Oggetto: ARMI O PREGHIERA?

Buonasera caro Padre Livio.
La seguo e apprezzo le sue catechesi e i suoi commenti mattutini dal 1996.
Vorrei e potrei motivare la perplessità che segue con tante parole ma sarò breve.
Ora, in tempi di guerra lei da una parte è favorevole all’invio di armi in Ucraina ma d’altro canto non smette giustamente di rimarcare l’importanza insostituibile della preghiera (ma neanche paragonabile direi alla difesa armata).
Seguiamo la Madonna allora che, scommetto tutto, mai e poi mai ci dirà di mandare armi a nessuno ma dirà invece: Pregate pregate pregate. Esattamente tre volte.
La prego e mi permetto di invitarla a riflettere su questo perché a mio giudizio c’è contraddizione manifesta nei suoi passaggi su questo argomento.
Caro Padre Livio lei è uno degli strumenti principali che mi hanno cambiato la vita orientandola all’Onnipotente.
Le voglio veramente bene.
Per questo ho scritto.
Buon proseguimento.
Marco da Roma.
Caro Marco,
Nella guerra di Bosnia gli uomini di Medjugorje hanno difeso le loro case e la loro terra quanto è bastato e con le armi che hanno avuto.
Vicka assisteva spiritualmente i soldati e li faceva pregare e confessare prima di andare a combattere.
Non ha mai detto loro di stare a casa per dedicare più tempo alla preghiera
La Madonna in quegli anni terribili non ha mai detto di non combattere, ma ha esortato a tenere il cuore al riparo dall’odio e dalle cattiverie.
Hanno esercitato il diritto naturale di legittima difesa in modo proporzionato all’attacco.
Questo vale anche per gli Ucraini che subiscono una guerra di aggressione.
Hanno il diritto di difendersi con armi proporzionate, osservando quelle regole universali di umanità che sono codificate in caso di guerra.
E varrebbe lo stesso per noi se fossimo aggrediti.
Ovvio che bisogna pregare come chiede la Madonna, perché c’è di mezzo il demonio.
Senza preghiera non c’è la pace. Ma senza possibilità di difendersi l’iniquità prevarrebbe rapidamente in tutto il mondo.
Questa è la Dottrina Cattolica e io non oserei mai dire qualcosa che non sia conforme all’insegnamento della Chiesa e all’ordine morale.
Ora se puoi stai in pace, perché io lo sono e non sono al soldo di nessuno, né sono influenzato da simpatie politiche, né mi faccio condizionare da chi ha pensieri diversi dai miei
Ave Maria
P. Livio