2 gennaio 2001: Ora che satana è scatenato

Sono passati due decenni e il lavoro di questo scatenamento non si può dire che non abbia avuto i suoi effetti. Chi ha reciso le catene, sdoganando una serie di cose che stanno fruttificando ovunque?

Il terreno era stato preparato  nel decennio prima, alla vittoria tutta Mariana del crollo del muro e del disgregamento dell’U.R.S.S, il nemico, mai domo, rimetteva le carte sui tavoli facendo subito leva con la prima guerra del golfo ( 1990) per seguire poi, da subito, a darsi da fare con quella dei Balcani e a seguire Kossovo ( da molti anni satana combatte per realizzare con focolai di guerra più o meno importanti LA guerra totale- l’ha detto ultimamente la Vergine mica lo dico io, e tutto combacia chiaramente) Dove finirà questa ESCALATION? Non vi è ancora chiaro?

Tra Fatima e Medjugorje, intuire dove andremo a parare non ci dovrebbero dare troppi dubbi, basta avere un cervello ben carburato nella fede. Accanto al trionfo di Maria, non si farebbe fatica nel vedere pure una certa fine/partita di questa escalation, e di certi giochini luciferini che su ogni tavolo di gioco da lui preparato stanno facendo i prossimi “resoconto” delle vicende. Di quale fine trattasi?

Ma semplice, la fine di ogni tipo di livello anticristico politico-sociale, e va da sé anche economico, per finire a quello più urgente, ossia la fine di un andamento esistenziale depressivo se non nefasto di tutto o di gran parte di questa generazione, di questa epoca, e di questo genere umano grandemente sballottato da tempo su questi tavoli  travolti sempre più violentemente dal caos.

Non bisogna credere alla cieca, dicono una moltitudine di falsi maestri. Si amici, ma bisogna essere ciechi per non credere che questi tempi non potrebbero finire che così, d’altronde pure delle menti lucide e non troppo vicine alla Fede sono da tempo arrivate a “Vedere” laicamente, che non potrebbe essere diversamente…

 Insomma, la “BOTTA”  è inevitabile, dipende poi come ci prepariamo a sostenerla, e come ci industriamo, ora, adesso, nel renderla meno intensa e distruttrice… ma ci sarà. Non bisogna averne troppa paura, anche se la preoccupazione è umanamente ragionevole, poiché comunque sia sarà una vera LIBERAZIONE.

 Un tipo di mondo crollerà in poco tempo, crolleranno le false tesi che alimentano un modo di vivere trascorso nelle immobilità delle apparenze delle finzioni, nei surrogati dell’Amore, nelle porte girevoli dei doppi-tripli-giochi cui il nemico ci ha da decenni abituati a fuoco lento a girovagare nel vuoto.

Un esempio? Solo uno, prendiamo Gesù: Chi è Gesù oggi per noi? Per non pochi è diventato un mago/profeta di brillante fattura umana che professava e veniva a proporre un cambio  di coscienza universale onde farci scoprire e disvelarci che noi saremmo Dio…

 Non fatevi ingannare, e non ingannatevi da soli nelle illusioni: la frase evangelica < Voi siete come dei> è divenuta proverbiale, è un “boccone ” in apparenza succulento per arpionare all’amo grandi quantità di pesci sprovveduti, che vogliono “sprovvedersi” però da soli nelle vanità dei ragionamenti.

Questo non è che un esempio, ma ce ne sarebbero molti altri, decine di decine fino a essere centinaia, poiché trattasi di un “lavorio diabolico” anche genialmente capace che viene da lontano- almeno dal secolo dei lumi ( il 700, fra massoneria moderna e rivoluzione francese ne è stata una potente rampa di lancio) e che negli ultimi 80 anni ci ha dato una spinta accelerata di velocità elevata, in concomitanza allo sviluppo scientifico/tecnologico.

 Con un Gesù frainteso e ridotto in questi termini, Medjugorje era il minimo che ci potesse- fortunatamente- capitare… e aggiungo io capitare a ben vedere e sentire non per nostro merito.

Finirà nei crolli il tempo delle sfumature mortifere, delle vie di mezzo. Bisognerà “CREDERE” o rifiutare, amare o disprezzare, il tempo ci rifiuterà posizioni ignavie, ci obbligherà a essere caldi o freddi.

 E lasciamelo dire a lettere cubitali carissimo P.Livio : FINALMENTE Dio, finalmente CRISTO risorto.   E scusa la lungaggine

il tuo amico giuseppe