I DIECI SEGRETI DI MEDJUGORJE RIFLETTONO LE DIECI PIAGHE D’EGITTO

Cari amici,
se la Regina della pace ha rivelato dieci segreti ai veggenti di Medjugorje e non un numero maggiore o minore, lo ha fatto per un chiaro richiamo alle dieci piaghe d’Egitto. Sappiamo come la Madonna sceglie date e numeri biblici per dare messaggi specifici.
Che cosa possiamo cogliere nel racconto dell’Esodo (7-11) che ci aiuti a comprendere il significato dei segreti che vivremo da protagonisti e che si avvicinano ogni giorno di più?
Innanzi tutto vale la pena elencare le piaghe ( che sarebbe più giusto chiamare “segni”) per comprendere la loro natura e il loro significato. Sono:
L’acqua cambiata in sangue; la moltitudine delle rane; L’invasione delle zanzare; i nugoli di mosconi; la mortalità del bestiame; le ulcere pustolose; una gradinata violentissima; stormi di cavallette; tre giorni di tenebre; la morte dei primogeniti.
Si tratti di eventi che vengono annunciati prima, dando al Faraone il tempo di sottomettersi per poterli evitare, ma non lo fa se non dopo la decima piaga che colpisce anche il suo figlio primogenito.
Queste piaghe, che nell’ottica biblica sono castighi di Dio, colpiscono il Faraone e il popolo egiziano, ma non colpiscono il popolo ebraico. Si tratta di un particolare di non poco conto, perché significa che Dio assicura la sua particolare protezione al popolo che ha scelto.
Dio infligge queste piaghe perché il Faraone non vuole che il popolo ebraico lasci la sua situazione di schiavitù, per andare ad abitare nella terra dei suoi antenati. La finalità dei castighi è dunque la liberazione da una schiavitù oppressiva, per poter servire Dio nella libertà e nella pace.
I flagelli che colpiscono il popolo egiziano sono sconvolgenti e vanno molto al di là dei comuni fenomeni della natura. I loro effetti sono devastanti per il Faraone e tutti gli egiziani.
La figura di Mosè è decisiva per compiere questa opera straordinaria di liberazione. La sua obbedienza, il suo coraggio, la sua determinazione e, in modo particolare la sua fede, permettono a Dio di realizzare il suo piano.
Il Faraone rappresenta l’idolatria, il potere umano assoluto, che si erge contro Dio e che vuole prevalere e dominare, mettendosi al posto di Dio.
Nonostante i flagelli che lo colpiscono, non vuol sottomettersi e indurisce sempre più il suo cuore orgoglioso e malvagio. Dopo che ha lasciato partire il popolo ebraico, ritorna sulle sue decisioni e, nella furia dell’inseguimento, perisce nelle acque del Mar Rosso col suo esercito.
Nella luce dei segreti di Medjugorje il Faraone e l’Egitto sono l’immagine del mondo senza Dio che l’umanità ha costruito in questo tempo di negazioni e di tradimenti della fede.
E’ il mondo della superbia, della violenza e dell’empietà. E’ il mondo dove la Madonna scende ogni giorno per chiamare alla conversione i lontani e per preparare il suo popolo agli eventi che lo porteranno alla liberazione.
E’ il mondo dei duri di cuore che non si piegheranno neppure dinanzi agli eventi più grandiosi ( il segno sulla montagna) e agli sconvolgimenti più terribili.
Alla fine il popolo di Maria, per la grazia della perseveranza nella fede, approderà alla sponda della salvezza, mentre il Faraone e i suoi carri saranno travolti dalle acque.
Vostro Padre Livio