Pensiero Spirituale sul combattimento spirituale

Cari amici,
il combattimento spirituale è una tematica fondamentale della vita cristiana perché la nostra salvezza nel tempo e nell’eternità, dipende proprio dalla nostra capacità di lottare contro il male all’interno di noi stessi.
Proprio perché le radici del male sono insite in noi, la lotta contro il male non è solamente una lotta sociale, ma soprattutto è una lotta personale che ha sede nel cuore di ogni uomo.
Il male è nel cuore dell’uomo perché è un retaggio del peccato originale, a causa del quale abbiamo perso lo stato di grazia, integrità e santità, in cui Dio aveva costituito i nostri progenitori. Il male è nato in noi nel momento in cui i nostri progenitori hanno ascoltato il sibilo dell’angelo ribelle che ha insinuato a loro la possibilità di essere loro come Dio e di mettersi al suo posto.
L’angelo ribelle è l’origine assoluta del male. Nella sua presunzione, guardando se stesso e rapportandosi a Dio, ha provato invidia e ha voluto essere Dio al posto di Dio. Il male è nato dalla presunzione di una creatura che era meravigliosa prima di cadere nell’orgoglio. L’origine assoluta del male nasce da uno spirito libero (capace quindi di scegliere fra il bene e il male) che ha scelto la superbia, l’odio contro Dio, la disobbedienza a Dio.
Altri angeli, invece, il cui capo era Michele (il cui nome significa “chi è come Dio?”) hanno scelto il bene. Nella sua umiltà Michele ha scaraventato Lucifero dal Cielo facendolo precipitare sulla Terra dove ha tentato i progenitori iniettando il veleno del male che è la radice di tutti i peccati. La presunzione, la superbia e l’invidia portano inevitabilmente all’odio. Il male è il retaggio del peccato originale, è come una traccia di veleno che è rimasta in noi e dopo il Battesimo non ha più la caratteristica del peccato ma rimane una debolezza, una spinta al peccato che è dentro di noi.
Perché allora Dio, nel governo del mondo e delle anime, con il Battesimo non ha cancellato il peccato e la spinta al male che abbiamo dentro? Questa traccia, che convive nel nostro cuore insieme con la spinta al bene, ci obbliga al combattimento spirituale. Dio ci ha lasciato questa spinta al male affinché noi, con l’aiuto della grazia, la combattiamo.
Nella Sacra Scrittura sono elencate le proliferazioni del male, la più nota sono i Sette vizi capitali. Dio ha lasciato queste erbe infestanti nel nostro cuore perché noi le estirpassimo. Lo ha fatto perché la salvezza, che è una grazia che viene da Dio, ha bisogno anche della nostra cooperazione. Noi ci salviamo, ci trasformiamo, sradichiamo il male che è in noi, con l’aiuto della grazia ma anche con la nostra buona volontà, ovvero con il combattimento spirituale.
Capite allora quanto il combattimento spirituale sia necessario. Senza combattimento spirituale non c’è salvezza perché il male prenderebbe possesso dei nostri cuori, satana ci strascinerebbe lungo la via che porta alla catastrofe spirituale.
Oggi si pensa che il male venga dalla società. Ma come abbiamo visto non è così. La spinta al male c’è in ogni uomo, anche nei bambini. Se i piccoli non vengono educati e indirizzati al bene, pian piano il male che in loro tenderà a prevalere.
La società è certamente una spinta notevole al male, anzi molte volte compie un vero e proprio assedio col quale dobbiamo combattere tutti i giorni. Basti pensare alla società massmediatica. Guai a noi se cediamo, se iniziando la giornata non mettiamo nel nostro programma di comportamenti, pensieri, azioni, opere, parole, proprio questo impegno a far sì che tutto ciò che noi pensiamo, diciamo e facciamo, sia buono, corrisponda al bene, sia la verità, la santità. Le virtù rendono bella la persona!
Questo è il nostro compito quotidiano. La lotta contro il maligno apre ogni nostra giornata e ci accompagna istante per istante.
Concentriamoci sulle nostre debolezze, sui nostri peccati più gravi e partiamo da lì per impegnarci. Partendo da questa consapevolezza, con la preghiera e i Sacramenti (in particolar modo la Confessione e l’Eucarestia) dobbiamo necessariamente fare la nostra battaglia spirituale che non terminerà mai, durerà tutta la vita.
Come il peccato piò diventare una perversa abitudine, grazie al combattimento spirituale il bene può diventare una santa abitudine.
Il mondo ha un futuro nella misura in cui le persone che, attraverso il combattimento spirituale sono state capaci di imbrigliare il male e diventare persone buone, sono la maggioranza.
Da: “La Lettura cristiana della cronaca e della storia”