Pensiero Spirituale sull’affidamento personale

Cari amici,
il Cielo ci ama, ci guarda, entra nella nostra vita. Chi ha la fede vede e soprattutto sente la presenza del soprannaturale. Non c’è dubbio che è una verità di fede fondamentale è proprio quella del governo del mondo da parte di Dio.
Dio non solo è il Creatore di tutte le cose, ma provvede, ci assiste, segue la Storia umana. Non solo. Dio segue la vita di ciascuno di noi.
La Regina della pace ha detto:
«Sappiate sempre che Dio sa tutto, Dio vede, Dio ama».
E ancora: «vi guarda e vi ascolta. Noi vi siamo sempre vicini.
Questo è un amore che chiama, unisce, converte, incoraggia e ricolma»
(messaggio del 2 gennaio 2017)
«Dio sa tutto» è un’espressione che ci rincuora. Dio sa, provvede e interviene sulle nostre vite e lo fa per tutti gli uomini, anche per chi non crede il Lui.
Dio provvede alla Storia del mondo, alla Storia dell’uomo. Se non ci fosse la divina Provvidenza, con tutti i pericoli che ci sono e le calamità naturali che incombono, anche la nostra stirpe umana sarebbe già estinta!
Dio ha provveduto sempre. Anche quando non credevamo in Lui. E lo fa anche oggi che lo combattiamo, che lo neghiamo.
Dio provvede sulla vita di ciascuno di noi. Dio conosce ogni persona e affida a ciascuno una missione. Dio provvede alla vita di ogni persona, anche se questa non crede.
Dio è il Padre buono che, se anche il figlio è andato via da casa, lo aspetta.
La Madonna, fin dai primi mesi a Medjugorje, ha insegnato l’affidamento totale di se stessi e della propria vita a Dio.
Questa nozione di affidamento, poi, è diventata sempre più ampia fino a diventare Consacrazione, che è un termine molto forte e totalizzante.
Stiamo vivendo momenti drammatici della Storia umana, satana è sciolto dalle catene e gioca tutte le carte per impadronirsi della Creazione e del genere umano.
La Madonna allora ha sollecitato l’affidamento, che è un passo in avanti rispetto alla fede nella Provvidenza.
Cosa succede nell’affidamento? Succede che noi, affidandoci a Dio, lo costringiamo a intervenire. L’affidamento è chiamare Dio a gran voce affinché intervenga, è supplicarlo.
«O Dio vieni a salvarmi», in queste poche parole è racchiusa la richiestadi intervenire nelle nostre vite
Abbiamo bisogno ogni giorno di ricostruire il nostro rapporto con Dio. Le vicende quotidiane creano affaticamenti spirituali, preoccupazioni soprattutto mentali, ansietà e paure di carattere psicologico. Nel corso della giornata non mancano momenti di scoraggiamento, angoscia. Abbiamo paura del futuro. Sperimentiamo la nostra debolezza esistenziale.
Per uscire fuori da questa situazione di angoscia esistenziale che molte volte caratterizza le nostre giornate – e che caratterizza soprattutto questo tempo (prima la pandemia, poi la guerra) – dobbiamo alzare lo sguardo al Cielo.
«Datemi tutti i vostri sentimenti e tutti i vostri problemi.
Io voglio consolarvi nelle vostre prove. Desidero colmarvi di pace, di gioia e di amore di Dio»
(messaggio del 20 giugno 1985)
Quanto sono materne e rassicuranti queste parole! Ci fanno sentire al sicuro, protetti!
Mettiamo nelle mani della Madonna i nostri problemi quotidiani, Lei può tutto! Affidiamole con fede le nostre preoccupazioni fin dal mattino, momento in cui la mente viene assalita dai pensieri e dalle angosce, e vivremo gli affanni con meno angoscia e più serenità, nella certezza che veramente Dio vede e provvede.
Da: “La Lettura cristiana della cronaca e della storia”