
Gentile padre Livio,
sono in ascoltatore di Radio Maria e più recentemente un assiduo lettore del suo blog.
In entrambi i casi ne traggo conforto come chi infreddolito si riscalda al tepore di un focolare.
Stiamo vivendo un periodo estremamente delicato, pericoloso tanto per gli aspetti sociali, che materiali che – soprattutto – spirituali.
Io credo che oggi più che mai la massima cassa di risonanza di una certa corrente di pensiero atea e materialista sia la TV.
Padre Livio volevo chiederle di lanciare un appello, ovviamente con le necessarie cautele, invitando la gente a spegnere la TV peraltro già in crisi dal momento che grazie a Dio gli indici di ascolto di tutte le emittenti o quasi sono in netto calo. Ridurne ulteriormente la capacità di condizionamento significherebbe finalmente impedire che continui a divulgare apprensione e paura o emotività fuori controllo.
Spegnere quel generatore di ansie e di pessimismo sarebbe già un notevole passo avanti al fine di recuperare la capacità di discernimento ed avere così una più chiara comprensione del periodo di fondamentale importanza che stiamo vivendo.
Un caro saluto.
Marco S.