Pensiero Spirituale sul Triduo pasquale

Cari amici, oggi entriamo nel Triduo pasquale, nei giorni solenni in cui si è realizzata la nostra redenzione.

L’invito della Chiesa è quello di vivere intensamente questo Triduo, partecipando alla Liturgia nella quale si rivivono i misteri della nostra redenzione: la Messa in Coena Domini questa sera, la solenne adorazione della Croce e la Via Crucis domani, la celebrazione della Resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo nella Veglia pasquale o nella Santa Messa di domenica.

Si tratta quindi di rivivere in noi i misteri della Redenzione, di ravvivare la nostra fede, di morire al peccato e risorgere alla vita nuova di Cristo. Questo è il modo di celebrare la Pasqua con la fede in modo tale da gustarne il dono che è la pace con Dio, la pace nei nostri cuori, la pace divina che rende la vita bella, gioiosa, ricca di frutti.

La nostra redenzione ha avuto inizio con l’Incarnazione, il mondo è stato creato per mezzo di Lui e in vista di Lui, come dice San Paolo. Tutto è stato creato in vista di Cristo, a causa del peccato originale questo progetto di Dio è passato attraverso la Redenzione cioè il nostro riscatto, la nostra salvezza. Cristo ci ha riscattato dal peccato originale ma anche dai nostri peccati personali.

Questi tre giorni della Redenzione – che sono centrati sulla morte e resurrezione di Cristo – rappresentano la salvezza cristiana.

Noi uomini nasciamo esposti al male, che è dentro di noi e anche fuori. Il male è il peccato, la cattiveria, l’immoralità, a cui si aggiungono la sofferenza e la morte. Questa è dunque la realtà della condizione umana, è una duplice morte: quella dell’anima e quella del corpo. È il retaggio che ci hanno lasciato i progenitori rifiutando il dono dell’immortalità e della divina amicizia. Hanno rinnegato Dio e hanno scelto il demonio. È la catastrofe originaria che spiega la condizione umana su questa terra, che è una condizione di infelicità, sofferenza, peccato, disumanità, odio, prepotenza e morte. Non c’è salvezza umana per questo, l’unica vera salvezza è Gesù Cristo.

Anche se l’uomo avesse tutti i poteri di questo mondo, non potrebbe salvarsi da solo! La salvezza viene da Dio, è per questo motivo che si è fatto uomo e nei giorni del Triduo pasquale ha redento la nostra natura umana espiando il veleno del peccato.

Nel tempo della sua Passione, in un cuore pieno di umiltà, amore e obbedienza al Padre, Cristo ha distrutto il male del mondo.

La medicina che salva la natura umana è l’amore di Dio che ci viene dato da Cristo Risorto. È Lui che ci riappacifica col Padre, per questo – apparendo nel Cenacolo dopo la resurrezione – Gesù ha detto agli apostoli: «Pace a voi».

Cristo è la nostra pace! Cristo è la nostra salvezza! Cristo è la nostra felicità e la nostra gioia!

In questo Triduo pasquale siamo chiamati a rivivere il mistero di Cristo, il mistero della sua Redenzione, il perdono dei peccati, il ritorno a Dio. E’ questo il grande dono della Pasqua.

Siamo pecorelle smarrite che hanno preferito seguire falsi pastori, il vero Pastore è Cristo e la Pasqua è il giorno in cui ci vengono aperte le porte dell’ovile Santo. La Madonna incessantemente ci invita a ritornare a Dio e ai suoi Comandamenti. In questi giorni decidiamo per la conversione, viviamo questo Triduo pasquale uniti a Cristo per risorgere con Lui a vita nuova!

Da: “La lettura cristiana della cronaca e della storia”