DAVVERO PUTIN MEDITA DI PRENDERSI L’EUROPA?

Cari amici,
con l’attacco della Russia all’Ucraina si è aperta una nuova pagina della storia che prevede, almeno in Europa, sconvolgimenti politici, sociali e culturali inimmaginabili e potenzialmente catastrofici.
Si stanno innescando degli eventi che porteranno al momento previsto dal Cielo nel quale l’umanità, dinanzi alla possibilità di autodistruzione, sarà chiamata a fare scelte non più rimandabili.
Ciò che sta emergendo con chiarezza è la volontà del Presidente russo di attuare un progetto, a lungo coltivato e preparato, che prevede “un ordine post-occidentale” ( Sergei Lavrov) nel quale la Russia abbia la rilevanza che le spetta.
Si tratterebbe per Mosca di ritornare nelle terre ex-sovietiche, di restaurare il dominio sulle popolazioni non russe, arrivando ad estendere un suo “protettorato sull’Unione Europea.”
Un nuovo impero euro-asiatico, di ispirazione cristiano-ortodossa, che abbia come perno di irradiazione mondiale quella che per i russi è la “terza Roma”, cioè Mosca.
L’ideologo di riferimento del presidente russo è Alexander Dugin dal quale attinge l’ispirazione per la sua politica. Infatti è da questo filosofo che proviene il profondo disprezzo che Putin ha per l’Europa e per la sua deriva post-cristiana.
Per Putin, infatti, l’Europa, avendo abbandonato le radici giudeo-cristiane, oltre a quelle della tradizione greco- romana, ha finito per svuotarsi culturalmente e spiritualmente, divenendo schiava di una cultura liberal che è una parodia della libertà.
“Le élite liberal vogliono che l’Europa perda la propria identità, con la politica dell’immigrazione e del gender. L’Europa perde quindi potere, la possibilità di autoaffermarsi, la sua natura interiore.”
“L’Europa è debole spiritualmente e mentalmente. Non è possibile curarla, perché le élite politiche non lo lasceranno fare. L’Europa sarà sempre più contraddittoria, sempre più idiota. I russi devono salvare l’Europa dalle élite liberal che la stanno distruggendo.“
“L’approvazione dei matrimoni gay mi hanno fatto capire verso dove stava andando l’Europa. Si arriverà presto al momento finale, dopo ci sarà il caos, la guerra civile, la distruzione. Forse è troppo tardi per ribaltare la situazione” (A. Dugin).”
Come appare chiaro è già pronta la motivazione per nuove guerre in Europa, motivate per ricondurre il vecchio continente sulla retta via. Si tratta però di una strumentalizzazione della fede cristiana per fini politici, che devasteranno le nazioni europee come mai prima nel passato.
La via delle rinascita europea non è certo “il protettorato” del nuovo Zar, ma la risposta alla chiamata alla conversione che, da Medjugorje, si irradia in tutto il mondo e che sta rivitalizzando le popolazioni europee.
Con la Regina della pace fermiamo la guerra in Ucraina dove satana ha fatto visita col suo potere di morte, di odio e di paura. Il cristianesimo non conosce altre armi che la fede, la preghiera e la carità per salvare il mondo.
Vostro Padre Livio