QUARTA   DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

 Cari  amici di Radio Maria  Buona   Domenica!

Siamo in  passaggio storico in cui la   fede  si dissolve, la  presenza alla  S.  Messa  domenicale  si assottiglia e si ha quasi l’impressione che il  Cristianesimo abbia  i  giorni contati.

L’uomo moderno  non vuole Dio” ha  detto la Regina della pace nel  suo ultimo messaggio  ed  è  per  questo che “l’umanità va verso la   perdizione.”

Eppure la  Chiesa,  per quanto ferita   e tradita,  resiste, come  la barca  di Pietro nella  tempesta,  perché  “Mio Figlio le  ha dato un Cuore.  L’Eucaristia”,  ci ha svelato  la Madonna.

Il  segreto per  conservare e  rafforzare la fede in questi tempi di rifiuti e di rinnegamenti, è  la  partecipazione alla S.  Messa  domenicale  e,  se  possibile, quotidiana, come la Regina della pace ha voluto che fosse  a Medjugorje.

Partecipando alla S.  Messa, riviviamo in noi stessi il  mistero della Redenzione con tutta la Chiesa,  e  siamo sempre più  uniti a Cristo risorto,  vincitore del male e della  morte.

Nessuna  preghiera, per  quando possa infiammare  il  cuore,  può sostituire  l’Eucaristia:  “Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”.

Facciamo della Santa  Messa  il cardine della  nostra  settimana  e l’appuntamento   più importante al quale  non mancare,  salvo impedimenti plausibili.

Oggi il vangelo ci propone il  Discorso sulla  montagna, con la proclamazione delle  beatitudini. Solo Gesù e Maria sono l’immagine viva delle beatitudini evangeliche.  Noi scegliamone una e  cerchiamo di modellarci su di essa.  Le  altre  seguiranno, con la grazia dello Spirito Santo.

Vostro Padre  Livio


Vangelo (Mt 5,1-12°)

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli»