
Buongiorno,
A differenza di mia moglie Chiara, io non sono un assiduo ascoltatore di Radio Maria, ma ieri ho ho avuto modo di ascoltare il Suo editoriale relativo alla nuova follia europea.
In questi due anni di “pandemia” (io faccio il medico) abbiamo vissuto tutti una condizione di disagio, allarme, ansia, isolamento e coercizione.
Ho sempre pensato che in queste condizioni bisogna ancorarsi a qualcosa di solido per non essere trascinati via dalla corrente; io e mia moglie ci siamo aggrappati alla fede, anche quando le chiese erano chiuse ed era difficile anche solo ricevere l’Eucarestia, abbiamo continuato a credere nel progetto di Dio.
Ora, in questa condizione, la follia europea vuole togliere i riferimenti cristiani anche ai cristiani.
E’ come navigare senza poter più orientarsi con i punti cardinali, il nord non può essere chiamato nord, il giorno e la notte non possono essere chiamati così, il male non è male ed il bene non è il bene, maschio non è maschio e femmina non è femmina… così è impossibile trovare una direzione di marcia.
Sarebbe forse preferibile che fosse una forma di pazzia, almeno in qualche maniera si potrebbe provare a curarla.
Ma non è follia.
La verità è che siamo in guerra, la Chiesa (e quindi tutti noi) siamo sotto attacco ed è tempo di combattere, di scegliere da che parte schierarsi; non si può continuare a a girare la testa dall’altra parte, il male esiste e va guardato in faccia perché ignorarlo equivale ad alimentarlo.
Noi tutti siamo soldati, le nostre armi sono le preghiere, le opere buone e la speranza in Dio, bisogna essere forti, coerenti e solidi; alle nostre spalle soffia gagliardo e potente lo Spirito Santo che ci sospinge verso il Signore, illumina le nostre menti e rafforza i nostri cuori; non sia o mandati allo sbaraglio e non siamo soli.
E’ chiaro che la parola Natale evidentemente fa paura, perché quel bambino nella mangiatoia, nella povertà e precarietà, diventerà un uomo che distruggerà la morte prendendo su di sè i nostri peccati e, risorgendo, ci spalanca la porta della vita eterna.
La direzione di marcia ce la indica lo Spirito Santo e dobbiamo avere fede.
Il signore benedica lei e tutti noi
Maranatà e… buon Santo Natale!