con cui vincere la battaglia spirituale che ha sede proprio nel cuore umano. È lì che si compiono le decisioni fondamentali nei confronti di Dio, del bene e del male, della giustizia e dell’iniquità, del vero e del falso.
Ogni volta che nel combattimento spirituale ci arrendiamo, siamo stanchi, cediamo alla fatica, i nostri cuori si induriscono, ci lasciamo prendere dallo scoraggiamento dobbiamo reagire. La cosa più semplice e alla portata di tutti è cercare qualcosa di più potente delle soluzioni umane, più certo, più irradiante. In questa settimana che ci accompagna alla Solennità della Pentecoste, invochiamo lo Spirito consolatore.
Quanto sono belle e suggestive di riflessioni le parole della preghiera allo Spirito Santo Vieni Santo Spirito
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri,
vieni; datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto,
ospite dolce dell’anima,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.
O luce beatissima,
invadi nell’intimo
il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza,
nulla è nell’uomo,
nulla senza colpa.
Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
raddrizza ciò ch’è sviato.
Dona ai tuoi fedeli
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.
Amen.
La Regina della pace ha voluto che questa preghiera venisse recitata al termine di ogni Rosario e prima della Santa Messa (messaggio del 2 gennaio 1984).
La consolazione dello Spirito Santo è veramente la medicina che guarisce! Lo Spirito Santo è l’amore del Padre e del Figlio, è il dono della Redenzione. L’amore di Dio abbraccia, perdona, guarisce. Invochiamo lo Spirito consolatore e i nostri cuori si apriranno all’amore di Dio per poi irradiarlo agli altri.
«Pregate, cari figli, perché la preghiera è la medicina che cura» (messaggio del 9 settembre 1988).
La preghiera purifica il cuore, ci fa sentire il perdono di Dio. Nella preghiera sentiamo l’abbraccio di Dio e tutto il suo amore, nonostante i nostri limiti umani.
Da: “La Lettura cristiana della cronaca e della storia”